Proposte, autori, idee e battaglie delle culture avverse

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La collana di saggistica ‘Le serate di san Pietroburgo, oggi’, a cura del giornalista e saggista Giuseppe Brienza, s’inserisce nel solco ideale della più nota opera del filosofo cattolico Joseph de Maistre (1753-1821) “Le serate di San Pietroburgo, o Colloqui sul governo temporale della Provvidenza” (1821). Con intento divulgativo e la Presentazione del politologo francese Alain de Benoist, il terzo volume appena pubblicato per le Edizioni Solfanelli (Chieti 2025, pp. 182, € 15) ha come sottotitolo “Proposte, autori, idee e battaglie per le culture avverse” ed è stato presentato sabato scorso nella Libreria-Caffè Letterario Horafelix di Roma, alla presenza del curatore, dell’editore Marco Solfanelli, del giornalista storico Pierangelo Maurizio e di Alain de Benoist in videocollegamento dalla Francia. Pubblichiamo l’intervento del curatore del terzo volume della collana, Giuseppe Brienza:

La serie di volumi collettanei dal titolo ‘Le serate di san Pietroburgo, oggi’, che curo dal 2014 per le Edizioni Solfanelli, trae ispirazione dalla più nota opera del filosofo cattolico Joseph de Maistre “Le serate di San Pietroburgo o Colloqui sul governo temporale della Provvidenza’ (1821). Finora sono stati pubblicati tre volumi di questa collana che, avverto, non parla di de Maistre ma da de Maistre, nel senso che cerca di “attualizzarne” il pensiero e le categorie fondamentali tratte dalla filosofia classica e cristiana. Ricordiamo a questo proposito l’aforisma del filosofo e politologo francese Alain de Benoist: «Non basta avere ricordi, bisogna anche renderli attivi».

Con intento divulgativo e la Presentazione del citato de Benoist, è appena stato pubblicato dalle Edizioni Solfanelli il terzo volume delle “Serate di san Pietroburgo, oggi” (Chieti 2025, pp. 184, € 15), con sottotitolo “Proposte, autori, idee e battaglie per le culture avverse”, formula quest’ultima che devo a Marcello Veneziani (Dall’egemonia culturale al politically correct, in Kommentar, 29 giugno 2022). Include 40 contributi, firmati da 18 studiosi cattolici sia laici, come chi vi parla (ho scritto nove ‘mini-saggi’), Andrea Bartelloni, Francesco Bellanti, Massimo De Angelis, Gian Luca Felice, Raffaele Iannuzzi, Franco Olearo, Matteo Orlando, Enrico Pagano, Giancarlo Polenghi, Andrea Rossi, Mino Russo, Vincenzo Silvestrelli e Umberto Spiniello, sia ecclesiastici come don Francesco Armenti, don Gian Maria Comolli, suor Daniela Del Gaudio e padre Enzo Vitale icms.

Le aree tematiche nelle quali sono stati raccolti i contributi sono dieci:

I. Bioetica

II. Comunismo

III. Contro-rivoluzione cattolica

IV. Conservatorismo, Europa e occidente

V. Famiglia-Educazione-Scuola

VI. Italia: storia politica e identità culturale

VII. Mariologia

VIII. Musica cristiana

IX. Santi per il XXI secolo

X. Cronache della chiesa contemporanea

Non c’è tempo per soffermarci sulle idee e battaglie che, richiamando la Dottrina sociale della Chiesa e il diritto naturale, sono presentate nei vari contributi, tutti collocabili comunque nell’orizzonte di una prospettiva “metapolitica”. Vale la pena richiamare, invece, alcuni degli Autori delle culture avverse che, secondo Marcello Veneziani, sono oggi quelle «di tipo cattolico, conservatore, tradizionale o nazionale».

Anzitutto fra i non allineati al Pensiero Unico riproponiamo nel volume un intellettuale “contraddittorio ma nemico della sinistra borghese” come Pier Paolo Pasolini, poi lo storico “revisionista” per antonomasia Ernst Nolte, censurato nella sua Germania ma la cui opera si sta facendo gradualmente spazio nella coscienza dei “sovranisti”, un uomo di cultura lungimirante e coraggioso come Giovanni Volpe, editore e saggista, il “mistico della politica” don Gianni Baget Bozzo e, infine, il grande scienziato prolife avviato all’onore degli Altari Jérôme Lejeune, coautore della scoperta, nel 1959, della causa della sindrome di Down, chiamata tecnicamente “anomalia cromosomica responsabile della trisomia 21”.

Provando a farli dalla uscire dalla dimenticanza nella quale l’ha relegati il Politicamente corretto, questi Autori hanno in comune l’aver presente la prospettiva del diritto naturale e cristiano e, pertanto, ci fanno buona compagnia nella difesa dei temi etici fondamentali a rischio nei nostri tempi, da quello dell’integrità della vita umana innocente, con la conseguente lotta contro l’eutanasia, la fecondazione artificiale e l’aborto, alla santità della famiglia fondata sul matrimonio, con la promozione della natalità e della libertà educativa. Il tutto in nome di pensieri individuali e argomentazioni realistiche che costituiscono il denominatore comune di chi vede, come insegna de Benoist, la politica alla luce delle idee e non viceversa.