Benedetto XVI: Casa Sollievo della Sofferenza è esempio di “impegno nella scienza” e “fiducia verso Dio”

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“Padre Pio voleva che in questa struttura sanitaria si potesse toccare con mano che l’impegno della scienza nel curare il malato non deve mai disgiungersi da una filiale fiducia verso Dio, infinitamente tenero e misericordioso”. Il papa visita Casa Sollievo della Sofferenza, l’ospedale di San Giovanni Rotondo voluto da San Pio, e affidato, per sua stessa volontà, alla cura materiale e spirituale dei gruppi di preghiera sparsi nel mondo.
Citando il pensiero del Santo di Pietrelcina, il papa pone l’accento sulla questione della malattia, ma soprattutto, sul binomio “scienza e fede”.
Nella “creatura della Provvidenza”, come definiva San Pio l’ospedale, il papa elogia il lavoro degli operatori, che hanno raggiunto “riconosciuti risultati sul piano scientifico e medico”.
E aggiunge: “mi preme far giungere a ciascuno, malati, medici, familiari, operatori sanitari e pastorali, una parola di paterno conforto e di incoraggiamento a proseguire insieme quest’opera evangelica a sollievo della vita sofferente, valorizzando ogni risorsa per il bene umano e spirituale degli ammalati e dei loro familiari”.

 

“Ogni volta che si entra in un luogo di cura, – ha spiegato il papa – il pensiero va naturalmente al mistero della malattia e del dolore, alla speranza della guarigione e al valore inestimabile della salute, di cui ci si rende conto soprattutto allorché essa viene a mancare. Negli ospedali si tocca la preziosità della nostra esistenza, ma anche la sua fragilità”.

Ma la “Chiesa, fin dalle sue origini, mossa dallo Spirito Santo, ha considerato un proprio dovere e privilegio stare accanto a chi soffre, coltivando un’attenzione preferenziale per gli ammalati”, perchè, “Chi può eliminare il potere del male è solo Dio”.
“La fede ci aiuta a penetrare il senso di tutto l’umano e quindi anche del soffrire”. Ecco perchè il papa, ha soprattutto esortato i Gruppi di preghiera di Padre Pio, ad “essere ‘riserve d’amore’”, che poi è la “missione che questa sera il nostro Santo (Padre Pio, ndr), richiama a voi”.

Il rapporto tra “preghiera e scienza”, tra i temi del saluto di mons. Domenico Umberto D’AMbrosio, amministratore apostolico di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo e arcivescovo eletto di Lecce.
Citando anch’egli Padre Pio, il vescovo ha detto che “in questo singolare tempio”, “se ci fosse solo sollievo dei corpi, sarebbe solo costituzione di una clinica modello… in realtà esso è stimolato e incalzata ad essere richiamo operante dell’amore di Dio, mediante la carità”.

Il vescovo ha ringraziato il Santo padre a nome “di tutti gli ammalati, gli operatori sanitari, i dipendenti delle Opere di San Pio da Pietrelcina, dei Consigli di amministrazione della Immobiliare Casa Sollievo della Sofferenza”, esprimendo, “la gratitudine immensa” e rassicurando la “preghiera”.

“Negli ultimi anni – ha concluso – abbiamo lottato e faticato in tanti per garantire alla perla preziosa della carità di Padre Pio, la possibilità di continuare a vivere e offrire il servizio dell’amore ai fratelli sofferenti”, affidando “nelle sue mani”, a conclusione del mandato episcopale, “il cantiere di preghiera e di carità operosa”

Tra  saluti iniziali anche quello del direttore sanitario e di una malata di cancro, dipendente di Casa Sollievo.

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