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Mons. Sigalini: il virtuale complica le relazioni
“Tre sono le parole che vanno coniugate a riguardo della sessualità: sesso, erotismo e amore. Chiamiamo sesso tutto ciò che nella vita dell’uomo è impiantato per la riproduzione della specie, non è un prodotto culturale, ma naturale. Ha sue regole, la sua energia, la sua disponibilità molto superiore a quanto è necessario per la riproduzione. La natura non può correre rischi e non essere prodiga rispetto a questo compito.
L’erotismo è il piacere collegato alla esperienza della riproduzione, e la natura ha spinto l’ingegno umano a inventarlo; dà all’atto sessuale un valore aggiunto, al di là e al di fuori della sua funzione riproduttiva”: così scrive mons. Domenico Sigalini, presidente del Centro di orientamento pastorale (Cop), nella newsletter in quanto il sesso è collegato alla funzione riproduttiva.
Però si distingue da esso: “L’amore è la scelta di dono e di significato, di comprensione e di trasformazione, di vocazione e di motivazione che governa e il sesso e l’erotismo. E’ una sorta di sovrastruttura emotiva e intellettuale, che investe il sesso di numerosi nuovi significati. La storia del sesso è l’eterna lotta tra queste tre realtà, che tendono a prevalere o a scomparire a seconda della cultura, del potere, delle filosofie”.
Il problema è che l’erotismo è ‘slegato’ dal sesso e si trasforma in commercio: “Oggi la novità senza precedenti è che l’erotismo reclama la sua assoluta indipendenza dal sesso e dall’amore, dalla funzione riproduttiva e dal significato della decisione in cui si colloca. E’ unica e sufficiente ragione e scopo di sé stesso. La libertà di cercare il piacere sessuale fine a sé stesso, senza condizioni, senza legami o briglie, libero di contrarre e sciogliere qualsiasi rapporto di convenienza, è assurta a livello di norma culturale.
A questo punto, interviene il livello commerciale a fare la sua parte, ma lo scardinamento è avvenuto prima. Non è sufficiente scagliarsi contro l’uso commerciale dell’erotismo. Esso ha fatto e fa fortuna perché ha sfruttato senza scrupoli risorse già disponibili. E’ nella cultura dei significati e della loro unità dove dovrà essere riportata la corretta composizione della sfera sessuale della vita”.
E qui nasce un problema per il giovane, secondo mons. Sigalini: “Conseguenza per il mondo giovanile: si passa dal modello di uomo che è stato quello di sana costituzione a quello di uomo sempre in ‘forma fisica’. Il primo aveva una sua stabilità, il secondo crea continuamente ansia. Si deve motivare che significa essere antropologicamente maschio e femmina, omosessualità ed eterosessualità, nasce una necessità di comporre in sintesi nuove di significato la vita concreta delle relazioni”.
Un ‘problema’ che è anche relazionale: “Diventa obbligatorio pensare che ogni esperienza affettiva deve essere assolutamente legata alla sua espressione genitale, non solo sessuale. La prima preoccupazione di un legame affettivo soprattutto nella mentalità dell’adulto è quella della conclusione, del punto di arrivo. La conclusione non può essere che materiale, genitale, corporea, tanto che non permette nemmeno ai sentimenti di vivere la loro lenta ma necessaria evoluzione, pena il creare l’infelicità.
Di fronte a tutto questo, i giovani hanno una ribellione evidente; infatti, oggi si rendono conto che tutta la felicità promessa nella vita sessuale precoce è solo una sofferenza che scatta a orologeria e ha messo in atto una forma di difesa che è fatta dal ritorno a sentimenti tenui, al guardarsi negli occhi, a una sorta di manifesto controcorrente. Nel campo dell’affettività i giovani oggi vivono una sessualità senza tabù, ma con molte paure”.
Inoltre nell’adolescenza il ‘virtuale’ complica le relazioni: “Nel tempo dell’adolescenza cominciano le paure e le complicazioni, perché la virtualità non aiuta a costruire relazioni positive. La simulazione è un nuovo modo di provare a esserci, è provare con le immagini, con il virtuale, con la musica, i suoni, con l’interazione tra le fiction inventate ciò che vorresti fosse la realtà; metti quasi alla prova virtualmente le tue emozioni, le tue capacità, le tue paure, i tuoi progetti, i tuoi desideri, le tue idee”.
Inoltre il virtuale rischia di sostituire il sentimento: “Questo rischia di sostituire l’allenamento dei sentimenti e dei comportamenti, che non sono virtuali; appanna l’importanza del confronto a tu per tu con l’altro, che non è oggetto delle tue manipolazioni. Provo le mie capacità, i miei sentimenti con una Playstation o con una pagina web di intelligenza artificiale, con una canzone, con una e-mail o con una relazione viva con l’altro?
