Il papa risveglia la Spagna cristiana

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Molto più di una difesa della famiglia. Il viaggio di due giorni in Spagna di Benedetto XVI non è stato una “difesa d’ufficio” della famiglia, un supporto scontato alla Chiesa che combatte per il trionfo della verità del Vangelo. E sarebbe anche potuto bastare. Il papa è andato oltre, è salito come suo solito, di livello. Il suo viaggio ha avuto due centri di attenzione: l’Europa  che vede la religione come nemico e dimentica che è invece anche le sua stessa ragione culturale, e gli stati che del fatto religioso hanno paura perché chiede responsabilità  nelle leggi.  E la gente lo ha capito. Il calore del popolo spagnolo lo ha premiato. E a poco sono servite le manifestazioni più farsesche che reali, di dissenso. E del resto i cristiani sanno che le contestazioni alla verità del Vangelo non possono spaventare.  In sette discorsi Benedetto XVI ha percorso la situazione contemporanea del cristiano in occidente, dal cammino per trovare Dio, fino al suo rifiuto, e a quella post modernità che chiede la testimonianza della carità, dell’amore,  per difendere il vivere comune. Non sono precetti moralistici, ma proposte concrete per l’unica forma di convivenza possibile. L’umanesimo di Giovanni Paolo II si è sviluppato nel suo grande impegno per i diritti umani calpestati da regimi e sistemi politici. Benedetto, percorrendo quella stessa strada, sta facendo il passo successivo. Tenta la difesa dell’uomo da se stesso, dalla brama di una falsa libertà che porta l’uomo lontano da Dio e lo fa scivolare verso il male e l’infelicità.

La presenza continua dei reali di Spagna, l’incontro con il presidente del Partito Popolare ora all’ opposizione e il colloquio all’ aeroporto di Barcellona con il premier Zapatero, indicano la volontà del papa di trovare la via di una convivenza con non sia però cedimento. Il colloquio con Zapatero , 10 minuti “cordiali”sono serviti soprattutto a parlare del prossimo viaggio del papa in Spagna  nell’agosto 2011, per le Giornate Mondiali della Gioventu’ a Madrid.

I rapporti con Madrid ora sono ”corretti”, ha detto il portavoce vaticano padre Federico Lombardi, ma  rimangono ”differenze”.  Non può essere altrimenti su temi come l’aborto e  la famiglia fondata ”sull’unione indissolubile fra un uomo e una donna”.

Ora la parola passa ai media. C’è chi scrive: “il papa dichiara la guerra al laicismo del governo”e Benedetto XVI  “vede la Spagna come il campo di battaglia fra laicismo e fede” nella nuova campagna per la rievangelizzazione dell’Europa. Ma sta di fatto che il papa “ha lanciato un bombazo, una vera bomba.” E l’ ha lanciata nella coscienza dell’ Europa.

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