Prestito della speranza: una storia marocchina

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Quattromila e cinquecento sono state le famiglie italiane che in quattro anno ad oggi hanno usufruito di un particolare sostegno da parte della Conferenza Episcopale Italiana attraverso il “Prestito della Speranza”. Una iniziativa che ripartirà dalla prossima settimana con nuove forme di credito.
La valutazione e selezione delle richieste di accesso al prestito verrà gestita in stretta sinergia dalla Banca Intesa San Paolo con gli uffici diocesani e l’associazione Vobis, una rete di 300 volontari presenti sul territorio italiano. Ed è stato proprio uno di questi volontari, un ex dipendente dell’Istituto bancario, a raccontare la storia di una famiglia di origine marocchina, residente in Puglia, che lo scorso anno ha usufruito del Prestito.
Il volontario ha incontrato la famiglia – composta da cinque persone – in una parrocchia. Il marito faceva l’ambulante e girava per tutti i paesi della zona per vendere prodotti di pelletteria. La moglie era casalinga. Uno dei figli, maggiorenne, studiava all’Università di Lecce ed aveva chiesto la cittadinanza italiana.
Una famiglia umile con alcuni problemi finanziari dopo una malattia del capofamiglia che faceva di tutto, però, per non far mancare nulla ai figli e alla moglie.
A questa famiglia è stato erogato un prestito pari a 6000 euro.
Il dato su quanti sono gli stranieri in Italia che hanno usufruito del prestito non è possibile ancora conoscerlo: lo sarà nelle prossime settimane, ci dice don Andrea La Regina di Caritas Italiana.

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