Il papa a Cipro per consegnare lo strumento di lavoro per il Sinodo alle Chiese orientali

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Dopo Malta, Cipro. Benedetto XVI nel 2010 sarà pellegrino nel Mediterraneo in un percorso verso oriente e verso l’Islam. L’annuncio della visita a Cipro che dovrebbe svolgersi tra il 4 e il 6 giugno è stato fatto dal governo della Repubblica di Cipro e confermato dal direttore della Sala Stampa della Santa Sede. Benedetto sarà il primo Papa nella storia a mettere piede nell’ isola divisa in due dall’ ultimo muro d’ Europa, quello che divide la Repubblica dal territorio in mano alla Turchia. Un viaggio ad oriente che sarà forse anche l’ occasione per consegnare ai patriarchi e vescovi del Medio Oriente l’Instrumentum Laboris dell’Assemblea speciale del Sinodo dei vescovi dedicata al Medio Oriente, in programma dal 10 al 24 ottobre 2010.

Secondo quanto riferito dai patriarchi cattolici e orientali Benedetto XVI soggiornerà nella capitale Nicosia ed è praticamente certa anche una tappa a Pafos, capitale dell’isola in epoca romana e teatro della predicazione dell’apostolo Paolo. Con il suo viaggio a Cipro Papa Ratzinger avrà modo di ricambiare le visite che gli resero in Vaticano il presidente della Repubblica di Cipro Demetris Christofias il 27 marzo scorso e l’arcivescovo di Nuova Giustiniana e di tutta Cipro Chrysostomos II – capo della locale Chiesa ortodossa autocefala – il 16 giugno 2007. Di una possibile visita papale a Cipro, con sosta almeno a Pafos, si era già parlato quando Giovanni Paolo II effettuò il suo pellegrinaggio giubilare in Grecia, Siria e Malta dal 4 al 9 maggio 2001. Lo stesso Pontefice aveva espresso il desiderio di fare tappa sull’isola, ma il progetto fu accantonato per le cattive condizioni di salute di Wojtyla, che non consentivano di inserire un’altra tappa in un programma già molto intenso.

I maroniti. Costituiscono uno dei riti orientali della Chiesa cattolica. Approdarono a Cipro da Siria, Libano e Terra Santa in quattro successive ondate, tra i secoli VIII e XIII. Testimonianze risalenti al 1192 li dipingono come una comunità molto attiva. Nel XIII secolo erano almeno 50 mila in 60 villaggi. Per varie vicissitudini e il trattamento non sempre benevolo dei governanti di turno, i villaggi maroniti si sono via via ridotti fino agli attuali quattro (Kormakiti, Asomatos, Karpashia e Agía Marina), situati nella zona sotto controllo turco. Nei villaggi rimasero i vecchi (Agía Marina fu abbandonata completamente), mentre i giovani ripararono a sud. Oggi sono circa seimila in tutta l’isola e parlano un loro dialetto. Lo loro otto parrocchie formano una diocesi, affidata nell’ottobre 2008 all’arcivescovo mons. Youssef Antoine Soueif (47 anni). La liturgia viene celebrata in lingua araba e aramaica, ma molte parti sono ora tradotte in greco.

I latini. Sono sotto l’autorità pastorale del patriarca latino di Gerusalemme, mons. Fouad Twal. Suo vicario per Cipro è il frate minore di origini venete padre Umberto Barato (79 anni). I latini con cittadinanza cipriota sono circa 2.000. Ai quali vanno aggiunti altri 7 mila latini che risiedono permanentemente nell’isola ma non sono ciprioti e almeno 15 mila lavoratori stranieri temporanei (soprattutto filippini). I frati minori della Custodia di Terra Santa sono a Cipro non da ieri. È probabile che lo stesso san Francesco d’Assisi, in viaggio per la Terra Santa, abbia soggiornato sull’isola per qualche tempo e vi abbia lasciato qualche compagno. Sotto il regno dei Lusignano (1192-1489) e il dominio della Repubblica veneta (1489-1570) i frati e le clarisse fondarono vari monasteri anche perché costretti a lasciare la Terra Santa sotto l’avanzata musulmana. Nel 1571, quando Cipro venne presa dagli ottomani, i turchi permisero di restare solo agli ortodossi e ai maroniti. I frati lasciarono l’isola con gli altri religiosi degli ordini latini e le chiese divennero moschee o passarono agli ortodossi.

Nel 1593 i francescani ebbero il permesso di tornare e stabilirsi dove sono ora: nelle città di Nicosia, Larnaca e Limassol, dove ancora oggi hanno la responsabilità di tre delle quattro parrocchie latine dell’isola e del Terra Sancta College, tra le più antiche scuole del Paese (fu fondato nel 1646). L’ultima parrocchia creata è quella di Pafos, affidata alla responsabilità di un sacerdote del patriacato latino: padre John Sansour. Nella vita della comunità latina a Cipro è fondamentale il contributo delle suore, impegnate nelle scuole cattoliche, nella catechesi e nell’assistenza a poveri, immigrati e anziani. Quattro gli istituti presenti con proprie religiose: la congregazione di san Giuseppe dell’Apparizione, la congregazione di Nostra Signora del Perpetuo Soccorso, le Francescane Missionarie del Sacro Cuore e le monache claustrali della Famiglia monastica di Betlemme, dell’Assunzione della Vergine Maria e di San Bruno (con un erigendo monastero nei dintorni di Pafos).

FONTE: TERRASANTA.NET

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