Festa di Pentecoste. Il papa: lo Spirito Santo è l’anima della Chiesa
“L’impegno ecologico rappresenta oggi una priorità”. Monito di Papa Benedetto XVI che, alla solenne messa di Pentecoste presieduta nella Basilica di San Pietro, traccia un paragone: “Quello che l’aria è per la vita biologica, lo è lo Spirito Santo per la vita spirituale; e come esiste un inquinamento atmosferico, che avvelena l’ambiente e gli esseri viventi – dice – così esiste un inquinamento del cuore e dello spirito, che mortifica ed avvelena l’esistenza spirituale”.
Ancora un richiamo: “Allo stesso modo in cui non bisogna assuefarsi ai veleni dell’aria – e per questo l’impegno ecologico rappresenta oggi una priorità – altrettanto si dovrebbe fare per ciò che corrompe lo spirito. Sembra invece che a tanti prodotti inquinanti la mente e il cuore che circolano nelle nostre società – ad esempio immagini che spettacolarizzano il piacere, la violenza o il disprezzo per l’uomo e la donna – prosegue Benedetto XVI – a questo sembra che ci si abitui senza difficoltà. Anche questo è libertà, si dice, senza riconoscere che tutto ciò inquina, intossica l’animo soprattutto delle nuove generazioni, e finisce poi per condizionarne la stessa libertà. La metafora del vento impetuoso di Pentecoste fa pensare a quanto invece sia prezioso respirare aria pulita, sia con i polmoni, quella fisica, sia con il cuore, quella spirituale, l’aria salubre dello spirito che è l’amore!”.
Al Regina Coeli, Benedetto XVI ha spiegato poi che la Chiesa non è “un grande movimento storico, una complessa e solida istituzione sociale” o “una sorta di agenzia umanitaria” ma è “un corpo vivo”. “Lo Spirito Santo – dice – è l’anima della Chiesa. Senza di Lui a che cosa essa si ridurrebbe? Sarebbe certamente un grande movimento storico, una complessa e solida istituzione sociale, forse una sorta di agenzia umanitaria. Ed in verità è così che la ritengono quanti la considerano al di fuori di un’ottica di fede. In realtà, però – prosegue Benedetto XVI – nella sua vera natura e anche nella sua più autentica presenza storica, la Chiesa è incessantemente plasmata e guidata dallo Spirito del suo Signore. E’ un corpo vivo, la cui vitalità è appunto frutto dell’invisibile Spirito divino”. Il papa pensa poi ai giovani dell’Abruzzo e prega perché Cristo morto e risorto effonda su di loro ”il suo Spirito di consolazione e di speranza”. Infine, l’invito ai giovani italiani ad essere testimoni del Signore risorto.