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3^ domenica: Essere testimoni del Risorto

‘Di questo voi siete testimoni’: è una consegna ufficiale che Gesù dà ai suoi discepoli. Gli Apostoli capirono abbastanza bene la loro missione, non si scoraggiarono; compresero che il loro compito sarebbe stato uno solo: rendere testimonianza di ciò che avevano visto compiersi in Gesù di Nazareth; il termine ‘apostolo’ divenne sinonimo di testimone della risurrezione di Gesù.

‘Testimoni nel mondo’ per continuare l’opera di padre Gemelli ed Armida Barelli

“Per decidere di dare alle stampe una nuova rivista deve esserci un valido motivo. Nel nostro caso, accanto all’opportunità di rinnovare la rivista ‘Adveniat’, che da anni viene inviata ai soci dell’Opera della Regalità, l’associazione fondata da padre Agostino Gemelli con Armida Barelli per l’apostolato liturgico, vi è anche la scelta di riprendere una testata, ‘Testimoni nel mondo’, che ha svolto, a suo tempo, un valido servizio formativo. Ma queste motivazioni, da sole, non sarebbero sufficienti”.

Da Gerusalemme un invito a vedere Gesù risorto

Da Gerusalemme, cuore della Pasqua cristiana, anche quest’anno, seppur in pandemia è risuonato il suono della resurrezione trasmesso dall’Angelo alle donne recatesi al sepolcro, come ha sottolineato il patriarca di Gerusalemme, mons. Pierbattista Pizzaballa, riprendendo il canto dell’antifona ‘Sono risorto e sono ancora con voi, alleluia’, tratto dal salmo 139:

Papa in Iraq: Abramo è padre comune

“Dio Onnipotente, Creatore nostro che ami la famiglia umana e tutto ciò che le tue mani hanno compiuto, noi, figli e figlie di Abramo appartenenti all’ebraismo, al cristianesimo e all’islam, insieme agli altri credenti e a tutte le persone di buona volontà, ti ringraziamo per averci donato come padre comune nella fede Abramo, figlio insigne di questa nobile e cara terra. Ti ringraziamo per il suo esempio di uomo di fede che ti ha obbedito fino in fondo, lasciando la sua famiglia, la sua tribù e la sua patria per andare verso una terra che non conosceva”.

I paradossi del cattolicesimo borghese (5). Le ragioni di una pastorale non efficace.

Nelle nostre comunità si sprecano, con risultati non sempre positivi, energie e risorse per una pastorale che, sostanzialmente, è rimasta quella pre-conciliare: amministrare il cosiddetto sacramento della ‘Prima Comunione’ e quella della Cresima. Siamo di fronte ad una pastorale che cerca di intercettare bambini e ragazzi, di trasmettere delle nozioni, delle idee come se Dio e l’incontro con Dio fosse una nozione da avere o un’idea da possedere.

La Chiesa a sostegno di chi è nella difficoltà

Oggi si è svolta in videoconferenza la sessione straordinaria del Consiglio Episcopale Permanente, aperta dal vicepresidente della Cei, mons. Mario Meini, vescovo di Fiesole, con un saluto particolare al card. Gualtiero Bassetti, ricoverato presso l’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, dopo aver contratto il virus:

Papa Francesco: tutti siamo chiamati alla Santità

“Saluto tutti voi, romani e pellegrini di vari Paesi. In particolare, saluto i partecipanti alla Corsa dei Santi, promossa dalla Fondazione ‘Don Bosco nel mondo’, che quest’anno gareggiano anche a distanza e individualmente. Nonostante si svolga a piccoli gruppi, nel rispetto del distanziamento imposto dalla pandemia, questo evento sportivo offre una dimensione di festa popolare alla celebrazione religiosa di Tutti i Santi. Grazie per la vostra iniziativa e per la vostra presenza!”

Papa Francesco invita alla missione

L’Ottobre missionario di quest’anno, sulla scia del tema precedente (‘Battezzati e inviati’), prosegue alla luce della parola biblica tratta dalla vocazione del profeta Isaia: ‘Eccomi, manda me!’ Papa Francesco, nel suo messaggio per la Giornata Missionaria Mondiale di domani ha scritto:

Papa Francesco invita ad essere testimoni pieni di gioia

Nella messa mattutina in streaming da Santa Marta nel giovedì dell’Ottava di Pasqua papa Francesco ha rivolto un ringraziamento ai farmacisti, che lavorano in questo tempo caratterizzato dalla pandemia per aiutare le persone malate e sono a contatto con esse: “In questi giorni mi hanno rimproverato perché ho dimenticato di ringraziare un gruppo di persone che anche lavora … Ho ringraziato i medici, infermieri, i volontari… ‘Ma lei si è dimenticato dei farmacisti’: anche loro lavorano tanto per aiutare gli ammalati ad uscire dalla malattia. Preghiamo anche per loro”.

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