Tag Archives: musica sacra
Gipo Montesanto racconta la sua Christian Music

Chi sei (presentati come preferisci)?
“Sono Gipo Montesanto, originario di Catania, vivo in provincia di Pisa dove lavoro come zoologo presso il Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa. Sono infatti un Naturalista e dopo il Dottorato in Biologia Evoluzionistica ho vinto un concorso all’Università e sono ancora qui. Studio i Porcellini di Terra, quegli animaletti che vivono sotto i sassi e si chiudono a pallina. Sono il marito di Silvia (insegnante di Disegno e Storia dell’Arte al Liceo Scientifico) e il babbo (qui in Toscana si dice così…) di Cloe, che quest’anno frequenta la quinta elementare”.
Cosa ti ha spinto ad avvicinarsi alla musica?
“Innanzitutto grazie per questa bella opportunità di raccontare la mia musica. In effetti l’inizio del mio rapporto con le note va ricercato durante l’infanzia. Mio padre (che è stato anche un batterista; adesso è un diacono permanente) mi ha spiegato da bambino la tastiera musicale e le note che formano gli accordi… ricordo un grande stupore misto ad una voglia incredibile di saperne di più!
Poi il resto è venuto da sé, specialmente quando a 16 anni ho iniziato a suonare la chitarra, dopo aver strimpellato qualche anno le tastiere. La musica che principalmente mi ha influenzato è quella dei Beatles, dei Dire Straits e dei Pink Floyd per quanto riguarda gli autori stranieri; Battisti, Baglioni, Branduardi e Battiato tra gli autori italiani (che strano, tutti con la B!)”.
Perché proprio Christian Music?
Intorno ai 20 anni, avevo sempre timore a far ascoltare la mia musica ad altri. In quel periodo ho suonato in vari gruppi come chitarrista e cantante e facevamo spesso cover e pezzi nostri. In quegli anni ho iniziato a capire che la musica ‘meritava di più’ e che la spiritualità poteva entrare in gioco. Dopo qualche anno ho pensato di dedicarmi più seriamente alla Christian Music. In oratorio a Catania avevamo formato un nuovo gruppo e da subito avevamo inserito brani nostri in repertorio.
Non avevo smesso di suonare i miei autori preferiti ma certamente sono stato guidato da una Luce nel cuore che mi faceva vedere la musica come qualcosa che eleva lo spirito e che non può scadere in messaggi qualunquisti o peggio ancora deleteri. Ho sempre pensato che la musica abbia un forte potere pedagogico e i modi di fare (e di vestire…) dei nostri ragazzi rispecchiano a volte la musica che ascoltano.
I miei testi raccontano storie a volte personali ma certamente di ricerca del trascendente, spesso sono preghiere urlate al Cielo anche in momenti difficili. Altre volte raccontano la voglia di ricominciare dopo le inevitabili cadute e le sconfitte.
Ho continuato poi negli anni a scrivere canzoni e spesso mi capitava di scrivere canzoni per gli scout, cosa che continuo a fare anche adesso insieme ad una Pattuglia di Musica scout che comprende capi di tutte le associazioni. Diciamo che l’anno di lockdown durante la recente pandemia ha contribuito parecchio ad una svolta che ha portato alla produzione più seria delle mie canzoni”.
Differenza tra musica sacra e Christian Music e perché, quindi, può essere fruibile a tutti?
Per me tutta la musica è sacra, intesa come arte e che quindi ti eleva e ti avvicina a Dio. Nel caso della Christian Music possiamo dire che si tratta di canzoni che non vengono cantate e suonate necessariamente in un contesto liturgico ma possono essere ascoltate ovunque”.
Perché la Christian Music non è esattamente un genere di nicchia?
“Non lo è infatti, chiunque ascolta canzoni che raccontano di valori positivi e storie di spiritualità e di fede. Tutti hanno un dialogo interiore con Dio anche se a volte non lo ammettono o non se ne accorgono nemmeno”.
Cosa avvicina testo di cantanti laici a quello di christian music come contenuti e perché? Puoi fare esempi?
Recentemente molti artisti famosi hanno fatto parecchi passi verso la spiritualità e questo Credo sia un bisogno fondamentale dell’uomo. Fa parte della propria umanità e del perché siamo su questo pianeta come esseri umani”.
Cosa si guadagna spiritualmente ascoltando della christian music?
“Si guadagna qualcosa se si è disposti ad ascoltare. Ma questo può accadere anche ascoltando altro. Chi ti fa ‘guadagnare’ qualcosa è lo Spirito Santo. Noi possiamo metterci d’impegno e cercare di ‘ascoltare con il cuore’ (come dice una mia recente canzone) ma quella scintilla nel cuore viene accesa da Dio stesso”.
Dove, come e quando si può ascoltare la Christian Music (non tutti lo sanno)?
“Dove si ascolta la musica. Su Spotify, su YouTube, su Apple Music, Amazon… In tutti i luoghi fisici e digitali dove la musica è distribuita al giorno d’oggi. Noi siamo nel mondo e la nostra musica è nel mondo”.
Quale canzone di Christian Music, che non hai scritto tu, hai trovato significativa per la tua vita?
“Non ce n’è una in particolare… ma posso dire che fra tutte quelle che mi sono state d’aiuto certamente quelle dei Reale hanno un posto principale. Da quando li ho ascoltati dal vivo nel 2019 qualcosa in me è sicuramente cambiato e forse ho deciso anche io, dopo quel concerto, di
fare anche io musica cristiana”.
Invece quale canzone di Christian music, che hai scritto, credi che possa essere significativa per gli altri e quale sai che lo è stata?
“Recentemente ho avuto dei feedback in questo senso da qualcuno che aveva ascoltato ‘Tienimi stretto’”:
Quale tua canzone di Christian music credi ti abbia aiutato, quando l’hai scritta, a liberare qualcosa, a trovare risposte?
“Certamente quello di ‘Una gioia più grande’. Scrivere quella canzone mi è servito per fare chiarezza anche sulla fede. Cos’è in fondo la fede se non la scoperta di una gioia più grande, quella che non passa mai più? Diciamo che in quel testo è condensato parecchio ciò che mi rappresenta e rappresenta il mio modo di vivere e di rapportarmi alle cose del mondo, come uomo e come cristiano, e adesso anche come marito e come padre”.
Perché un giovane dovrebbe ascoltare la Christian music? Ed un giovane adulto? Un anziano, invece?
“Non credo che l’età faccia la differenza. Piuttosto in ogni fase della vita e forse ogni giorno è il momento buono per ricominciare (come dice un’altra mia canzone dal titolo ‘Ricominciare’). Tutti ne abbiamo bisogno e magari una canzone di Christian Music potrebbe essere un’occasione per riflettere su alcune cose importanti o semplicemente per godere di un momento di spensieratezza positivo, senza che la musica debba per forza contenere incitamenti all’odio o alla violenza, come purtroppo oggi spesso accade nel mainstream”.
In molti posti dalle mie parti, ci sono tante persone cristiane, ma non sono a conoscenza della christian music. Come si può diffondere anche nei contesto oratoriani, catechismo, il concetto di Christian Music?
“Hai toccato un punto importante. C’è ancora tanto da fare per portare la Christian Music nei luoghi dove si fa musica. La Christian Music non è musica di Chiesa ma frutto di un lavoro professionale di tanti artisti e tecnici che spendono il proprio lavoro per ottenere produzioni di qualità al pari delle più famose canzoni che invece sono spammate ovunque anche quando passano messaggi diseducativi, specialmente per le giovani generazioni”.
Cosa si può fare?
“Invitare gli artisti di Christian Music a suonare dal vivo ad esempio, durante le feste, gli appuntamenti che già esistono… Eppoi molto semplicemente il passaparola. Ti è piaciuta una canzone di Christian Music? Raccontalo ad altri, falla ascoltare. Scoprirai che alcuni artisti di Christian Music sono forse più bravi di quelli che si ascoltano nei famosi festival.
Se volete ascoltare le mie canzoni, si trovano tutte nelle piattaforme online, come Spotify, Apple Music, Amazon, Youtube… Ho raccolto tutti questi link su questa pagina così sarà facile trovarli: www.linktr.ee/gipomusica. Mille grazie per la bellissima opportunità di fare questa intervista insieme”.
“Cantate inni con arte e con suono melodioso”, quattro chiacchiere con l’autore Aurelio Porfiri

