Evoluzione e creazione non si escludono a vicenda, se ne parla a marzo alla Gregoriana

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La teoria dell’ evoluzione non è in contrasto con la Bibbia, ma quanto all’ “intelligent design” meglio evitare di definirlo teoria e lasciarlo in secondo piano. Per i 150 anni, de “L’origine della specie”, l’opera più famosa di Charles Darwin il Vaticano prone una “attenta valutazione critica, rigorosa e oggettiva sotto i vari piani implicati” Insomma un convegno internazionale “Biological evolution: Facts and Theories. A critical appraisal 150 years after ‘The origin of species’”, che si terrà dal 3 al 7 marzo alla Pontificia università gregoriana. 

Organizzato da alcune università pontificie e dal dicastero vaticano per la Cultura all’interno del progetto Stoq (Science, Theology and the Ontological Quest) – “non intende celebrare Darwin, nemmeno studiarlo specificamente, ma studiare da vicino i vari aspetti della teoria dell’evoluzione, con l’occasione delle presenti ricorrenze che ci impongono di essere attivamente presenti nel dibattito scientifico, filosofico e teologico che essa suscita”. 

Come ha spiegato alla stampa il suo organizzatore Marc Leclerc, ordinario di Filosofia della natura alle Pontificia università gregoriana. Un no distorsioni e strumentalizzazioni, perché da una parte “la novità del paradigma ha spinto parecchi seguaci di Darwin a oltrepassare i confini della scienza per ergere qualche elemento della sua teoria, o della sintesi moderna realizzata nel corso del XX secolo, a ‘Philosophia universalis’”; dall’altra anche gli avversari del darwinismo hanno “confuso la teoria scientifica dell’evoluzione con l’ideologia onnicomprensiva che la snaturava, per rigettarlo del tutto in quanto totalmente incompatibile con una visione religiosa della realtà. Tale situazione potrebbe spiegare il ritorno di concezioni ‘creazioniste’ o di ciò che si presenta a volte come una teoria alternativa, il così detto ‘intelligent design’”, che non piace né ai laici né ai teologi, almeno quelli del comitato del convegno.

l’Intelligent design viene trattato come “un fenomeno di natura ideologico culturale, meritevole perciò di un inquadramento storico, ma certamente non da discutere sul terreno scientifico, filosofico o teologico”. Come ricorda il professor Saverio Forestiero, docente di Zoologia all’Università di Roma Tor Vergata, membro del Comitato organizzatore. “La decisione di trattare l’ID in termini di storia delle idee, in una sottosezione filosofica del convegno dedicata all’influsso dell’evoluzionismo darwiniano sulla società e la cultura, è per noi un punto molto, molto importante – ha aggiunto – in quanto permetterà di mettere in evidenza la genesi lunga e complessa e il carattere dottrinario ibrido dell’ID”. L’Intelligent design (Progetto intelligente) è l’idea secondo cui certe caratteristiche dell’universo e dei viventi sono spiegabili meglio ricorrendo a una “causa intelligente”. Questa argomentazione – che il mondo scientifico non considera una teoria -, ha avuto origine negli ultimi decenni, e può essere considerata come una forma moderna delle argomentazioni creazioniste. Il professore ha spiegato anche che le ricadute dello studio della teoria dell’ evoluzione si vedono in molti aspetti pratici della vita di ogni giorno: dal dosaggio dei farmaci in base agli studi di biologia molecolare, fino alla creazione delle reti telematiche che hanno come modello l’ organizzazione degli organismi. Nove sessioni nell’arco di cinque giorni. Nella prima saranno esposti i fatti essenziali su cui pone la teoria, poi due sessioni saranno dedicate allo studio scientifico dei meccanismi dell’evoluzione.

A quel punto, nella quarta sessione, si studierà ciò che ci dice la scienza sull’origine dell’uomo, mentre la quinta sessione sarà dedicata a una lettura in prospettiva interdisciplinare, delle grandi questioni antropologiche legate all’evoluzione. In seguito verranno due sessioni filosofiche, per studiare le implicazioni razionali della teoria, sia in campo epistemologico, sia in campo metafisico o della filosofia della natura. Per finire, due sessioni teologiche studieranno l’evoluzione dal punto di vista della fede cristiana, partendo da una corretta esegesi dei testi della Bibbia che trattano della creazione, nonché della ricezione della teoria da parte della Chiesa.

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