Tag Archives: Consolazione

A Milano celebrati i funerali di Ituma: la vita ha vinto sulla morte

“Desidero esprimere la mia vicinanza e la mia condivisione in questo momento di strazio e di smarrimento che i familiari, le amiche e gli amici, e tutta la comunità vivono per l’enigma incomprensibile della morte di Julia”: è iniziato così il messaggio dell’arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, per i funerali di Julia Ituma, la pallavolista italiana deceduta giovedì 13 aprile in Turchia, celebrati nella parrocchia milanese di san Filippo Neri.

Papa Francesco all’Ordine di Malta: servire secondo il Vangelo

Si è aperto mercoledì 25 gennaio a Roma, dopo alcuni giorni di riflessioni spirituali, il Capitolo Generale straordinario del Sovrano Militare Ordine di Malta, presieduto dal Luogotenente di Gran Maestro fra’ John Dunlap e dal card. Silvano Maria Tomasi, delegato speciale del papa, composto da 111 capitolari che prendono parte al supremo organo di governo dell’Ordine, che provengono dai cinque continenti.

Papa Francesco ricorda la dedizione orante di Benedetto XVI

‘Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito’: da queste ultime parole di Gesù prima di morire in croce, papa Francesco ha ricordato il papa emerito Benedetto XVI nella celebrazione esequiale, perché è una conferma della vita di Gesù:

“Mani di perdono e di compassione, di guarigione e di misericordia, mani di unzione e benedizione, che lo spinsero a consegnarsi anche nelle mani dei suoi fratelli. Il Signore, aperto alle storie che incontrava lungo il cammino, si lasciò cesellare dalla volontà di Dio, prendendo sulle spalle tutte le conseguenze e le difficoltà del Vangelo fino a vedere le sue mani piagate per amore”.

Quella di Benedetto XVI è stata una dedizione orante: “Dedizione orante, che si plasma e si affina silenziosamente tra i crocevia e le contraddizioni che il pastore deve affrontare e l’invito fiducioso a pascere il gregge. Come il Maestro, porta sulle spalle la stanchezza dell’intercessione e il logoramento dell’unzione per il suo popolo, specialmente là dove la bontà deve lottare e i fratelli vedono minacciata la loro dignità.

In questo incontro di intercessione il Signore va generando la mitezza capace di capire, accogliere, sperare e scommettere al di là delle incomprensioni che ciò può suscitare. Fecondità invisibile e inafferrabile, che nasce dal sapere in quali mani si è posta la fiducia. Fiducia orante e adoratrice, capace di interpretare le azioni del pastore e adattare il suo cuore e le sue decisioni ai tempi di Dio”.

E’ stata una “dedizione sostenuta dalla consolazione dello Spirito, che sempre lo precede nella missione: nella ricerca appassionata di comunicare la bellezza e la gioia del Vangelo, nella testimonianza feconda di coloro che, come Maria, rimangono in molti modi ai piedi della croce, in quella pace dolorosa ma robusta che non aggredisce né assoggetta; e nella speranza ostinata ma paziente che il Signore compirà la sua promessa, come aveva promesso ai nostri padri e alla sua discendenza per sempre”.

L’omelia del papa è un invito a seguire il suo insegnamento: “Anche noi, saldamente legati alle ultime parole del Signore e alla testimonianza che marcò la sua vita, vogliamo, come comunità ecclesiale, seguire le sue orme e affidare il nostro fratello alle mani del Padre: che queste mani di misericordia trovino la sua lampada accesa con l’olio del Vangelo, che egli ha sparso e testimoniato durante la sua vita”.

Papa Francesco ha terminato l’omelia esprimendo gratitudine al papa emerito Benedetto XVI: “E’ la consapevolezza del Pastore che non può portare da solo quello che, in realtà, mai potrebbe sostenere da solo e, perciò, sa abbandonarsi alla preghiera e alla cura del popolo che gli è stato affidato. E’ il Popolo fedele di Dio che, riunito, accompagna e affida la vita di chi è stato suo pastore.

