Papa Leone XIV invita a non avere paura

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“Considero un dono di Dio il fatto che la prima domenica del mio servizio come Vescovo di Roma sia quella del Buon Pastore, la quarta del tempo di Pasqua. In questa domenica sempre si proclama nella Messa il Vangelo di Giovanni al capitolo decimo, in cui Gesù si rivela come il Pastore vero, che conosce e ama le sue pecore e per loro dà la vita”: nel suo primo ‘Regina Caeli’ papa Leone XIV ha ripreso le lettura evangelica del Buon Pastore.

Inoltre ha ricordato la Giornata di preghiera per le vocazioni ed il giubileo dello spettacolo popolare: “In questa domenica, da sessantadue anni, si celebra la Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni. E inoltre oggi Roma ospita il Giubileo delle Bande musicali e degli Spettacoli popolari. Saluto con affetto tutti questi pellegrini e li ringrazio perché con la loro musica e le loro rappresentazioni allietano la festa, la festa di Cristo Buon Pastore: sì, è Lui che guida la Chiesa con il suo Santo Spirito”.

Per questo ha sottolineato l’importanza di pregare per le vocazioni, richiamando l’invito di papa Francesco: “Oggi, dunque, fratelli e sorelle, ho la gioia di pregare con voi e con tutto il Popolo di Dio per le vocazioni, specialmente per quelle al sacerdozio e alla vita religiosa. La Chiesa ne ha tanto bisogno! Ed è importante che i giovani e le giovani trovino, nelle nostre comunità, accoglienza, ascolto, incoraggiamento nel loro cammino vocazionale, e che possano contare su modelli credibili di dedizione generosa a Dio e ai fratelli”.

Negli appelli ha invocato la pace ricordando la fine della Seconda Guerra Mondiale: “l’immane tragedia della Seconda Guerra Mondiale, terminava 80 anni fa, l’8 maggio, dopo aver causato 60 milioni di vittime. Nell’odierno scenario drammatico di una terza guerra mondiale a pezzi, come più volte ha affermato papa Francesco, mi rivolgo anch’io ai grandi del mondo, ripetendo l’appello sempre attuale: ‘Mai più la guerra!’

Porto nel mio cuore le sofferenze dell’amato popolo ucraino. Si faccia il possibile per giungere al più presto a una pace autentica, giusta e duratura. Siano liberati tutti i prigionieri e i bambini possano tornare alle proprie famiglie. Mi addolora profondamente quanto accade nella Striscia di Gaza. Cessi immediatamente il fuoco!

Si presti soccorso umanitario alla stremata popolazione civile e siano liberati tutti gli ostaggi. Ho accolto invece con soddisfazione l’annuncio del cessate il fuoco tra India e Pakistan, e auspico che attraverso i prossimi negoziati si possa presto giungere a un accordo durevole”.

In mattinata papa Leone XIV ha concelebrato con il priore generale dell’Ordine di Sant’Agostino, p. Alejandro Moral Anton nelle Grotte Vaticane, inizialmente in inglese: “Mentre celebriamo l’inizio di questa nuova missione del ministero a cui la Chiesa mi ha chiamato, non c’è esempio migliore di Gesù Cristo stesso, al quale diamo la nostra vita e da cui dipendiamo. Gesù Cristo, che seguiamo, è il Buon Pastore, ed è lui che ci dà la vita: la via, la verità e la vita”.

Poi in italiano ha sottolineato la missione della Chiesa:  “Adesso aggiungo solo una parola anche in italiano, perché questa missione che portiamo avanti non è più a una sola diocesi ma a tutta la Chiesa: è importante questo spirito universale. E lo troviamo anche nella prima Lettura che abbiamo ascoltato. Paolo e Barnaba vanno ad Antiochia, vanno prima dai giudei, ma loro non vogliono ascoltare la voce del Signore, e cominciano allora ad annunciare il Vangelo a tutto il mondo, ai pagani.

Vanno, come sappiamo, in questa grande missione. San Paolo viene a Roma, dove alla fine lui anche l’ha [compiuta]. Un altro esempio della testimonianza da buon pastore. Ma c’è anche in quell’esempio un invito molto speciale a tutti noi. Lo dicevo anche in una maniera molto personale, ciò che è annunciare il Vangelo a tutto il mondo”.

Ed ha ripetuto a non avere paura: “Coraggio! Senza paura! Tante volte Gesù dice nel Vangelo: ‘Non abbiate paura’. Bisogna essere coraggiosi nella testimonianza che diamo, con la parola e soprattutto con la vita: dando la vita, servendo, qualche volta con grandi sacrifici per vivere proprio questa missione….

E penso che sia importante che tutti noi che impariamo sempre di più ad ascoltare, per entrare in dialogo. Anzitutto con il Signore: sempre ascoltare la Parola di Dio. Poi anche ascoltare gli altri, sapere costruire i ponti, sapere ascoltare per non giudicare, non chiudere le porte pensando che noi abbiamo tutta la verità e nessun altro può dirci niente. E’ molto importante ascoltare la voce del Signore, ascoltarci, in questo dialogo, e vedere verso dove il Signore ci sta chiamando”.  

(Foto: Santa Sede)