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Papa Leone XIV ai giovani: rinnovate il mondo

“Speranza è una parola per voi ricca di storia: non è uno slogan, ma la luce ritrovata attraverso un grande lavoro. Desidero ripetervi, allora, quel saluto che cambia il cuore: la pace sia con voi! La sera di Pasqua Gesù ha salutato così i discepoli chiusi nel cenacolo. Lo avevano abbandonato, credevano di averlo perso per sempre, erano impauriti e delusi, qualcuno già se n’era andato. E’ però Gesù a ritrovarli, a venirli di nuovo a cercare. Entra a porte chiuse nel luogo dove sono come sepolti vivi. Porta la pace, li ricrea col perdono, soffia su di loro: infonde cioè lo Spirito Santo, che è il respiro di Dio in noi. Quando manca l’aria, quando manca l’orizzonte, la nostra dignità appassisce. Non dimentichiamo che Gesù risorto viene ancora e porta il suo respiro!”: con questo saluto papa Leone XIV ha accolto nel cortile di san Damaso i partecipanti alla Giornata Internazionale per la Lotta contro la Droga, che ricorre oggi,
Ricordando le visite di papa Francesco nei carceri, ha sottolineato che anche la droga è una prigione: “La droga e le dipendenze sono una prigione invisibile che voi, in modi diversi, avete conosciuto e combattuto, ma siamo tutti chiamati alla libertà. Incontrandovi, penso all’abisso del mio cuore e di ogni cuore umano. E’ un salmo, cioè la Bibbia, a chiamare ‘abisso’ il mistero che ci abita. Sant’Agostino ha confessato che solo in Cristo l’inquietudine del suo cuore ha trovato pace. Noi cerchiamo la pace e la gioia, ne siamo assetati. E molti inganni ci possono deludere e persino imprigionare in questa ricerca”.
E’ stato un invito a combatterla insieme: “Guardiamoci attorno, però. E leggiamo nei volti l’uno dell’altro una parola che mai tradisce: insieme. Il male si vince insieme. La gioia si trova insieme. L’ingiustizia si combatte insieme. Il Dio che ha creato e conosce ciascuno (ed è più intimo a me di me stesso) ci ha fatti per essere insieme. Certo, esistono anche legami che fanno male e gruppi umani in cui manca la libertà. Anche questi, però, si vincono solo insieme, fidandoci di chi non guadagna sulla nostra pelle, di chi possiamo incontrare e ci incontra con attenzione disinteressata”.
Con una citazione dell’enciclica ‘Evangelii Gaudium’ ha sottolineato l’esigenza di ‘combattere’ il business le dipendenze: “La giornata di oggi, fratelli e sorelle, ci impegna in una lotta che non può essere abbandonata finché, attorno a noi, qualcuno sarà ancora imprigionato nelle diverse forme della dipendenza. Il nostro combattimento è contro chi fa delle droghe e di ogni altra dipendenza (pensiamo all’alcool o al gioco d’azzardo) il proprio immenso business. Esistono enormi concentrazioni di interesse e ramificate organizzazioni criminali che gli Stati hanno il dovere di smantellare”.
Quindi combattere coloro che fanno business e non i poveri, anche attraverso l’uso di norme di sicurezza: “E’ più facile combattere le loro vittime. Troppo spesso, in nome della sicurezza, si è fatta e si fa la guerra ai poveri, riempiendo le carceri di coloro che sono soltanto l’ultimo anello di una catena di morte. Chi tiene la catena nelle sue mani, invece, riesce ad avere influenza e impunità. Le nostre città non devono essere liberate dagli emarginati, ma dall’emarginazione; non devono essere ripulite dai disperati, ma dalla disperazione”.
Per questo è importante dare valore alla cultura dell’incontro: “Il Giubileo ci indica la cultura dell’incontro come via alla sicurezza, ci chiede la restituzione e la redistribuzione delle ricchezze ingiustamente accumulate, come via alla riconciliazione personale e civile… La lotta al narcotraffico, l’impegno educativo tra i poveri, la difesa delle comunità indigene e dei migranti, la fedeltà alla dottrina sociale della Chiesa sono in molti luoghi considerati sovversivi”.
Inoltre, rivolgendosi ai giovani, li ha invitati ad essere rinnovamento nel mondo: “Cari giovani, voi non siete spettatori del rinnovamento di cui la nostra Terra ha tanto bisogno: siete protagonisti… Gesù è stato rifiutato e crocifisso fuori dalle porte della sua città. Su di lui, pietra angolare su cui Dio ricostruisce il mondo, anche voi siete pietre di grande valore nell’edificio di una nuova umanità. Gesù che è stato rifiutato invita tutti voi e se vi siete sentiti scartati e finiti, ora non lo siete più. Gli errori, le sofferenze, ma soprattutto il desiderio di vita di cui siete portatori, vi rendono testimoni che cambiare è possibile”.
E’ stato un incoraggiamento ad essere protagonisti nella società: “La Chiesa ha bisogno di voi. L’umanità ha bisogno di voi. L’educazione e la politica hanno bisogno di voi. Insieme, su ogni dipendenza che degrada faremo prevalere la dignità infinita impressa in ciascuno. Tale dignità, purtroppo, a volte brilla solo quando è quasi del tutto smarrita. Allora sopravviene un sussulto e diventa chiaro che rialzarsi è questione di vita o di morte. Ebbene, oggi tutta la società ha bisogno di quel sussulto, ha bisogno della vostra testimonianza e del grande lavoro che state facendo.
Tutti abbiamo, infatti, la vocazione ad essere più liberi e ad essere umani, la vocazione alla pace. È questa la vocazione più divina. Andiamo avanti insieme, allora, moltiplicando i luoghi di guarigione, di incontro e di educazione: percorsi pastorali e politiche sociali che comincino dalla strada e non diano mai nessuno per perso. E pregate anche voi, affinché il mio ministero sia a servizio della speranza delle persone e dei popoli, a servizio di tutti”.
(Foto: Santa Sede)
Papa Francesco: lo Spirito Santo cambia la vita