Mille telefonate e messaggi WhatsApp non valgono una stretta di mano, uno sguardo in diretta, una carezza, un bacio. Hanno bisogno di occasioni per mettere in scena le loro situazioni, hanno bisogno di qualcuno che simpatizzi col loro bisogno d’amore e interpreti l’amore frustrato, il loro bisogno di essere accettato e la loro paura di rischiare il rifiuto”.
L’adolescenza è un momento particolare: “E’ una fase delicata perché molto spontanea, libera, in continua trasformazione e scoperta di nuove capacità di relazione. L’adolescente oscilla tra la compagnia degli amici o delle amiche e momenti di isolamento con la sua ragazza/o; talvolta è amore fino all’infatuazione, talaltra è solo una prova di superiorità nei confronti degli amici e delle amiche. Si direbbe che si impari ad amare per tentativi e prove. E’ il periodo dei sogni, degli approcci impacciati o grossolani, che tradiscono ugualmente la difficoltà di relazione… Non si può vivere una deresponsabilizzazione nei confronti di sé, della chiesa, della società per cui si vive in una situazione intermedia a svantaggio sia dell’amicizia che della vita di coppia se diventa stabile. Non può essere lasciata in balia del caso, della mentalità permissiva o edonista”.
Dichiarazione ‘Fiducia supplicans’: meditazioni giuridico-teologiche sullo stupore suscitato in tutto il mondo
IN OCCASIONE DEL MIO PROSSIMO ARTICOLO IN KORAZYM TI CHIEDO UNA TUA QUALIFICATA OPINIONE ( YOUR BEST STUDY) COME PERSONA COLTA E SERIA SU QUESTI DOCUMENTI, GRAZIE
Ho dato una sommaria scorsa alla monumentale documentazione ( detto per inciso,caro amico Francesco ,starti dietro richiede notevole sforzo fisico e mentale 😄) e,a caldo,commento in modo certamente non approfondito: la prima domanda che mi pongo è:’cui prodest’? Ovvero la Chiesa cosa ritiene di ottenere con questa,senz’altro discutibile, iniziativa,peraltro non attesa né tanto meno sollecitata? Perché il rischio, di cui si vedono già gli effetti, è quello di, anziché avvicinare coloro che erano distanti, quello di allontanare i vicini…
Innanzitutto va detto che l’atteggiamento dei media, della cultura ( tale autoproclamatasi)verso l’omosessualità non è assolutamente condiviso dalla massa, che risulta silenziosa poiché intimidita, se non minacciata, dall’esprimersi in senso negativo ..quindi in ulteriore allargamento verso gli omosessuali, che dovrebbe essere ispirato a compassione e tolleranza, risulti invece di approvazione, più o meno esplicita, confermando l’assai discutibile principio per cui si tratti di uno dei tanti modi di esprimere la propria sessualità. Se ci si lamenta della scarsa affluenza ai riti ed ai sacramenti della Chiesa non bisogna pensare che iniziative come la citata ‘Fiducia supplicans’ invertano la tendenza, ma semmai il contrario!
La massa di coloro che, al censimento, si dichiarano cattolici è sempre elevatissima ( 2/3 della popolazione) ed il fatto che non siano praticanti non significa affatto che siano aperti a queste “novità “, anzi,per loro la religione deve essere un punto fermo ed immutabile, cui fare riferimento nei momenti critici ( e dimenticarsene per il resto). Di conseguenza si otterrebbe solo un ulteriore allontanamento, verso altre religioni cristiane ( più tradizionali) o, in misura predominante, verso un agnosticismo di fatto. Senza contare le fratture che già si evidenziano all’interno della Chiesa stessa… A questo punto mi chiedo chi sia stato l’ispiratore di questa tesi, anche se, avendola resa propria il Pontefice, non abbia molta importanza… Vogliamo anche considerare che la fede è più manifesta nel sud del mondo che nei paesi industrializzati ( e materialisti) dove una condotta omosessuale viene giudicata assai più negativamente che da noi? Il che comporta un ancor più grave rischio di confusione e fuga delle anime?
“Caro Franco, consiglio agli interessati una sublimazione freudiana che sicuramente li avvicinerà anche al Signore…….Impulsi sessuali inaccettabili. Gli impulsi sessuali, naturalmente, non sono sempre inaccettabili. Se sei in una relazione, sono considerati normali. Potrebbero portare a sviluppare un legame più stretto e a mettere al mondo una nuova vita. Tuttavia, molti impulsi sessuali sono considerati devianti o comunque dannosi. Ecco alcuni modi in cui le persone potrebbero sublimare questi impulsi.
Diciamo che stai andando fuori città a una convention per il tuo lavoro. Avete l’impulso di tradire il vostro coniuge mentre siete via. Potresti incanalare queste energie per imparare di più sul tuo settore, espandere la tua rete di soci d’affari o vedere le attrazioni di una nuova città.
