Il Vescovo Vangheluwe dimesso dallo stato clericale per abusi sessuali su minori. Podcast 2 “La Confessione”: Nessuno deve sapere

Vangheluwe
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[Korazym.org/Blog dell’Editore, 21.03.2024 – Ivo Pincara] – La Nunziatura Apostolica in Belgio informa con una Nota, che oggi 21 marzo 2024 Papa Francesco ha dimesso dallo stato clericale il 87enne Vescovo emerito di Brugge, Mons. Roger Joseph Vangheluwe (Roeselare, 7 novembre 1936), colpevole di abuso sessuale su minore, dimessosi dalla guida della Diocesi in aprile 2010 dopo essere stato accusato di abusi in passato. In particolare, aveva confessato l’abuso sessuale per anni su un nipote minorenne, reati caduti in prescrizione.

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Poi, segnaliamo che il primo episodio di La Confessione, il podcast di inchiesta giornalistica sugli abusi sessuali nella Chiesa Cattolica in Italia, di cui abbiamo riferito [QUI e QUI], sta al primo posto della classifica dei podcast di Spotify, mentre è uscita il secondo episodio Nessuno deve sapere. Cosa succede se un fedele denuncia un abuso subito da un prete al proprio vescovo? Niente. C’è un processo segreto che, nel caso del podcast, conclude che se ad abusare è un seminarista va bene così [QUI].

Tutti gli episodi di La Confessione [QUI].

La Nota sul caso Vangheluwe della Nunziatura Apostolica a Brussel informa, che nel corso degli ultimi mesi, sono emersi «nuovi gravi elementi», «che sono stati riportati al Dicastero per la Dottrina della Fede, rendendo necessaria un riesame del caso».

A febbraio, il Ministro della Giustizia del Belgio, Paul van Tigchelt, aveva detto che «questi nuovi elementi devono essere sufficienti. Abbiamo informato il Papa che può scrivere ufficialmente alla Procura federale e che siamo disponibili a condividere documenti. È ora di concludere la storia e poi mettere a tacere quest’uomo. La sofferenza per le vittime è durata abbastanza a lungo». Il Nunzio Apostolico in Belgio, Arcivescovo Franco Coppola, aveva incontrato Papa Francesco il 10 febbraio e aveva fatto sapere che Roma avrebbe chiesto ai vescovi del Belgio di inviare un rapporto con i “nuovi elementi” riguardanti il materiale pornografico in possesso di Vangheluwe. Il Nunzio Apostolico ha avuto un incontro sul tema con il Ministro della Giustizia del Belgio, il quale avrebbe chiesto al procuratore di trasmettere questi documenti a Roma.

In seguito a nuova indagine, il Dicastero per la Dottrina della Fede ha quindi deciso di ascoltare la difesa del prelato. Una volta esaminata, l’8 marzo 2024 il Dicastero «ha presentato la documentazione al Santo Padre, proponendo la dimissione dallo stato clericale, in conformità all’Art. 26 delle norme Sacramentorum sanctitatis tutela», il Motu proprio di Papa Giovanni Paolo II del 2001 sui “delitti più gravi” riservati ala Congregazione per la Dottrina della Fede, aggiornato nel 2010 da Papa Benedetto XVI e nel 2021 da Papa Francesco.

La Nota della Nunziatura Apostolica informa inoltre, che durante l’udienza concessa l’11 marzo 2024 al Cardinale Víctor Manuel Fernández, Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede, «Papa Francesco ha accettato la richiesta, ordinando che la pena proposta fosse imposta». Quindi, ieri «la decisione è stata notificata all’interessato che, prendendo atto della decisione, ha chiesto di poter risiedere in un luogo di ritiro, senza più alcun contatto con il mondo esterno, al fine di dedicarsi alla preghiera e alla penitenza». Nella stessa Nota si legge che Papa Francesco «ribadisce la sua vicinanza alle vittime di abusi e il suo impegno affinché questo flagello sia sradicato dalla Chiesa».

Da tempo la gerarchia ecclesiastica del Belgio aveva tentato di privare Vangheluwe del titolo episcopale. Dopo ripetute insistenze da parte dei vescovi belgi e del governo belga, e una lettera dello stesso Vangheluwe in settembre – dopo che il Vescovo di Antwerpen, Mons. Johan Bonny gli aveva chiesto durante una visita di rinunciare ai suoi titoli, e il cui contenuto è sempre rimasto poco chiaro – il Papa ha ora deciso di privare Vangheluwe del suo status clericale.

Vangheluwe si trova attualmente nell’abbazia a Solesmes, in Francia. A causa della sua laicizzazione, Vangheluwe d’ora in poi potrà in linea di principio andare dove vuole, riferisce la Conferenza Episcopale del Belgio. È stato concordato con l’abbazia di Solesmes che potrà restare lì in isolamento. I vescovi belgi hanno insistito perché lo facesse effettivamente.

La Conferenza Episcopale del Belgio riferisce in un comunicato stampa di aver chiesto più volte negli ultimi anni la riduzione dallo stato clericale di Vangheluwe: «Insieme alle vittime degli abusi e a tanti altri membri della nostra società, i vescovi del nostro Paese hanno sempre considerato una vergogna che Roger Vangheluwe potesse rimanere ufficialmente vescovo e sacerdote, nonostante fossero in vigore misure altamente restrittive dopo le sue dimissioni forzate». «I vescovi esprimono il loro grande rispetto per le vittime. Hanno trovato il coraggio e la forza di accusare il loro aggressore. Il loro esempio ha ispirato molti compagni di sventura a non lasciare più indenne il loro colpevole. I vescovi sperano che questa laicizzazione aiuti le vittime di abusi nel loro processo di accettazione del crimine che segna così profondamente loro e i loro cari per tutta la vita».

Il Primo Ministro del Belgio, Alexander De Croo, ha scritto in un post su X: «Questa è la decisione giusta. Arriva tardi, ma è un passo necessario per le vittime nella loro ricerca di giustizia». Il Gruppo di lavoro sui diritti umani nella Chiesa ha reagito con sentimenti contrastanti alla notizia che Roger Vangheluwe è stato privato del suo status clericale: «Questo in realtà non ha nulla a che vedere con il punto», ha affermato il Coordinatore Marc Dewit. «Finalmente, quello che sarebbe dovuto succedere molto tempo fa ora è successo. È normale che succeda, la domanda è addirittura perché sia successo solo adesso», ha affermato Dewit, che ha espresso sentimenti contrastanti riguardo alla decisione e ne parla addirittura come di una manovra diversiva: «Temiamo che ora i vescovi si facciano avanti con questo e dicano “guardate cosa stiamo facendo, stiamo facendo quello che dobbiamo fare”. Durante Godvergeten [“Dimenticato da Dio”, la miniserie TV su “la storia dei sopravvissuti che hanno subito abusi da bambini da parte di un prete o un religioso cattolico in Belgio”], hanno esortato il Papa a privare Vangheluwe del suo status clericale, ma in realtà questo non c’entra niente. La cosa più importante è ciò che emergerà dalla commissione parlamentare d’inchiesta».

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