Nella vigilia di Pentecoste celebrata allo stadio ‘Marco Antonio Bentegodi’ papa Francesco ha concluso la visita pastorale a Verona con un po’ di ritardo per la visita alla mamma di mons. Pompili, affermando nell’omelia che lo Spirito Santo è il fulcro della vita del cristiano:
“Fratelli e sorelle, lo Spirito Santo è il protagonista della nostra vita! E’ quello che ci porta avanti, che ci aiuta ad andare avanti, che ci fa sviluppare la vita cristiana. Lo Spirito Santo è dentro di noi. State attenti: tutti abbiamo ricevuto, con il Battesimo, lo Spirito Santo, e anche con la Cresima, di più!”
Quindi lo Spirito Santo cambia la vita, infondendo coraggio: “Oggi celebriamo la festa del giorno in cui lo Spirito Santo è venuto. Ma pensate: gli Apostoli erano tutti chiusi nel cenacolo. Avevano paura, le porte chiuse… E’ venuto lo Spirito Santo, ha cambiato loro il cuore, e sono andati a predicare con coraggio. Coraggio: lo Spirito Santo ci dà il coraggio di vivere la vita cristiana. E per questo, con questo coraggio, cambia la nostra vita”.
Infondendo coraggio dà la forza di annunciare il Vangelo: “Gli Apostoli che erano con tanta paura, quando hanno ricevuto lo Spirito Santo, sono andati avanti con coraggio a predicare il Vangelo. Lo Spirito Santo ci dà coraggio per vivere cristianamente. A volte troviamo cristiani che sono come l’acqua tiepida: né caldi né freddi. Gli manca il coraggio… E chiediamo questo: lo Spirito che ci aiuti ad andare avanti”.
Inoltre lo Spirito Santo edifica la Chiesa: “C’era gente di tutte le nazioni, di tutte le lingue, di tutte le culture, e lo Spirito, con quella gente, edifica la Chiesa. Lo Spirito edifica la Chiesa. Cosa vuol dire? Che fa tutti uguali? No! Tutti differenti, ma con un solo cuore, con l’amore che ci unisce. Lo Spirito è Colui che ci salva dal pericolo di farci tutti uguali. No. Siamo tutti redenti, tutti amati dal Padre, tutti ammaestrati da Gesù Cristo”.
In sostanza lo Spirito Santo consente l’armonia nella Chiesa: “E lo Spirito che fa? Fa quella cosa: l’insieme di tutti. C’è una parola che spiega bene questo: lo Spirito fa l’armonia! L’armonia della Chiesa. Ognuno differente dall’altro, ma in un clima di armonia. Insieme diciamo: lo Spirito fa di noi l’armonia”.
Ed ha concluso l’omelia affermando che lo Spirito Santo non rende tutti uguali, ma permette l’armonia: “Adesso ognuno di noi pensi alla propria vita. Tutti noi abbiamo bisogno dell’armonia. Tutti noi abbiamo bisogno che lo Spirito ci dia armonia nella nostra anima, nella famiglia, nella città, nella società, nel posto di lavoro. Il contrario dell’armonia è la guerra, è lottare uno contro l’altro… Lo Spirito fa l’armonia. E con gli Apostoli, il giorno che è venuto, c’era la Madonna, la Vergine Maria”.
(Foto: Santa Sede)
Papa Francesco ai giornalisti: siate protagonisti della storia
Papa Francesco invita il CUAMM ad aiutare gli africani

Sabato scorso papa Francesco, prima di partire per Asti, ha ricevuto medici e volontari del CUAMM in occasione dell’Annual Meeting, sorto nel 1950 ed è la prima Ong in campo sanitario riconosciuta in Italia e la più grande organizzazione italiana per la promozione e la tutela della salute delle popolazioni africane.
4.000 giovani con Rondine: ‘In cammino per la pace’ per annodare insieme le bandiere di Russia e Ucraina

‘Rondine è un grande simbolo di libertà e pace, mi unisco a questa marcia e cammino con voi’: è stata la voce di Liliana Segre, che ha abbracciato i 4.000 giovani che sabato 19 marzo hanno marciato lungo la strada che da Arezzo arriva fino alla Cittadella della Pace in occasione dell’iniziativa ‘Rondine, in cammino per la pace’.
Il card. Bagnasco saluta Genova: tutto ti porta a Dio

“E’ per me un grande onore e una grande emozione essere qui oggi, a rivolgerle un saluto di gratitudine per i quattordici anni di episcopato durante i quali ha guidato come pastore la nostra arcidiocesi”: così mons. Nicolò Anselmi, vescovo di ausiliare di Genova, ha rivolto il saluto che conclude il periodo vescovile della città del card. Angelo Bagnasco.