Chiara Amirante a TVL: un’esplosione di Grazia attraverso il video
Era una serata attesa da tempo, da tanto tempo. Da oltre 30 anni. Vi spiego perché. Cominciammo a fare televisione per caso, dal 1° Gennaio 1976. (La data è quella ufficiale, per l’anagrafe, perché di fatto gli esperimenti erano iniziati nell’autunno del 1975). Avevamo una lunga esperienza di cineforum, poi dei primi registratori Sony usati per attività educative ed anche divulgative, infine, dopo gli anni giovanili d’impegno nella Gioventù Cattolica diocesana e nazionale, nel mondo della disabilità. Un percorso di educazione, comunicazione, evangelizzazione, finalmente approdato a tu per tu con gli ultimi. Lavorare in Toscana, a metà anni ’70, lavorare con libertà come scelta vocazionale libera, non era facile. Un amico tecnico ci insegnò a inventare con tre lire una Tv.
Allora eravamo ricchi di un centralino Tv per trasmettere; un video registratore per riprendere e registrare; di un convento francescano sulla collina tutto per noi; di qualche frate appassionato di tecnica e di riprese; di cultura dell’immagine; di studi universitari recenti; di approfondimento di Mac Luhan e di Neil Postdam; che mancava per partire? Niente. Una preghiera insieme, una richiesta di protezione al Signore per la responsabilità che ci stavamo assumendo, e si partì.
Straordinario! La risposta della gente fu a dir poco entusiasta e ci incoraggiò ad andare avanti, senza paura. Non smettemmo mai una sera di trasmettere nonostante la precarietà dei mezzi. Sperimentammo ogni cosa. Inventammo trasmissioni divenute celebri non solo nella nostra tv…..ma……
Ma non eravamo riusciti a realizzare La trasmissione, quella che poteva essere la sintesi delle grande intuizioni di Mc Luhan, il grande cattolico canadese che come nessun altro aveva capito il cambiamento epocale con l’avvento dell’elettronica, e che con i suoi studi aveva indicato al mondo la bellezza ed i pericoli dei nuovi mezzi, e che aveva dato stupende indicazioni per l’Annuncio della Parola. “Il mezzo è il messaggio” aveva scritto. Non è solo una facile ed ovvia citazione, è proprio una sintesi straordinaria che è d’obbligo richiamare.
Così, il 13 Dicembre, finalmente, arriva Chiara Amirante in TV, a Tvl, a Pistoia, emittente già vicina a Nuovi Orizzonti, l’associazione fondata da Chiara, per la prossimità con una sua casa di formazione in provincia, a Casore del Monte.
Avevo pensato da tempo la possibile scaletta: una diretta in ora di punta, del pubblico invitato in studio, tutto il tempo necessario ad approfondire i pensieri, una testimonianza forte, le domande e le risposte di Chiara…
Così facemmo, di Sabato sera in prima serata, due ore di diretta ininterrotta…….un silenzio estasiato in studio, qualche domanda solo per tenere una specifica rotta legata al presunto pubblico in ascolto ed al territorio, e poi un’esplosione di gioia nell’applauso generale, un assalto a Chiara per poterle parlare, stringerle la mano, manifestarle lo stupore, ringraziarla, lasciarsi andare a qualche citazione…”Luigi (era la mia gratificazione) stasera siamo sul Tabor. Viene da dire facciamo tre tende….grazie grazie” “Ma da dove venivano quelle parole? Ma cosa c’era di così incantevole?” “Sono estasiato, siamo estasiati, io e mia moglie….” E potrei continuare a lungo. Ma tutto questo la sera stessa, a caldo, come si dice. Poi c’è il giorno dopo, la partecipazione di Chiara in Cattedrale per ritirare il premio internazionale per la Pace “Giorgio La Pira”. Insieme a lei, S.Eminenza il cardinale Walter Kasper, presidente del pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, Magdi Cristiano Allam, Il rettore della Cattolica prof. Lorenzo Ornaghi, Agnese Moro, la figlia dello statista scomparso 40 anni fa, il presidente della Fondazione per la Pace fra i popoli, di Assisi Prof. Gianfranco Costa, il prof. Ivano Paci presidente della fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia. In quella sede l’intervento di Chiara come quello di altri premiati, era previsto breve. Ma impossibile dirvi dei consensi di tutti gli uditori in cattedrale! Dal Vescovo di Pistoia S.E. Mansueto Bianchi, al vice presidente del senato Vannino Chiti.
E tante gente presente in duomo era venuta per Chiara. Erano telespettatori della sera precedente. Dopo 31 anni di televisione, ormai so distinguere gli elogi, i complimenti e le relative valenze. Per Chiara c’era molto di più, c’era altro. C’era la luce negli occhi di coloro che volevano salutarla, c’era il sorriso e la Gioia per qualcosa che era entrato dentro, che stava scavando per lasciare segni indelebili.
Scrivo questo pezzo dopo alcuni giorno da quell’evento. Le richieste della registrazione non si contano. Qualcuno, proprio oggi mentre scrivo, ha chiesto scusa ma voleva parlare, voleva sfogarsi. Ha spiegato puntualmente il perché, con sotto gli occhi gli appunti di quello che Chiara aveva detto, per dire, in sintesi, “Chiara, quella sera, mi ha cambiato la vita. Ora sono impegnato in un cammino diverso. Grazie per quello che ci avete fatto vivere”.
E Mc Luhan, che c’entra? Chiara, il 13 Dicembre a Tvl, era la sintesi del pensiero di Mc Luhan, era ad un tempo, mezzo e messaggio. Credetemi, nella storia una volta, questa identità…bivalente, si è verificata certamente, e Mc Luhan lo cita espressamente. Nell’era televisiva poche volte. La storia della Tv posso dire di averla vissuta tutta, almeno per via dell’età e dell’interesse. Credetemi, l’esplosione di Grazia scaturita da quella serata in tv, posso dire di non averla mai riscontrata prima.