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Una donna nella Chiesa alla cui ombra stavano re e teologi
La pigrizia mentale per cui si procede con alcuni slogan e stereotipi appresi stancamente a scuola o sentiti dire è abbastanza diffusa. Per non dire poi che anche i manuali scolatici a volte tendono a ripetere narrazioni ormai prive di fondamento o al minimo da rettificare.
E purtroppo questo avviene anche a livello ecclesiale con esiti non sempre felici. Per questo il cappuccino padre Servus Gieben – vero e proprio esperto dell’iconografia francescana e non solo – esortava a verificare le notizie andando alle fonti primarie.
Tra questi luoghi comuni ripetuti pappagallescamente – a questo proposito papa Giovanni XXIII ironicamente diceva “papa sì, pappagallo, no!” – è l’irrilevanza della donna nella storia della Chiesa soprattutto medievale.
Innanzitutto c’è da tener sempre presente che potere istituzionale e potere di fatto non coincidono: a volte sono detenuti dalla stessa persona ma spesso non è così. Basti pensare che in molte culture chi guadagna i soldi sono gli uomini ma chi li spende sono le donne.
E poi vi sono figure tutte da scoprire come Isabella di Francia alla cui ombra – contrariamente a quanto verrebbe da pensare – visse per vario tempo lo stesso fratello, il famoso santo re Luigi IX.
Questo ed altro si evince dal libro ‘Isabella di Francia sorella di san Luigi. Fonti e documenti sulla fondatrice delle Sorelle minori’, a cura di J. Dalarun, Sean L. Field, M. Bartoli, Editrici Francescane, Padova 2023.
Tale volume è stato oggetto di un incontro di studio svoltosi presso la Pontificia Università Antonianum martedì 19 marzo 2024 in cui tra l’altro si è evidenziato che l’affermazione secondo cui Chiara d’Assisi è stata la prima donna a scrivere una regola per donne va rivista e rettificata. Infatti l’approvazione della Forma vitae di Chiara da parte di Innocenzo IV nel 1253 va letta e compresa considerando anche quanto avvenne precedentemente a Longchamp dove la sorella minore di Luigi IX scrisse una regola consultando i più grandi intellettuali parigini tra cui san Bonaventura.
In vista del 2025 in cui si celebrerà l’ottavo centenario della nascita della beata Isabella di Francia i video dell’incontro a proposito delle suddette nuove fonti inerente a Isabella di Francia si possono vedere nel link https://www.youtube.com/@PontificiaUniversitaAntonianum/videos
(Tratto da Il Cattolico)
Papa Francesco agli atleti vaticani: lo sport favorisca la pace
Nell’anno delle Olimpiadi papa Francesco ha incontrato gli atleti di Athletica Vaticana, accompagnati dalle famiglie, sottolineando l’importanza dello sport come espressione culturale: “Esprimo la mia gioia per la presenza di Athletica Vaticana sulle strade, nelle piste e nei campi da gioco, e per la vostra testimonianza cristiana nel grande mondo dello sport, che oggi rappresenta la più diffusa espressione culturale, a patto che si mantenga sempre quella amatorialità che custodisce lo sport. Il mio saluto riconoscente va anche alle Autorità sportive internazionali e italiane che, con la loro presenza, testimoniano la vivacità del dialogo e della collaborazione con la Santa Sede”.
A Roma una mostra nel nome di san Francesco
La mostra ‘Nel nome di san Francesco’ è una ragionata rassegna di materiali e di testimonianze, sondati con rigore entro una ricca documentazione patrimoniale per lo più appartenente ai frati Minori della Provincia di S. Bonaventura che, tramite il loro Centro Culturale Aracoeli, rendono conto della loro azione ministeriale in una stratificazione secolare assai viva nel territorio del Centro Italia e che prende il nome di Progetto san Francesco.
Papa Francesco invoca la ‘pace benedettina’
Nei giorni scorsi nell’arciabbazia benedettina di Pannonhalma, nell’Ungheria occidentale, si è svolto un simposio ecumenico, in cui si è approfondito il tema della pace nei suoi molteplici aspetti, in un momento in cui “l’umanità globalizzata è ferita e minacciata da una guerra mondiale a pezzi, che, combattuta direttamente in alcune regioni del pianeta, ha però conseguenze che danneggiano la vita di tutti, specialmente dei più poveri ed in cui la guerra in Ucraina ci ha drammaticamente chiamato ad aprire gli occhi e il cuore verso tante popolazioni che soffrono a causa della guerra”.
San Benedetto da Norcia: accogliere la vita e l’ospite nel cammino insieme
Nella festa liturgica di san Benedetto, che a 17 anni, insieme con la sua nutrice Cirilla, si ritirò nella valle dell’Aniene presso Eufide (l’attuale Affile), dove avrebbe compiuto il primo miracolo, riparando un vaglio rotto dalla stessa nutrice. La lasciò e si avviò verso la valle di Subiaco, presso gli antichi resti di una villa neroniana, nella quale le acque del fiume Aniene alimentavano tre laghi.
Ecco le indicazioni della Cei per la Settimana Santa post Covid 19
Con l’allentamento delle misure restrittive per contrastare la pandemia di Covid-19, la Conferenza episcopale italiana ha fornito una serie di indicazioni. In particolare, cade l’obbligo della distanza interpersonale di un metro e si possono riprendere le processioni. Soprattutto, continua a essere preferibile distribuire l’Eucaristia in mano ma non sarà più obbligatorio.
A 700 anni dalla morte del beato Tommaso da Tolentino: la riscoperta della sua missione
‘Siamo riusciti a riunire al Vaccaj di Tolentino, una rappresentanza dell’ordine francescano: Minori, Conventuali, Cappuccini’: queste parole del presidente del Comitato per le Celebrazioni in memoria del Beato Tommaso da Tolentino, Franco Casadidio, hanno chiuso il convegno ‘Tommaso da Tolentino e i Francescani nelle Marche, dai primi insediamenti alle missioni in Oriente’, ospitato al teatro della città in provincia di Macerata.
Il papa riforma il Libro VI del Codice di Diritto Canonico
“E il Pastore è chiamato a esercitare il suo compito ‘col consiglio, la persuasione, l’esempio, ma anche con l’autorità e la sacra potestà’, giacché la carità e la misericordia richiedono che un Padre si impegni anche a raddrizzare ciò che talvolta diventa storto. Procedendo nel suo pellegrinaggio terreno, sin dai tempi apostolici, la Chiesa si è data regole di condotta che nel corso dei secoli hanno composto un coeso corpo di norme vincolanti, che rendono unito il Popolo di Dio e della cui osservanza sono responsabili i Vescovi. Tali norme riflettono la fede che noi tutti professiamo, dalla quale traggono la loro forza obbligante, e su di essa fondate, manifestano la materna misericordia della Chiesa, che sa di aver sempre come fine la salvezza delle anime”.
Maria Lorenza Longo una beata per la Chiesa
Appena sarà possibile sarà beatificata la fondatrice delle clarisse cappuccine, Maria Lorenza Longo (1462 circa – 1539) e al raggiungimento di tale traguardo ha contribuito papa Francesco, che ha autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare sia il decreto che ne riconosce le virtù eroiche (9 ottobre 2017) sia quello riguardante il miracolo, attribuito all’intercessione della Venerabile Serva di Dio Maria Lorenza Requenses in Longo, fondatrice dell’Ospedale degli Incurabili in Napoli e delle Monache Cappuccine, nonché anche di una casa per accogliere le prostitute che volevano lasciare quel ‘mestiere’ (27 ottobre 2020).