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Da Narni un invito alla preghiera come san Giovenale

Martedì 2 maggio, alla vigilia della festa del patrono di Narni san Giovenale, si è svolta la cerimonia ‘De Cereis et Palii Offerendi’, l’offerta dei ceri e dei palii, con alcuni rappresentanti delle autorità comunali e pontificie, delle corporazioni, dei castelli, che hanno porto il proprio omaggio al vescovo della diocesi di Terni, Narni e Amelia, mons. Francesco Antonio Soddu, rinnovando così il gesto delle autorità comunali della città di Narni, delle sue contrade e dei rappresentanti delle arti, per l’offerta dei ceri a san Giovenale nelle mani del vescovo suo successore secondo gli statuti della città del 1371, come invito all’accoglienza, alla solidarietà e all’unità che trova la sua origine proprio nella testimonianza di san Giovenale primo vescovo di Narni vissuto nel IV secolo.

Papa Francesco: illazioni contro la memoria di san Giovanni Paolo II

“E purtroppo, in stridente contrasto con il messaggio pasquale, le guerre continuano, e continuano a seminare morte in forme raccapriccianti. Addoloriamoci per queste atrocità e preghiamo per le loro vittime, chiedendo a Dio che il mondo non debba più vivere lo sgomento della morte violenta per mano dell’uomo, ma lo stupore della vita che Lui dà e che rinnova con la sua grazia! Seguo con preoccupazione gli avvenimenti che si stanno verificando in Sudan. Sono vicino al popolo sudanese, già tanto provato, e invito a pregare affinché si depongano le armi e prevalga il dialogo, per riprendere insieme il cammino della pace e della concordia. E penso anche ai nostri fratelli e sorelle che in Russia e in Ucraina oggi celebrano la Pasqua. Che il Signore sia loro vicino e li aiuti a fare la pace!”

Papa Francesco invita a fare rete per la cura del prossimo

In occasione della Giornata mondiale del Malato, che si celebra oggi, nei giorni scorsi papa Francesco ha ricevuto in udienza una delegazione di esponenti dell’Area Medica dell’Ufficio di Pastorale Sanitaria della diocesi di Roma, richiamando la figura evangelica del ‘buon samaritano’, al centro del suo messaggio, che invita ad avere cura:

Perché è importante conoscere la Sacrosantum Concilium?

“Il sacro Concilio si propone di far crescere ogni giorno più la vita cristiana tra i fedeli; di meglio adattare alle esigenze del nostro tempo quelle istituzioni che sono soggette a mutamenti; di favorire ciò che può contribuire all’unione di tutti i credenti in Cristo; di rinvigorire ciò che giova a chiamare tutti nel seno della Chiesa. Ritiene quindi di doversi occupare in modo speciale anche della riforma e della promozione della liturgia”: così è scritto nel proemio della costituzione conciliare sulla Sacra Liturgia ‘Sacrosanctum Concilium’, adottata con 2158 voti a favore e solo 19 contrari e promulgata da papa san Paolo VI il 4 dicembre 1963.

Padre Ambrosoli, il beato che guariva le ferite di corpo e anima

Il medico p. Giuseppe Ambrosoli, missionario in Uganda dal 1956 per 31 anni, è stati beatificato nella solennità di Cristo Re, a Kalongo, vicino Gulu, nella terra dove è morto il 27 marzo 1987, lasciando un ospedale che ha voluto come polo di cura sanitaria e come centro di accoglienza. Era nato a Ronago, in provincia di Como. A celebrare la beatificazione a Kalongo è stato il nunzio apostolico in Uganda mons. Luigi Bianco: “Questa sua risposta alla chiamata missionaria ha portato frutti importanti in termini di affratellamento di popoli”.

Crystalina Evert e il rispetto del corpo: ‘Non fare sesso solo per non essere diversa o diverso’

Si parla di sesso ovunque e in tutte le salse, ma, purtroppo, spesso si fatica a parlarne in casa, nelle parrocchie, nei luoghi in cui dovremmo offrire alternative ai nostri giovani rispetto a ciò che propone loro il mondo. Uno dei temi su cui si rischia di non riflettere abbastanza è, per esempio, la pressione sociale che i nostri ragazzi ricevono su questa sfera della loro vita.

Cristo è risorto: Alleluia!

Pasqua anno 2022: Cristo è risorto! San Giovanni evangelista ci dà il lieto annuncio della risurrezione: il primo giorno dopo il sabato, il sepolcro è vuoto! I discepoli di Gesù si trovarono di fronte ad una realtà nuova, umanamente incredibile, sconvolgente. La prima è stata Maria di Magdala, che si era recata molto presto con due amiche portando aromi per imbalsamare il corpo; camminavano ma erano preoccupate come potere rimuovere la pietra che chiudeva la sepoltura.

Papa Francesco indica Simeone ed Anna modelli di vigilanza spirituale

“Cari fratelli e sorelle, sabato e domenica prossimi mi recherò a Malta. In quella terra luminosa sarò pellegrino sulle orme dell’Apostolo Paolo, che lì fu accolto con grande umanità dopo aver fatto naufragio in mare mentre era diretto a Roma. Questo Viaggio Apostolico sarà così l’occasione per andare alle sorgenti dell’annuncio del Vangelo, per conoscere di persona una comunità cristiana dalla storia millenaria e vivace, per incontrare gli abitanti di un Paese che si trova al centro del Mediterraneo e nel sud del continente europeo, oggi ancora più impegnato nell’accoglienza di tanti fratelli e sorelle in cerca di rifugio. Fin da ora saluto di cuore tutti voi maltesi: buona giornata. Ringrazio quanti si sono impegnati per preparare questa visita e chiedo a ciascuno di accompagnarmi con la preghiera”.

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