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XIX Domenica Tempo Ordinario: Io sono il pane vivo disceso dal cielo
Il brano del Vangelo focalizza tre temi, al centro c’è l’azione salvifica di Cristo Gesù; nessuno si può salvare se non per mezzo di Cristo; la nostra fede in Lui è un dono speciale di Dio all’uomo che Egli ha creato a sua immagine e somiglianza. Dio non dimentica mai l’uomo e si rivolge a lui donando Gesù, vero uomo e vero Dio. Accettare Cristo, dono di Dio, significa avere la vita eterna: ‘a quanti lo hanno accolto ha dato il potere di diventare figli di Dio’.
Mosè aveva impetrato la manna dal cielo con la preghiera; Elia nel deserto fu sfamato da Dio con la focaccia inviata con un angelo; Gesù non è venuto per portarci un dono dal cielo ma Egli stesso è il vero dono del Padre: dono riservato a quanti, innestati a Cristo Gesù con il battesimo, vivono la grazia di Dio con fede e amore. Avere fede in Lui, accoglierlo è l’unica cosa necessaria; è l’unica via da percorrere. Nel viaggio della vita Gesù ci offre se stesso, dono del Padre; vero pane del viaggio per arrivare alla grande meta.
‘Io sono i pane vivo disceso dal cielo’ è la grande rivelazione che Gesù offre alla sua Chiesa; Gesù ci invita a bandire dalla vita tutto ciò che viola la carità (odio, egoismo, sopraffazione) e ci indica la via da seguire: essere disponibili ed aiutare il prossimo per riscattarsi da tutte le ingiustizie sofferte. Ci sentiamo deboli? Alimentiamo allora la nostra anima con Gesù che è ‘il pane vivo disceso dal cielo’.
Gli ebrei avevano mangiato i cinque pani moltiplicati , erano rimasti affascinati e volevano farlo re; Gesù li smonta e li spinge in altra direzione: procuratevi il cibo che dura per la vita eterna; poi continua: ‘Io sono il pane della vita’ dono di Dio all’uomo. Gesù vuole che tale verità venga da tutti conosciuta perché a tutti sia offerta la salvezza. La salvezza infatti è la risultante di due componenti: una divina, l’altra umana; Gesù è il dono del Padre, ma è altresì necessario l’assenso dell’uomo, l’accoglimento libero e responsabile di questo dono mirabile.
Credere in Cristo non è un fatto teorico, una adesione concettuale, ma significa accettare Cristo con fede e amore. L’adesione a Gesù non si ferma ad una fede astratta o all’amore teorico ma giunge ala comunione perfetta con il sacramento dell’Eucaristia. Questa è il cibo per l’uomo in pellegrinaggio verso la casa del Padre, cibo prefigurato dalla manna del deserto .
‘Io sono il pane della vita’: queste parole di Gesù risvegliano in noi stupore e gioia per il dono dell’Eucaristia; nel Vangelo la gente rimane scandalizzata, si strappa le vesti dicendo: questo Gesù noi lo conosciamo, è il figlio di Maria, del fabbro Giuseppe, come può dire: sono ill pane disceso dal cielo? Ed io e tu, amico che ascolti, ci scandalizziamo? Gesù è sempre quell’uomo dinanzi al quale ‘i ciechi vedono, i muti parlano, i morti risuscitano’, Egli è veramente il Figlio di Dio che ci ha salvati; colui che ha aperto per noi le porte del regno dei cieli: nell’Eucaristia ci è dato il pegno della gloria futura.
Nel sacrificio eucaristico, nella celebrazione della Messa si perpetua in forma incruenta il sacrificio di Gesù in croce per la salvezza di tutti gli uomini. Il grande sant’Agostino, filosofo e teologo, evidenzia anche l’aspetto sociale dell’Eucaristia: come diversi chicchi di grano formano l’unico pane, come diversi acini di uva danno vita all’unico vino che, consacrati sono l’Eucaristia, così è necessario uscire dalla propria individualità per riscoprirsi fratelli e sorelle alimentati dallo stesso pane celeste. Gesù è veramente il pane della vita; la Madonna, la Vergine Maria nel cui seno il Verbo si fece carne, ci aiuti a crescere e a nutrire sempre la nostra anima di questo pane vivo disceso del cielo.