Avete forti impulsi sessuali che, nel profondo, sentite essere inappropriati. Attraverso la sublimazione, trasformi questi impulsi sessuali nel diventare un artista. La tua mente ti protegge dal seguire i tuoi impulsi inquietanti per proteggerti dal vederti come un deviato sessuale.
Hai voglia di fare sesso costantemente, ma la tua promiscuità ti mette a rischio di malattie sessualmente trasmissibili o di una gravidanza indesiderata. Così, usi quell’energia in modi costruttivi che non sono necessariamente legati nel contenuto a quelle pulsioni. Per esempio, potresti iniziare a correre e allenarti per una maratona (https://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=&cad=rja&uact=8&ved=2ahUKEwiC69-M-Z2EAxVFQvEDHVdVCeYQFnoECC0QAQ&url=https%3A%2F%2Fwww.serenis.it%2Farticoli%2Fsublimare-freud-significato-psicologico-sublimazione%2F&usg=AOvVaw3phWRN-w1OHMg17E0Yl7Uy&opi=89978449).
Il Battesimo per i figli degli omosessuali: una spiegazione della risposta ai ‘dubia’
Le persone transessuali, anche se si sono sottoposte a trattamento ormonale od a intervento chirurgico di riattribuzione di sesso, possono ricevere il battesimo ‘se non vi sono situazioni in cui c’è il rischio di generare pubblico scandalo o disorientamento nei fedeli’. E vanno battezzati i bambini delle coppie omosessuali anche se nati dall’utero in affitto purché ci sia la fondata speranza che vengano educati alla fede cattolica.
Palermo e Caivano: chi insegna ai giovani ad amare? Un libro per educare all’affettività
‘Amore, sesso, verginità. Le risposte (e le domande) che cerchi’ è un libro edito da Punto famiglia, dedicato soprattutto ai giovani. Il testo si presenta come un itinerario laico (che tuttavia parte da una antropologia cristiana) per riflettere su tematiche riguardanti l’affettività e la sessualità umana.
Amore, sesso, verginità: un libro che aiuta i ragazzi a porsi domande
‘Amore, sesso, verginità. Le risposte (e le domande) che cerchi’ (Cecilia Galatolo, Editrice Punto Famiglia, 2023). Quando dalla casa editrice mi hanno comunicato che volevano intitolare così il mio ultimo libro sul tema dell’affettività, io e mio marito ci siamo guardati. Abbiamo sorriso, senza dire una parola. Entrambi, però, abbiamo pensato la stessa cosa: ci sto davvero mettendo la faccia.
Domenica XXXII del Tempo Ordinario: credo nella risurrezione della carne
Il tema della nostra riflessione verte oggi sull’uomo, questo essere mirabile creato da Dio, come asserisce il Libro sacro, a sua immagine e somiglianza. L’uomo essenzialmente, come dice il Filosofo, è un singolo costituito di anima (elemento spirituale) e corpo (elemento materiale). Anima e corpo costituiscono una unica ed inscindibile realtà.
Crystalina Evert e il rispetto del corpo: ‘Non fare sesso solo per non essere diversa o diverso’
Si parla di sesso ovunque e in tutte le salse, ma, purtroppo, spesso si fatica a parlarne in casa, nelle parrocchie, nei luoghi in cui dovremmo offrire alternative ai nostri giovani rispetto a ciò che propone loro il mondo. Uno dei temi su cui si rischia di non riflettere abbastanza è, per esempio, la pressione sociale che i nostri ragazzi ricevono su questa sfera della loro vita.
Il fidanzamento casto è liberante? La risposta nell’ultimo libro di Cecilia Galatolo
“L’amore non è solo questione di fortuna. Hai presente quando costruisci una casa? Non basta sperare che stia in piedi. Io non sono nessuno per dire a un altro come si fa. Semmai ho bisogno che qualcuno lo ricordi a me. Ognuno ha le sue macerie, i suoi errori di valutazione, le sue crepe. Se ho potuto scrivere questo libro è solo perché ho trovato sulla mia strada degli ottimi muratori. Questo libro lo dedico a loro”.
Save the Children contro la tratta minorile
Più di 1 vittima di tratta su 3 (34%) nel mondo è minorenne, in prevalenza di genere femminile. Una percentuale che, pur riguardando i soli casi giudiziari accertati di un fenomeno ben più vasto, è più che triplicata negli ultimi 15 anni ed è anche più elevata nelle regioni a basso reddito (Africa sub-sahariana e occidentale, Asia meridionale, America centrale e Caraibi) dove i minori sono la metà delle vittime totali accertate.
Il sesso può essere visto diversamente da come lo hanno presentato a Sanremo?
Alcuni giorni fa una cantante che ha partecipato al Festival di Sanremo ha affermato che il pudore è sinonimo di ‘chiusura di mentale’. Ammetto che se avessi avuto 15 anni una frase così mi avrebbe toccata molto. Crescendo ho capito che la purezza non toglie nulla, anzi dona più sapore alla vita, ma non sono stata immune, da adolescente, a messaggi di questo tipo.