‘Sacerdoti Insieme’: il primo meeting sulla ‘Fraternità Sacerdotale’ organizzato dal Centro per l’Evangelizzazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue

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«È stata una tre giorni ricca di grazia quella che si è svolta dal 27 al 29 gennaio presso il Collegio del Preziosissimo Sangue di Roma, che ha visto la presenza di oltre 20 sacerdoti provenienti da tutta Italia. Un meeting sulla “Fraternità Sacerdotale”per tutti quei confratelli nel sacerdozio che ho avuto la possibilità di incontrare, nelle varie occasioni di predicazioni e missioni al popolo, su tutto il territorio nazionale» afferma don Flavio Calicchia, Missionario del Preziosissimo Sangue e direttore del Centro per l’Evangelizzazione della Provincia Italiana.

 «Prima di programmare iniziative concretecontinua don Flavio – abbiamo sentito il bisogno di ritrovarci insieme per condividere, in semplicità, la nostra esperienza ministeriale, promuovendo una forma di “spiritualità della comunione”, tanto cara al nostro fondatore San Gaspare del Bufalo. “Nessun presbitero è in condizione di realizzare a fondo la propria missione se agisce da solo e per proprio conto, senza unire le proprie forze a quelle degli altri presbiteri, sotto la guida di coloro che governano la Chiesa!” (PO 7). I contatti regolari con il Vescovo e con gli altri sacerdoti, la mutua collaborazione, la vita comune o fraterna tra sacerdoti, sono mezzi molto utili per superare gli effetti negativi della solitudine che alcune volte il sacerdote può sperimentare e per superare una certa sfiducia e scontentezza così diffusa tra i sacerdoti».

Don Ambrogio Monforte, uno dei sacerdoti partecipanti, racconta: «Ci siamo ritrovati in quella concreta fraternità sacerdotale dove le parole e la vita del confratello accanto ci hanno permesso di riprendere la vita di ogni giorno ricaricati, con la grinta di voler donare all’altro qualcosa della propria ricchezza e di incrementare meglio la vocazione propria e dell’amico (cfr. 2 Pt 3, 10). Ecco perché per noi sacerdoti diocesani, vivere la spiritualità del Preziosissimo Sangue significa vivere la spiritualità che riesce a dare luce a ciò che già c’è, ossia il nostro ministero sacerdotale, proprio come il sangue che ha la capacità di ossigenare e rivitalizzare tutto il corpo.

Proprio come lo fu per il Beato Giovanni Merlini che, già da sacerdote, conoscendo san Gaspare si perfezionò nel suo ministero: anche noi sacerdoti diocesani che viviamo questa spiritualità ci sentiamo di scegliere quanto abbiamo già scelto: innamorarci in maniera nuova di ciò che già siamo». «Nella relazione centrale che ci è stata offerta, – continua il presbitero – don Luigi Maria Epicoco, ha voluto sottolineare proprio questo legame tra sacerdoti definendolo a partire da ciò che Gesù dice nel vangelo di Giovanni con la categoria più importante, quella dell’amicizia: “Non vi chiamo più servi ma amici” (cfr. Gv 15, 12-17): nell’amicizia sacerdotale tra i santi cappadoci Basilio e Gregorio ci ha mostrato quella custodia premurosa vicendevole e la bellezza di fare strada all’altro senza farsi strada.

Dopo il pellegrinaggio alla Porta Santa della Basilica Vaticana, abbiamo concelebrato la santa messa pomeridiana con il card. Mauro Gambetti, il quale ci ha ricordato il legame di parentela che noi abbiamo con Gesù: nella misura in cui siamo sempre più servitori e annunciatori instancabili della Parola riusciamo a generarLo negli altri diventando suoi fratelli, sorelle e madri (cfr. Mc 3, 35). E così, forti di questa esperienza, abbiamo concluso le nostre giornate con un giro di condivisione di esperienze e la celebrazione presieduta da don Benedetto Labate, direttore della Provincia Italiana dei Missionari del Preziosissimo Sangue. Le parole risuonate nella nostra vita diventano una linfa vitale di grazia, ci rafforzano nel ministero, ci invitano a raggiungere e donarci a quanti il Signore mette sul nostro cammino, come il Sangue prezioso di Cristo che dalla Croce scorre come un fiume verso tutti».

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