Papa Francesco: contemplare Dio è bello
“Oggi celebriamo l’Epifania del Signore, cioè la sua manifestazione a tutti i popoli, impersonati dai Magi. Essi sono dei saggi ricercatori che, dopo essersi lasciati interrogare dall’apparizione di una stella, si mettono in cammino e giungono a Betlemme… Uomini sapienti che riconoscono la presenza di Dio in un semplice Bambino: non in un principe o in un nobile, ma in un figlio di povera gente, e si prostrano davanti a Lui, adorandolo. La stella li ha condotti lì, davanti a un Bimbo; e loro, nei suoi occhi piccoli e innocenti, colgono la luce del Creatore dell’universo, alla cui ricerca hanno dedicato l’esistenza”.
La santità della famiglia Martin nell’epistolario di Zeline e Louis
“Durante le sue visite quotidiane al Santissimo Sacramento i suoi occhi si riempivano spesso di lacrime e il suo viso traspirava una beatitudine di cielo: così in ‘Storia di un’anima’ santa Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo (santa Teresa di Lisieux) descrive così le adorazioni eucaristiche pomeridiane con il papà Louis Martin”.
Don Luca Peyron: la scienza spiegata con la fede e la fede spiegata con la scienza
‘Cieli sereni’ di don Luca Peyron è un percorso che incrocia la luce che viene dal passato remoto della formazione cosmica e la luce che viene dal futuro, inaugurato dalla resurrezione di Cristo. Nell’intreccio di queste luci avviene un incontro di brillante bellezza, di fulgore naturale e soprannaturale.
XXIII Domenica del Tempo Ordinario: la vera Sapienza
Come definire la Sapienza? E’ un termine la cui radice è identica a ‘sapore’, è un vero dono di Dio; è sapiente chi assapora ciò che conosce, assapora la verità di Dio e la realizza nel quotidiano. La sapienza è pertanto adesione con il cuore a ciò che si conosce con il cervello e si trasmette nelle opere. E’ una scelta esistenziale. I veri sapienti nella Chiesa sono i Santi perché hanno regolato la propria vita conforme ai comandamenti ed hanno affermato tale verità anche con il martirio.
Papa Francesco: la vecchiaia genera vita
Come si può educare alla fede e alla misericordia attraverso la bellezza?
La vicaria di Tolentino, facente parte della diocesi di Macerata, alcune settimane orsono ha invitato il prof. Franco Nembrini, autore di molti libri, in particolare su Dante Alighieri ed Alessandro Manzoni, e dal 2018 è membro del ‘Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita’ e dal 2020 è stato scelto come socio onorario e consultore dell’UCAI (Unione Cattolica Artisti Italiani), a raccontare la bellezza come viaggio educativo:
Papa Francesco: la fratellanza è un lungo cammino
David Maria Sassoli: politico dalla parte degli ultimi
Venerdì 14 gennaio, nella Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri a Roma, si è svolto il funerale del presidente del Parlamento europeo, David Maria Sassoli, celebrato dal card. di Bologna, Matteo Zuppi, legato a Sassoli da una lunga amicizia maturata ai tempi del liceo, alla presenza del Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, del premier Mario Draghi, della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e del primo ministro spagnolo Pedro Sachez, commossi dal ricordo della moglie Alessandra Vittorini:
Il papa ai genitori: trasmettere la fede cristiana
Al termine dell’Angelus del Battesimo di Gesù papa Francesco ha chiesto preghiere per la popolazione del Kazakhistan, oppressa da una guerra civile: “Ho appreso con dolore che vi sono state vittime durante le proteste scoppiate nei giorni scorsi in Kazakhistan. Prego per loro e per i familiari, e auspico che si ritrovi al più presto l’armonia sociale attraverso la ricerca del dialogo, della giustizia e del bene comune. Affido il popolo kazako alla protezione della Madonna, Regina della Pace di Oziornoje”.