Papa Francesco: il futuro è nei bambini e nei nonni

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Il futuro dell’umanità è ‘nei bambini e negli anziani. Quando si incontrano è una cosa bellissima’: è stata una piccola festa l’incontro di papa con i bambini del tavolo ‘Bambini: Generazione Futuro’, dedicato a loro nell’ambito del secondo ‘World Meeting on Human Fraternity’.

Questo dei bambini è stato uno dei 12 tavoli di lavoro su altrettanti temi ‘per un mondo umano e di pace’, promossi dalla ‘Fondazione Fratelli tutti’ presieduta dal card. Mauro Gambetti, vicario generale di papa Francesco per la Città del Vaticano, in cui una trentina di premi Nobel per la Pace e altri prestigiosi esponenti del mondo scientifico, accademico, imprenditoriale, istituzionale e sportivo hanno lavorato insieme per approfondire il principio di fraternità nell’ambiente e nelle imprese, nello sport e nel terzo settore, nell’informazione e nel lavoro, nella salute e nel digitale, nell’educazione, nelle amministrazioni locali e nella sicurezza alimentare.

Ed al termine del dialogo papa Francesco ha spiegato che il futuro dell’umanità è nei bambini e negli anziani, quando si incontrano i bambini con i nonni: “Uno pensa che il futuro dell’umanità sia nelle persone adulte che possono fare questo, quello, quell’altro… Invece non è così. Il futuro dell’umanità è nelle due punte: è nei bambini e negli anziani. Quando si incontrano i bambini con i nonni”.

Il futuro è nella cura reciproca: “E questa è una cosa bellissima, e noi dobbiamo prenderci cura dei vecchietti, dei nonni e dei bambini. E questo sarà il futuro, perché i nonni danno saggezza a noi, e i bambini imparano la saggezza dei nonni. I nonni hanno tutto un passato che ci dà tanto, i bambini hanno un futuro che riceve dal passato. E per questo credo che sia molto importante aiutare i bambini a crescere, a svilupparsi”.

E’un invito ad affidarsi a Dio: “Ma c’è un’altra cosa. Una volta, io leggevo uno scrittore spirituale che diceva che lui voleva essere nelle braccia di Dio come un bambino nelle braccia della mamma. Io sto guardando questo bambino: questo bambino non si difende, questo bambino dorme, questo bambino è sicuro perché è nelle braccia della mamma. Noi, con Dio, dobbiamo essere così: sicuri nelle braccia di Dio come un bambino nelle braccia della mamma”.

(Foto: Santa Sede)