Fratel Biagio Conte sospende il digiuno, ma lotta per la speranza di un mondo migliore

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Dopo 40 giorni Fratel Biagio Conte, il missionario laico fondatore della ‘Missione Speranza e Carità’ di Palermo, sabato 11 luglio ha sospeso il digiuno e di tornare in una delle sedi della sua organizzazione che assiste oltre un migliaio di indigenti:

“Ho sentito nel cuore il buon Dio che mi invita a portare questo messaggio di Pace e di Speranza a questa umanità tanto travagliata, tanto sofferente, ma ho anche sentito nel cuore di riguardarmi il ‘fratello corpo’. Sto rientrando con il cuore pieno di speranza, sento di portarla e donarla a tutti e di continuare a portare a tutti questo messaggio di pace e di speranza, affinché questa società possa migliorare”.

Fratel Biagio ha trascorso questi 40 giorni in una grotta tra le montagne di Palermo, in preghiera e in digiuno per essere solidale con le famiglie disagiate e le persone più fragili della società, come ha spiegato il portavoce della Missione, Riccardo Rossi:

“Nei giorni scorsi ha mandato lettere e appelli a tutti noi per esortarci a cambiare la società in meglio, facendo leggi giuste, ci ha invitato a non cadere nelle dipendenze negative, (alcool, droga, sigarette, dai giochi delle scommesse, dalle mode che non rispettano il corpo).  Ha mandato appelli alle Istituzioni, alla Chiesa e a tutte le religioni, a tutti i Popoli, ai genitori (papà e mamme), ai giovani, ai responsabili dei mezzi di informazione.

Invita ognuno di noi a fare la propria parte per cambiare radicalmente questa società in modo da non lasciare nessuno indietro, ci ha invitato a costruire una società che includa tutti: italiani e stranieri.  Nei prossimi giorni manderà altri appelli, rivolti ad altre categorie sociali. Fratel Biagio invita tutti noi a rispondere al male con il bene.

Non lasciamo solo fratel Biagio in questa battaglia per un mondo migliore, ognuno di noi faccia la sua parte, come diceva p. Pino Puglisi: Se ognuno fa qualcosa, si può fare molto”.

Nell’ultimo appello ai mezzi di informazione fratel Biagio aveva chiesto di non trasmettere ciò che incita alla violenza: “Siamo bombardati e schiacciati ogni giorno da tanta cronaca negativa, violenze, uccisioni, fatti macabri, abusi sessuali, con fatti terribili e disumani. Non è giusto trasmettere tutto ciò che incita alla violenza al male: film pieni di violenza, di orrori, telenovele diseducative, tele puntate pieni di oscenità e provocazioni, spettacoli che offendono la morale, cartoni animati pieni di violenze, pubblicità negativa che pubblicizza le sigarette, l’alcool, il gioco delle scommesse, le mode che non rispettano il corpo.

Trasmettere questo malessere nei canali televisivi, video, computer, telefonini e cartaceo, si riversa negativamente a danno dei bambini, dei giovani e di tutti quelli che ogni giorno liberamente ed ogni orario vedono e si cibano e si riempiano di questa pessima e ingiusta visione e informazione. Dissero anni fa: tutto questo che negativamente si trasmette è spazzatura; danneggia ogni individuo e tutta la società.

Vi prego rivolgendomi alle istituzioni e a tutti i responsabili dei mezzi di informazione e comunicazione: non autorizzate e permettete questa male informazione, male insegnamento, mala cultura, cioè incultura che si trasmette a tutte le ore, ventiquattro ore su ventiquattro. Trasmettere tutte queste negative trasmissioni aggrava il tessuto quotidiano dei cittadini aumentando così le violenze, le dipendenze negative, nelle famiglie e in tutti gli ambienti della società.

Adesso incombe un altro pericolosissimo problema che hanno trasformato anche il circo in orrore, terrore e violenza; è diventato pericolosamente negativo e diseducativo. Stiamo attenti anche al dilagare dei concerti musicali altamente diseducativi per i giovani. Non possiamo permettere e autorizzare questi negativi spettacoli, attenzione non è giusto usare i mezzi di informazione, comunicazione e di spettacoli per farne un profitto economico sulla pelle e la vita dei cittadini.

Adesso basta: utilizziamo i mezzi di informazione e di comunicazione per le buone notizie e per una sana crescita, formando così cittadini nel bene e nel giusto vivere realizzando così una generazione più stabile, più corretta e più sicura, cioè nel bene e non più nel male.

Prego e speriamo: carissimi responsabili dei mezzi di informazione che possiate maturare una giusta conversione per il bene comune e per una maggiore tutela e sicurezza per tutta l’umanità. Rispondiamo al male con il bene e le buone trasmissioni, informazioni, comunicazioni e spettacoli”. 

(Foto: Ansa)

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