Papa Francesco al Banco Farmaceutico: un vaccino per tutti

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Nel 2019 il Banco Farmaceutico ha raccolto 1.785.781 confezioni di farmaci (pari a 19.769.143 €); mentre questo anno fino al 30 giugno 1.200.306 confezioni (pari a 15.648.506 €); dati importanti come ha scritto nell’introduzione al bilancio sostenibile il presidente Sergio Daniotti:

“Milioni di persone hanno subito una drastica riduzione del proprio reddito, sono in cassa integrazione, hanno perso il proprio lavoro o hanno dovuto chiudere la propria attività. E per il 2020 si prevede una caduta del Pil di, forse, oltre dieci punti.

L’emergenza sanitaria si è trasformata in crisi economica, la peggiore dal secondo dopoguerra, e la speranza si accompagna a un intenso e diffuso sentimento di incertezza. Quel che è certo è che chi già era povero sarà spinto in una posizione di ulteriore fragilità, e che aumenterà drasticamente il numero dei nuovi poveri. Non sappiamo quanti saranno in più”.

Nel ricevere in udienza i membri della Fondazione del Banco Farmaceutico papa Francesco ha sottolineato ciò che ha affermato il presidente Daniotti: “Chi vive nella povertà, è povero di tutto, anche di farmaci, e quindi la sua salute è più vulnerabile. A volte si corre il rischio di non potersi curare per mancanza di soldi, oppure perché alcune popolazioni del mondo non hanno accesso a certi farmaci”.

Ed ha  parlato di ‘marginalità farmaceutica’: “Questo crea un ulteriore divario tra le nazioni e tra i popoli. Sul piano etico, se c’è la possibilità di curare una malattia con un farmaco, questo dovrebbe essere disponibile per tutti, altrimenti si crea un’ingiustizia. Troppe persone, troppi bambini muoiono ancora nel mondo perché non possono avere quel farmaco che in altre regioni è disponibile, o quel vaccino.

Conosciamo il pericolo della globalizzazione dell’indifferenza. Vi propongo invece di globalizzare la cura, cioè la possibilità di accesso a quei farmaci che potrebbero salvare tante vite per tutte le popolazioni. E per fare questo c’è bisogno di uno sforzo comune, di una convergenza che coinvolga tutti. E voi siete l’esempio di questo sforzo comune”.

Inoltre ha auspicato che la ricerca scientifica metta a disposizione di tutte le proprie scoperte: “Auspico che la ricerca scientifica possa progredire per cercare sempre nuove soluzioni a problemi vecchi e nuovi. Il lavoro di tanti ricercatori è prezioso e rappresenta un magnifico esempio di come lo studio e l’intelligenza umani siano capaci di far crescere, per quanto possibile, nuovi percorsi di guarigione e di cura.

Le aziende farmaceutiche, sostenendo la ricerca e orientando la produzione, generosamente possono concorrere ad una più equa distribuzione dei farmaci. I farmacisti sono chiamati a svolgere un servizio di cura in prossimità alle persone più bisognose, e in scienza e coscienza operano per il bene integrale di quelli che a loro si rivolgono. Anche i governanti, attraverso le scelte legislative e finanziarie, sono chiamati a costruire un mondo più giusto, in cui i poveri non vengano abbandonati o, peggio ancora, scartati”.

Ha anche evidenziato che i vaccini siano liberi per il bene di tutti: “La recente esperienza della pandemia, oltre a una grande emergenza sanitaria in cui sono già morte quasi un milione di persone, si sta tramutando in una grave crisi economica, che genera ancora poveri e famiglie che non sanno come andare avanti.

Mentre si opera l’assistenza caritativa, si tratta di combattere anche questa povertà farmaceutica, in particolare con un’ampia diffusione nel mondo dei nuovi vaccini. Ripeto che sarebbe triste se nel fornire il vaccino si desse la priorità ai più ricchi, o se questo vaccino diventasse proprietà di questa o quella Nazione, e non fosse più per tutti. Dovrà essere universale, per tutti”.

Infine ha ringraziato tutti coloro che si impegnano per i più deboli: “Cari amici, vi ringrazio molto per il servizio che svolgete a favore dei più deboli. Grazie di quello che fate. La Giornata di Raccolta del Farmaco è un esempio importante di come la generosità e la condivisione dei beni possono migliorare la nostra società e testimoniare quell’amore nella prossimità che ci viene richiesto dal Vangelo. Benedico tutti voi qui presenti, le vostre famiglie”.

(Foto: Vatican Media)

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