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2022: il Meeting ricorda don Luigi Giussani

La 42° edizione del Meeting di Rimini ha aperto l’orizzonte di una ripartenza possibile e sostenibile, incoraggiando un’assunzione di responsabilità personale di fronte alle sfide del nostro tempo. Il titolo ‘Il coraggio di dire io’ ha sollecitato la riflessione sull’iniziativa del singolo come origine di una socialità più solidale e l’urgenza delle domande esistenziali come fonte di relazioni più vere e di dialoghi più aperti ad un arricchimento reciproco:
Papa Francesco al Patriarcato di Costantinopoli: superiamo la rivalità
Papa Francesco ai Focolarini: vivere la spiritualità con realismo

In occasione dell’Assemblea generale del Movimento dei Focolari, in programma fino a domani, papa Francesco ha ricevuto in udienza una delegazione, guidata dalla neo presidente, Margaret Karram, ringraziandoli per aver ricordato il momento di preghiera per l’unità e la pace in Terra Santa con il Presidente d’Israele e con il Presidente dello Stato di Palestina:
Mons. Moraglia invita a pensare un mondo aperto

“L’odierna Festa della Madonna della Salute ci riporta alla situazione vissuta dai nostri padri che, quasi quattro secoli or sono, a cominciare dal Doge e dal Senato della Repubblica Serenissima, decisero di rivolgersi alla Madre del Redentore – alla quale, in una circostanza simile all’attuale, già si erano rivolti – perché venisse in loro soccorso di fronte al terribile contagio (allora era la peste) che sterminava la popolazione di Venezia e di tante altre regioni”: lo ha affermato il patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, nell’omelia della messa solenne celebrata ieri nella basilica veneziana di S. Maria della Salute.
P. Messa: la fraternità è una tensione feconda

“Fratelli tutti, scriveva san Francesco d’Assisi per rivolgersi a tutti i fratelli e le sorelle e proporre loro una forma di vita dal sapore di Vangelo. Tra i suoi consigli voglio evidenziarne uno, nel quale invita a un amore che va al di là delle barriere della geografia e dello spazio. Qui egli dichiara beato colui che ama l’altro ‘quando fosse lontano da lui, quanto se fosse accanto a lui’. Con queste poche e semplici parole ha spiegato l’essenziale di una fraternità aperta, che permette di riconoscere, apprezzare e amare ogni persona al di là della vicinanza fisica, al di là del luogo del mondo dove è nata o dove abita”: così inizia l’enciclica di papa Francesco, ‘Fratres omnes’, dedicata alla fraternità ed all’amicizia sociale.
Cei: il card. Bassetti invita a percorrere le strade del popolo

“I mesi imprevedibili e sconvolgenti da cui veniamo ci hanno consegnato alcune immagini, destinate a fissarsi in maniera indelebile nella memoria collettiva. I reparti ospedalieri trasformati in terapie intensive. La vita esposta a criteri di selezione e di scarto. L’isolamento che ha privato di affetti e conforti religiosi nel passaggio decisivo. Le bare anonime, caricate su camion militari. Le restrizioni delle libertà, le attività sospese, i tradizionali luoghi d’incontro deserti. Un Uomo affaticato e solo, che sale la china sotto la pioggia, e poi benedice una Piazza vuota in cui, significativamente, l’umanità intera si è riconosciuta presente”: con queste parole il presidente della Cei, card. Gualtiero Bassetti, ha aperto il Consiglio permanente.
Il papa prega per il Libano

Anche al termine dell’Angelus di domenica scorsa papa Francesco ha chiesto di pregare per la situazione libanese: “In questi giorni il mio pensiero ritorna spesso al Libano; lì vedo una bandiera del Libano, un gruppo di libanesi. La catastrofe di martedì scorso chiama tutti, a partire dai Libanesi, a collaborare per il bene comune di questo amato Paese. Il Libano ha un’identità peculiare, frutto dell’incontro di varie culture, emersa nel corso del tempo come un modello del vivere insieme.
Papa Francesco: la crisi è momento di crescita
Il mestiere del prete (ortodosso) in tempo di crisi

Quello del sacerdote è un “posto sicuro”? Parrebbe di sì. Almeno stando al boom di richieste giunte al patriarcato ortodosso di Atene. In Grecia non c’è separazione tra stato e Chiesa (ortodossa), e tutti i sacerdoti sono dipendenti pubblici, quindi anche remunerati dallo Stato. Così che, in tempo di crisi, molti hanno pensato di “fare il prete”. Del resto, per chi non vuol fare carriera ecclesiastica, basta un corso di teologia di un anno dopo la laurea per essere nominato diacono o presbitero.