Il papa: la crisi è frutto della cupidigia. Ai giovani chiede di annunciare Cristo

Condividi su...

Sono due ragazzi che forse incontreranno di nuovo il papa quelli che al termine dell’udienza generale hanno regalato a Benedetto XVI una kefia bianca e nera. Fanno parte di un gruppo di 27 fedeli della parrocchia ”Campo dei pastori” di Betlemme. Un saluto particolare il papa lo ha fatto ai giovani di tutto il mondo:”Portate di nuovo questa croce! Continuate a portarla in ogni angolo della terra, perché anche le prossime generazioni scoprano la Misericordia di Dio e ravvivino nei loro cuori la speranza in Cristo crocifisso e risorto!”. Tra i gruppi infatti c’erano i ragazzi del Centro Internazionale Giovanile San Lorenzo, che ricordano oggi il 25° anniversario della consegna della croce dell’Anno Santo ai giovani del mondo.
“Era il 22 aprile del 1984 – ha ricordato Benedetto XVI al termine dell’udienza odierna – quando alla fine dell’Anno Santo della Redenzione, l’amato Giovanni Paolo II affidò ai giovani del mondo la grande croce di legno che, per suo stesso desiderio, era stata tenuta presso l’altare maggiore della basilica di San Pietro durante quello speciale Anno Giubilare. Da allora, la croce fu accolta nel Centro internazionale giovanile San Lorenzo, e da lì cominciò a viaggiare per i Continenti, aprendo i cuori di tanti ragazzi e ragazze all’amore redentore di Cristo”. “Questo suo pellegrinaggio – ha sottolineato il Papa – prosegue ancora, soprattutto in preparazione delle Giornate Mondiali della Gioventù, tanto da essere ormai nota come ‘Croce delle Gmg’”. Nella catechesi dedicata dal papa a Sant’Ambrogio Autperto, il papa ha presntato ancora un assaggio della enciclica sociale che sta preparando.

“Nel cuore dell’uomo tutti i vizi provengono da una radice:la cupidigia”, e “proprio da queste radici della cupidigia è nata” tutta questa crisi, ha spiegato.S. Ambrogio Autperto, “un autore piuttosto sconosciuto dell’VIII Secolo” ma il cui “insegnamento” è “un tesoro teologico e spirituale anche per i nostri tempi” – si è riferito, a braccio, alla “presente crisi economica mondiale”, che attraverso questa lettura “rivela tutta la sua attualità”. Riferendosi ad un’opera di Ambrogio, un trattato sulle virtù in cui il santo “ammaestra i monaci su come affrontare il combattimento spirituale di ogni giorno”, e soprattutto “l’assalto che il cristiano deve affrontare dentro di sé, da parte delle forze del male”, Benedetto XVI ha fatto notare che nel “conflitto tra vizi e virtù” Ambrogio “contrappone alla cupidigia il disprezzo del mondo”, che “non è un disprezzo del reato, della bellezza e della bontà della creazione e del Creatore, ma verso la falsa visione del mondo insinuata dalla cupidigia”, la quale – ha spiegato il Santo Padre sempre fuori testo – “insinua che l’avere sarebbe il sommo valore, l’ apparire come qualcosa, e così falsifica la creazione del mondo e distrugge il mondo”.

Free Webcam Girls
151.11.48.50