Come le donne del Vangelo al sepolcro, siamo qui con il profumo della gratitudine e l’unguento della speranza per dimostrargli, ancora una volta, l’amore che non si perde; vogliamo farlo con la stessa unzione, sapienza, delicatezza e dedizione che egli ha saputo elargire nel corso degli anni.

Vogliamo dire insieme: ‘Padre, nelle tue mani consegniamo il suo spirito’. Benedetto, fedele amico dello Sposo, che la tua gioia sia perfetta nell’udire definitivamente e per sempre la sua voce!”

Dopo la messa la bara è stata benedetta e incensata dal card. Re decano del sacro Collegio, mentre papa Francesco ha fatto un saluto personale prima che il feretro fosse riportato in basilica.

Mentre nel rogito per il ‘pio transito’ del papa emerito è stata ricordata anche l’ultima Udienza generale del pontificato, il 27 febbraio 2013, in cui assicurò: “Continuerò ad accompagnare il cammino della Chiesa con la preghiera e la riflessione, con quella dedizione al Signore e alla sua Sposa che ho cercato di vivere fino ad ora ogni giorno e che vorrei vivere sempre”.

(Foto: Santa Sede) 

Papa Francesco: comprendere il valore della consolazione

“Celebriamo oggi la Festa dell’apostolo sant’Andrea, fratello di Simon Pietro, patrono della Chiesa che è in Costantinopoli, dove si è recata, come di consueto, una Delegazione della Santa Sede. Desidero esprimere il mio speciale affetto al caro fratello il Patriarca Bartolomeo I e all’intera Chiesa di Costantinopoli.

Papa Francesco: consolazione è pace che muove al bene

Al termine dell’udienza generale odierna in piazza san Pietro il papa ha chiesto di pregare per le vittime del terremoto, che ha colpito l’isola di Giava in Indonesia, provocando finora 268 morti: “Nelle scorse ore l’Isola di Giava, in Indonesia, è stata colpita da un forte terremoto. Esprimo la mia vicinanza a quella cara popolazione e prego per i morti e per i feriti”.

Mons. Michele Falabretti: la GMG è invito ad ‘andare di fretta’

Domenica 20 novembre, solennità di Cristo Re, nelle diocesi si celebra la Giornata mondiale della gioventù (Gmg), in cui i giovani sono invitati a riflettere sul messaggio di papa Francesco, ‘Maria si alzò ed andò in fretta’, in preparazione della GMG, che si svolgerà a Lisbona nella prima settimana del prossimo agosto:

Mons. Nosiglia prega Maria Consolata per infondere speranza

“Ogni anno ci ritroviamo qui, a cercare consolazione. E veniamo sicuri di trovarla. Come tutti, ciascuno di noi si porta dietro le sue gioie e i suoi dolori. È il fatto di essere insieme davanti alla Vergine Maria che rende questo giorno, questa notte, diversa da ogni altro. Perché siamo qui tutti insieme? Perché insieme siamo città; abbiamo gioie e dolori, preoccupazioni e speranze che condividiamo tutti. E ‘consolare’, prima di tutto, significa questo: sapere di non essere soli”.

Arezzo invoca la Madonna del Conforto per fare comunità

Ieri il segretario di Stato vaticano, card. Pietro Parolin, ha celebrato ad Arezzo la festa della Madonna del Conforto, nonostante le restrizioni a causa del covid 19, per inginocchiarsi davanti alla miracolosa terracotta mariana che nel 1796, illuminandosi, aveva fatto cessare il terremoto: “Siamo qui pieni di consolazione per contemplare personalmente Maria”.

Il Papa ha incontrato padre Pierluigi Maccalli

Papa Francesco ha ricevuto ieri in udienza padre Pierluigi Maccalli, il missionario 59/enne della Società delle Missioni Africane (Sma) della diocesi di Crema, originario di Madignano (Cremona), liberato lo scorso 8 ottobre in Mali (insieme all’altro italiano Nicola Chiacchio) dopo essere stato rapito da uomini armati nella notte tra il 17 e il 18 settembre 2018 in Niger, nella sua missione di Bomoanga, ed essere rimasto per oltre due anni in mano dei sequestratori, in particolare tre gruppi jihadisti appartenenti alla galassia di Al Qaeda.

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