In esclusiva per Korazym.org, in occasione dell’uscita del suo ultimo libro, Cantate inni con arte e con suono melodioso, abbiamo intervistato Aurelio Porfiri, compositore, direttore di coro, educatore ed autore. Ha pubblicato oltre 50 libri, alcuni anche tradotti in altre lingue, e la sua musica è pubblicata in Italia, Germania, Cina, Stati Uniti e Francia.
Musica sacra, l’organo Dom-Bedos-Roubo “Benedetto XVI” suonerà per il Pims

A suonare l’organo si impara a Rieti. Questa sera nella chiesa di San Domenico sarà firmata la convenzione tra la diocesi e il Pontificio istituto di musica sacra (PIMS) per l’avvio di corsi d’organo di alto livello. Per capire la portata, spiega il parroco, monsignor Luigi Bardotti, in una intervista al giornale locale “Frontiera”, basti pensare che il Pims non ha mai concesso un corso al di fuori della sede centrale (ovviamente a Roma). E ciò è anche merito del Pontificio Organo Dom Bedos-Roubo “Benedetto XVI”. Una scommessa vinta, si può dire. L’imponente strumento – realizzato secondo la miglior tecnica francese del ‘700 sui progetti di Francois Dom Bedos e monsignor Roubo le Fils – ha richiesto quattro anni di lavoro (2004-2008) ed è stato inaugurato nel 2008 dal cardinale Tarcisio Bertone, allora Segretario di Stato, e intitolato al Pontefice regnante, appunto Benedetto XVI. E anche oggi il cardinale Bertone torna a Rieti a sugellare questo accordo – che sarà firmato dal vescovo locale, monsignor Delio Lucarelli e dal rettore del Pims, monsignor Vincenzo De Gregorio.