La gioia nella vigilia della visita del papa. Korazym.org ne parla con fra Belpiede, portavoce dei cappuccini di San GIovanni Rotondo

Fra Antonio Belpiede intervistato dalla stampa
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Fra Antonio Belpiede intervistato dalla stampaLa girnata di oggi e l’attesa del papa a San Giovanni Rotondo è “una specie di lungo sabato del villaggio”, caratterizzato dalla contentezza e dalla gioia. Ne è convinto fra Antonio Belpiede   , Portavoce dei Frati cappuccini, che a korazym,org spiega i motivi di tanta attenzione e devozione nei confronti del frate cappuccino.“Padre Pio è un Santo di una profondità e di una semplicità straordinarie – ha spiegato – In lui si vede il mistero della croce di Cristo.”

 

San Giovanni Rotondo si prepara alla grande visita del papa. Con quali sentimenti attendete l’arrivo, domani, di Benedetto XVI?
“Io penso sia una specie di lungo sabato del villaggio. La gente è contenta; son contenti i frati, la città, tutti. Perchè è Pietro che viene a visitare questo figlio prediletto della Chiesa che è Padre Pio.”

Cosa vi aspettate dal papa, al di là di un incoraggiamento o di una parola speciale?
“L’incoraggiamento ce lo ha già dato nel momento in cui ha detto: ‘Vengo!’. Personalmente, ma in questo rappresento il pensiero dei frati, mi aspetto che nella sua omelia venga a dirci alcune cose significative, venga ad approfondire il mistero della croce che rifugge in Padre Pio; venga a dettarci una meditazione corposa.”

Tra gli obiettivi di questa visita, c’è, secondo quello che abbiamo sentito e letto, il concetto di ‘devozione consapevole’. C’è bisogno di orientare alcune forme devozionali che raggiungono livelli limite?
“Nella tradizione della Chiesa cattolica si parla di prima evangelizzazione e di catechesi come educazione nella fede. Questa è una costante. Riguarda i devoti di Padre Pio, tutti i movimenti ecclesiali, tutti i battezzati.”

Quanta gente vi aspettate a San Giovanni Rotondo per accogliere il papa?
“Le previsioni sono abbastanza facili. Certamente ci sono circa 30mila persone che hanno il biglietto e vengono con grande soddisfazione. Vengono ad occupare i 24mila posti a sedere della celebrazione dell’Eucarestia, i 5mila dell’incontro con i giovani del pomeriggio, i 2 mila presso l’ospedale. Poi ci sarà forse altra gente, e sono stati predisposti dei grandi schermi per chi non potrà partecipare alla messa direttamente.”

E’ un incoraggiamento a tutta l’Italia meridionale, quindi?
“L’idea dell’Italia meridionale non è così vera. Si va dilatando, stratificando e diversificando la ‘clientela di Padre Pio’, per dirla con le parole di Paolo VI. Io vengo dall’Africa; sono quattro anni che ci vado per ragioni di ministero, e sorgono e aumentano i gruppi di preghiera di Padre Pio, nella Repubblica Centro Africana, in Ciad. Vedo che in Canada, in molte città americane, cresce la devozione a Padre Pio. C’è la televisione thailandese quest’anno, e altre televisioni asiatiche. Certamente i pugliesi sono avvantaggiati dalla distanza, ma sono in tanti a venire qui.”

Oggi abbiamo visto molti giovani in giro per San Giovanni Rotondo, tanti in preghiera, moltissimi in festa. Padre Pio è anche una figura importante per il mondo giovanile?
“Questo fa parte degli sviluppi. La ricchezza di questa figura si vedrà con il tempo. Padre Pio è un Santo di una profondità e di una semplicità straordinarie. In lui si vede il mistero della croce di Cristo. Proprio ieri abbiamo cominciato l’anno sacerdotale; ecco, in Padre Pio si vede il mistero del sacerdozio come offerta della vita dell’amore del popolo di Dio.  Questo attrae i giovani: è vero, l’autenticità attrae tutti, ma soprattutto i giovani sono sensibili a messaggi autentici.”

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