L’Angelus del papa. La conversione per l’unità dei cristiani

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La conversione come strumento per raggiungere l’unità dei cristiani. All’angelus domenicale, Benedetto XVI riflette sulla festa della conversione di san Paolo. E convertirsi significa ”credere in Gesù morto e risorto” e ”aprirsi all’illuminazione della sua grazia divina”. Un’esperienza che interpella da vicino. Attraverso il perdono di Dio, spiega il papa, ”posso uscire dalle sabbie mobili dell’orgoglio e del peccato, della menzogna e della tristezza, dell’egoismo e di ogni falsa sicurezza, per conoscere e vivere la ricchezza del suo amore”.

”L’Apostolo – continua il pontefice – ci indica l’atteggiamento spirituale adeguato per poter progredire nella via della comunione. ‘Non ho certo raggiunto la meta – egli scrive ai Filippesi -, non sono arrivato alla perfezione; ma mi sforzo di correre per conquistarla, perche’ anch’io sono stato conquistato da Cristo Gesu””. ”Certo – ha aggiunto – noi cristiani non abbiamo ancora conseguito la meta della piena unità, ma se ci lasciamo continuamente convertire dal Signore Gesù, vi giungeremo sicuramente”. Nei saluti, infine, gli auguri alla Cina e all’Asia per il capodanno lunare e il ricordo dei malati di lebbra.

Al termine della preghiera dell’Angelus due bambini, invitati nell’appartamento pontificio, hanno liberato dalla finestra due colombe, simbolo di pace. ”Saluto con grande affetto – ha detto il papa – i bambini e i ragazzi dell’Azione Cattolica di Roma e di alcune parrocchie e scuole della citta’, che hanno dato vita alla tradizionale ‘Carovana della Pace’. Saluto il Cardinale Vicario che li ha accompagnati. Cari ragazzi, vi ringrazio per la vostra fedelta’ all’impegno per la pace, un impegno fatto non tanto di parole, ma di scelte e di gesti, come dira’ un vostro rappresentante, a cui ora lascio la parola”. Quindi un ragazzo dell’Azione cattolica ha pronunciato un breve messaggio sul tema della pace.

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