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Terza Domenica di Pasqua: Resta con noi, Signore, perché si fa sera!

Il brano del Vangelo racconta il celebre incontro, lo stesso giorno del pomeriggio di Pasqua, tra i due discepoli che andavano verso Emmaus e Gesù risorto. Due discepoli tristi, abbattuti, avevano lasciato Gerusalemme, diretti verso il villaggio di Emmaus. Lungo la strada si affiancò ad essi Gesù risorto.

Papa Francesco invita ad annunciare la Parola di Dio

Incontrando la delegazione dell’Alleanza Biblica Universale papa Francesco ha paragonato le difficoltà e le vicissitudini che incontra oggi la Chiesa a quelle incontrate dalla Chiesa nel primo secolo, in quanto l’annuncio della Parola di Dio spesso non è compresa bene:

Papa Francesco invita ad essere annunciatori della Parola di Dio

“Questa terza domenica del Tempo Ordinario è dedicata in modo speciale alla Parola di Dio. Riscopriamo con stupore il fatto che Dio ci parla, in particolare attraverso le Sacre Scritture. Leggiamole, studiamole, meditiamole, preghiamole. Ogni giorno leggiamo un brano della Bibbia, specialmente del Vangelo: lì Gesù ci parla, ci illumina, ci guida. E vi ricordo quello che ho detto altre volte: abbiate un piccolo Vangelo, un Vangelo tascabile, per portarlo nella borsa, sempre con noi; e quando c’è un momento durante la giornata, leggere qualcosa del Vangelo. E’ Gesù che ci accompagna. Un piccolo Vangelo tascabile, sempre con noi”: è l’invito di papa Francesco al termine della recita dell’Angelus di questa terza domenica del tempo ordinario dedicata alla Parola di Dio.

3^ Domenica del Tempo Ordinario: la Domenica della Parola di Dio

Papa Francesco con la lettera apostolica ‘Aperuit illis’ del 30 settembre 2019 ha voluto questa domenica come “momento opportuno per un riavvicinamento alla parola di Dio, alla sacra Scrittura, per far crescere nel popolo di Dio la familiarità con la Sacra Bibbia, passaggio necessario per una fede cristiana adulta, vissuta come ispiratrice della missione che ogni cristiano è chiamato a svolgere nel mondo”.

Papa Francesco: Gesù ha un cuore pastorale

Al termine dell’udienza generale odierna papa Francesco ha invitato a pregare per la pace in Ucraina in questa settimana dedicata all’unità tra i cristiani: “All’inizio della ‘Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani’, invito ciascuno di voi a pregare e ad operare affinché fra tutti i credenti in Cristo si affermi sempre più il cammino verso la piena comunione, e nello stesso tempo vi incoraggio a impegnarvi, con dedizione ed in ogni ambiente di vita, per essere costruttori di riconciliazione e di pace”.

E’ Natale: il Verbo si fece carne!

Il Natale è la prima festa dell’anno liturgico alla quale ci siamo preparati con le quattro domeniche di ‘Avvento’. Questo Natale 2022 trova purtroppo oggi l’umanità in grande apprensione, in una situazione dove ogni giorno si distrugge,  si uccide, si muore, dove una furia incontrollata si è abbattuta su uomini e cose e non risparmia piccoli e grandi. Eppure Gesù è venuto ad annunciare la pace: ‘Gloria a Dio, cantarono gli angeli, nell’alto dei cieli e pace agli uomini amati dal Signore’.

Papa Francesco: la Parola di Dio è indispensabile nella vita

“E poi, pensiamo (parlando del Bambino Gesù) ai tanti bambini dell’Ucraina che soffrono, soffrono tanto, per questa guerra. In questa festa di Dio che si fa bambino, pensiamo ai bambini ucraini. Quando li ho trovati qui, la maggioranza non riesce a sorridere e quando un bambino perde la capacità di sorridere, è grave. Questi bambini portano su di sé la tragedia di quella guerra che è così inumana, così dura. Pensiamo al popolo ucraino, in questo Natale: senza luce, senza riscaldamento, senza le cose principali per sopravvivere, e preghiamo il Signore perché porti loro la pace il più presto possibile”: con questo appello per la pace in Ucraina papa Francesco ha concluso l’udienza generale prenatalizia, incentrata ancora sul discernimento.

Papa Francesco: la missione nasce dallo stare con Gesù

Lunedì 28 novembre papa Francesco ha incontrato i membri del Pontificio Collegio Pio Latino Americano, sottolineando che ‘il clericalismo è una forma di mondanità, è una delle peggiori perversioni’. Infatti nel discorso ‘a braccio’ papa Francesco ha ribadito che è necessario “stare con i poveri, con i migranti, con i malati, con i più piccoli e dimenticati della società, per condividere con loro la vita ed annunciare l’amore incondizionato di Dio”.

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