Profili teologici e scientifici dello ‘sguardo dell’anima e della ragione’: da occhi di ombra ad occhi di fede

Sono sicuro che molti si chiederanno perché ho elaborato questo testo, la risposta è semplice in quanto l’ho maturato nella mia memoria visiva, avendo perduto per un certo periodo ( da Dicembre 2024 a Marzo 2025) l’efficienza dei miei 2 occhi e pertanto ho preferito tenerli spesso chiusi, usando gli altri sensi, ma in 3 mesi ( ho subìto 2 interventi a Palermo, durante i quali sono apparsi in ciascuno per 20 minuti variegati, luminosi arcobaleni, ad opera del bravo oculista Dr. Giuseppe Giunchiglia, con la collaborazione del suo brillante staff, in particolare con l’ottima anestesista dr.ssa G. Piscopo, con terapia a casa per 3 mesi di 750 “gocce” anche a base di cortisone, grazie al mio amico fraterno Alessandro Mineo, eccellente tecnico oftalmico con elevata sensibilità religiosa, marito di una mia ex impiegata della Corte dei conti signora N.S. che anni fa con grande fede ebbero la Grazia di un “miracolo” di cui si occupò anche la TV) ho potuto “rivedere” moltissimi ricordi della mia vita, assistito amorevolmente da mia moglie Marcella, dalle preghiere del nostro fraterno amico Rev.mo Padre Salvatore Lazzara (attuale v. Parroco del Santuario Basilica della Madonna di Altavilla Milicia-Palermo, per 25 anni, fino all’anno scorso, colonnello cappellano dell’Arma dei Carabinieri e delle FF.AA. in giro per le basi militari e le sedi cultuali anche delle altre Religioni esistenti in tutto il il mondo) e dai contatti telefonici dei nostri figli (lontani) e dei nostri parenti più affettuosi in 1 mia chat.
Nel contempo ho ascoltato musica classica, Bibbia ed approfondendo testi scientifici audioparlati ( il mio amico frate rev.mo sacerdote Padre Paolino Saia mi ha scritto: “IMPARA IL PIÙ POSSIBILE :Vivi orientato verso l’eternità, cercando di studiare e apprendere cose utili e vantaggiose per te e per il tuo prossimo. Quando cessiamo di imparare e di progredire, cominciamo realmente a morire. Impara più che puoi, in tutti i rami del sapere, per illuminare il tuo spirito al massimo.
Approfitta di tutti i minuti che hai per imparare, per aumentare le tue conoscenze” :principio costituente il fondamento del mio c.v. aggiornato al 2008 https://mail.google.com/mail/u/1?ui=2&ik=aba35fb2ca&attid=0.1&permmsgid=msg-a:r4535232235745738886&th=195ae15fc852637f&view=att&disp=safe&realattid=195ae15b797b30a19491&zw ) che mi hanno indotto a concepire questo articolo su cui gradirei ricevere le vostre opinioni in base alla vostra scienza e coscienza.
Preliminarmente sottolineo, sul piano spirituale, che diversi sono i riferimenti che troviamo anche nel Vangelo in ordine allo “sguardo” di Gesù: alza gli occhi al cielo, guarda attorno la folla, guarda i campi, gli alberi – ma anzitutto guarda gli uomini. Il suo sguardo (che mi ha sempre seguito durante le mie 2 operazioni chirurgiche) penetra le persone fino nel profondo del cuore “ Se anche i nostri sguardi girano attorno, non trovando accoglienza da parte di nessuno – non siamo da soli. Cerchiamo lo sguardo di Gesù, diamogli l’accoglienza nel nostro cuore. Ritrovando e accogliendo il suo sguardo non potremo mai essere feriti da nessuno. Come scrisse il maestro Eckhart: “L’occhio con cui io vedo Dio è lo stesso occhio con cui Dio vede me”. (cfr.
https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&opi=89978449&url=https://www.interris.it/intervento/sguardo-dio/&ved=2ahUKEwiYwPW9_IaMAxVVg_0HHRG7Ax4QFnoECBMQAw&usg=AOvVaw0WZMC7PiVcRNIOfzPAedvN )
Pertanto, a tal proposito, sottolineo (dalla mia recensione dei libri di Testo della STB San Luca ev. di Palermo, cfr. https://gloria.tv/post/x29DBQkVEucp2HQfiHkc9omvQ ) che la Bibbia presenta 2 brani riguardanti i nostri occhi (che soltanto con la vista efficiente possono essere letti e meditati) attinenti alla creazione: Gen. 1,1-2,4a (di fonte sacerdotale “P”) e Gen.2,4b-3,24 ( di fonte Javista”J”, più antica), essi si distanziano di 3 secoli. Nel primo Dio crea parlando, lo stile ha una cadenza ritmica, si nota un crescendo: tutto è bello e buono ed al 6° giorno con l’uomo e la donna è assai bello e buono; il racconto è articolato in 7 giorni, ci sono norme relative al culto, vertice è il sabato, giorno di riposo, viene rimossa l’idolatria verso sole e luna, che attraverso i nostri occhi ( interiori ed esteriori) sono mostrati come lampadari fatti da Dio, introduce la benedizione per gli esseri viventi.
Nell’altro Dio è un giardiniere che pianta, il genere letterario è il mito (esprime il senso). Gli ebrei non conoscevano il globo, la terra corrispondeva alla “Mezzaluna fertile” (i testi di riferimento si collocano fra il IX ed il VI sec. A.C,) dalla cui configurazione derivano insegnamenti su “Dio creatore, datore della vita e della vista , sul posto che l’uomo ha nel mondo, sulla pari dignità uomo-donna, sul combattimento dell’idolatria”.Esso spiega le ragioni dell’esistenza della sofferenza, fatica e morte, considerato che ciò che Dio crea è buono. L’uomo è creato da solo, ma anche la donna (considerato il torpore di Adamo), in ogni uomo c’è l’umanità intera, è irripetibile; il termine “adam” significa uomo e si collega alla sua origine “adamah”, cioè terra, infatti ha la medesima radice; inoltre la corrispondenza uomo-donna (capacità di stare l’uno di fronte all’altro) è espressa con termini aventi anch’essi la stessa radice “is e issah”.
La donna porta alla luce l’uomo, ma ha avuto origine dall’uomo (equilibrio), è il peccato (sempre contro Dio e contro l’uomo, è la scelta fra due parole, quella di Dio e quella del serpente) che provocò gli squilibri nella relazione, lo stesso avvenne nel fratricidio, esso genera diseguaglianze (ricchi e poveri) e disordini non rientranti nel progetto di Dio, confermato anche dalla fonte sacerdotale: “l’uomo è creato ad immagine e somiglianza di Dio” per cui il suo fondamento risiede nella creazione. Infatti i termini usati sono “selem”(immagine) nell’accezione di statua (eretta da un re per raffigurare la sua autorità su territori conquistati) e
“De mut”(somiglianza) identificato con una capacità razionale immanente (possibilità di conoscere e di vedere con gli occhi il bene ed il male). Confrontando le altre religioni antiche il termine selem evoca il concetto di “rappresentante o alter ego di Dio”, per cui l’uomo ha un potere regale su tutto il creato, ciò viene confermato dal Salmo 8 il quale afferma che “l’uomo è stato fatto come un “elohim”(nome di Dio al plurale), per tale ragione esercita un potere vicario sulla creazione, è al servizio del creato, è il tu della creazione ed il tu di Dio (è al centro, un medium, è in relazione).