Una notte al Museo

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Tutti al museo di sera, anche in Vaticano. Continua la “riforma Paolucci” ai Musei Vaticani per una educazione alla cittadinanza. Domani sera Antonio Paolucci, infatti tiene una lezione per tutti. Tema : Il Beato Angelico e il suo papa”. Nella festa degli Angeli Custodi quale migliore proposta che non visitare la cappella Niccolina, affrescata da fra Giovanni da Fiesole, detto il Beato Angelico. La piccola Cappella (m. 6,60×4,00) solitamente inaccessibile, creata quale cappella privata di Papa Niccolò V (1447-1455).
Qui potranno ammirare i restaurati capolavori del Beato Angelico (Guido di Pietro, che divenuto frate domenicano assume il nome di Giovanni e poi per il suo modo di dipingere è detto il Beato Angelico) e del suo collaboratore Benozzo Gozzoli restituiti al loro originale splendore: ora, si possono riammirare le dorature delle vesti e di molti particolari degli affreschi.

L’intervento di restauro, condotto tra l’aprile 1995 ed il dicembre 1996, è stato realizzato a cura dei Musei Vaticani. Nella volta a crociera, su un fondo stellato, sono rappresentati i simboli dei quattro evangelisti: angelo (S. Matteo), toro (San Luca), leone (San Marco), Aquila (San Giovanni) Le pareti, tranne quella dell’altare, sono coperte di affreschi realizzati tra il 1447 ed il 1451. In alto: nella fascia superiore è rappresentata la Storia di Santo Stefano, primo martire cristiano (ca. 34 d.C.); in quella inferiore, la Storia di San Lorenzo (258 d.C.). Entrambi i Santi sono diaconi (il primo a Gerusalemme, al seguito della prima comunità il secondo a Roma, al seguito del Pontefice Sisto II) ed entrambi martiri per la loro fede in Cristo. In basso, sono dipinti finti drappeggi di tessuti con lo stemma di Niccolò V. Sull’altare, la pala con il Martirio di Santo Stefano (1571) di Giorgio Vasari – dipinta per un’altra Cappella del Palazzo Apostolico Vaticano e poi collocata nella Cappella Niccolina – sostituisce la perduta Deposizione realizzata dal Beato Angelico.

Il pavimento è ancora quello originale del XV secolo messo in opera da Agnolo Verone, marmoraro fiorentino, e per questo è oggi protetto da spesse lastre trasparenti. Appuntamento venerdì alle ore 20, nel cortile della Pinacoteca dei Musei Vaticani nell’ambito delle aperture serali dei Musei.

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