Due commenti sulla benedizione delle “coppie irregolari” e delle “coppie omosessuali”. Con 20 domande al Cardinal Tucho

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[Korazym.org/Blog dell’Editore, 03.01.2024 – Vik van Brantegem] – Condividiamo di seguito, nella nostra traduzione italiana dall’inglese, due contributi pubblicati con il titolo Due commenti sulla benedizione delle “coppie irregolari” da Robert Royal sul suo blog The Catholic Thing [QUI]:

  • Venti domande per il Cardinal Fernández (e Papa Francesco?) di Raymond J. de Souza, sacerdote canadese, commentatore cattolico e senior fellow presso Cardus Institute, un think tank imparziale canadese di Hamilton nell’Ontario, dedicato a chiarire e rafforzare, attraverso la ricerca e il dialogo, i modi in cui le istituzioni della società possono lavorare insieme per il bene comune.
  • In una parola: disastro di Gerald E. Murray, sacerdote statunitense, dottore in Diritto canonico, avvocato canonista e parroco della Sacra Famiglia a New York.

La Dichiarazione Fiducia supplicans sul senso pastorale delle benedizioni, emanata il 18 dicembre 2023 dal Dicastero per la Dottrina della Fede [QUI], sostiene che – a causa di uno “sviluppo” dell’idea delle benedizioni nel magistero di Papa Francesco – “coppie irregolari” (cioè di persone conviventi, divorziate e risposati, omosessuali) possono, a discrezione di un sacerdote, ora essere benedette dalla Chiesa. Quella Dichiarazione, emanata poco prima di Natale, ha prodotto una reazione globale, con vescovi, intere conferenze episcopali, gruppi di sacerdoti, comunità, studiosi, ecc. che si sono rifiutate di seguire lo “sviluppo” proposto dal Dicastero per la Dottrina della Fede. La Dichiarazione ha anche sollevato interrogativi su come si sia deciso di pubblicare un testo così controverso e su come, nonostante varie argomentazioni, esso possa conciliarsi con il tradizionale insegnamento della Chiesa.

Di certo, questa controversia crescerà ancora nel 2024 e Robert Royal ha pensato che valesse la pena di pubblicare questi commenti di due eminenti sacerdoti in modo che i lettori siano consapevoli di molte questioni spinose che la Chiesa Cattolica deve affrontare nel nuovo anno.

Venti domande per il Cardinal Fernández (e Papa Francesco?)
di Raymond J. de Souza

All’inizio di quest’anno, il Cardinale Daniel Sturla, Arcivescovo metropolita di Montevideo, e il Cardinale Víctor Manuel Fernández, allora Arcivescovo metropolita di La Plata, avevano sedi l’una dall’altra parte del fiume. Ora si trovano su correnti opposte, poiché il primo è addolorato dal fatto che il secondo possa far precipitare la Chiesa Cattolica in un tale conflitto e confusione poco prima di Natale. “Non credo che fosse un argomento da affrontare adesso a Natale”, ha detto Sturla a proposito di Fiducia supplicans, la dichiarazione del Dicastero per la Dottrina della Fede sulla benedizione delle “coppie irregolari” e “coppie omosessuali”. “[Quella decisione] ha attirato fortemente la mia attenzione, perché è una questione controversa e sta dividendo le acque all’interno della Chiesa”.

Non solo il Tevere, ma anche La Plata.

Fernández e Sturla sono stati nominati entrambi arcivescovi da Papa Francesco nel suo primo anno, ed entrambi per arcidiocesi adiacenti a Buenos Aires. Se ora Fernández ha perso il sostegno di un cardinale creato da Papa Francesco dall’altra parte del fiume, ciò dà la misura di quanto scarsamente sia stata accolta Fiducia supplicans. Così, Fernández si è affrettato per contenere il fiasco di far precipitare l’intera Chiesa nel conflitto e nella confusione su una questione controversa pochi giorni prima di Natale, un periodo in cui alle voci religiose viene data maggiore ascolto nella stampa laica.

Il Cardinal Fernández aveva voluto che le sue istruzioni su come benedire le “coppie irregolari” – coppie conviventi, “coppie poligame”, coppie adultere, coppie dello stesso sesso, tutto il resto – fossero l’ultima parola. “Pertanto, al di là delle indicazioni fornite sopra, non dovremmo aspettarci ulteriori risposte sui possibili modi per regolare i dettagli o gli aspetti pratici riguardanti benedizioni di questo tipo”, ha scritto lunedì Fernández. Entro la fine della settimana, aveva concesso un’intervista in lingua spagnola a The Pillar [QUI]. Le cose non stavano procedendo come previsto. Uno dei suoi predecessori nell’ufficio dottrinale ha dichiarato che Fiducia supplicans è “autocontraddittoria”.

In Vaticano, nella settimana prima di Natale, le benedizioni per persone dello stesso sesso sono state appese con cura accanto al camino, nella speranza che presto sarebbe arrivato Padre James Martin, S.I. Ora che la polvere si è calmata e i prelati di tutto il mondo registrano il loro sgomento [QUI] , ecco una serie di domande a cui il Cardinal Fernández potrebbe scegliere di rispondere, mentre inizia una nuova serie di interviste per difendere la sua Dichiarazione.

1. Nel suo primo discorso all’Angelus dopo la sua elezione, Papa Francesco ha parlato della superiore sapienza teologica dell’abuela (nonna), tema sul quale è tornato più volte. La distinzione nella sua Dichiarazione tra benedizioni “ascendenti” e “discendenti” si conforma con l’esperienza della nonna? La sua anima si riempirà della gioia del Vangelo quando saprà che suo genero, che ha abbandonato figlia e nipoti, è stato benedetto dal parroco con la sua nuova amante?

2. Dopo la sua nomina a Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede, il Santo Padre le ha scritto una lettera mettendola in guardia contro una “teologia da scrivania”. Le sottili distinzioni di Fiducia supplicans – benedire le “coppie”, ma non le “unioni”, che le rendono delle coppie – sono il modo in cui i Cattolici comuni vedono le cose, o sono più simili alla casistica da scrivania?

3. Fiducia supplicans afferma di essere “innovativo” e uno “sviluppo” nella comprensione teologica delle benedizioni. Queste novità si basano “sulla visione pastorale di Papa Francesco”. La “visione pastorale” del Papa è ormai un luogo teologico, simile alla Scrittura, la Tradizione e il Magistero? Una tale comprensione suprematista della visione papale è coerente con l’insegnamento del Concilio Vaticano II sul collegio dei vescovi?

4. Qual è la “visione pastorale” di Papa Francesco? Dato che Fiducia supplicans contraddice il documento della Congregazione per la Dottrina della Fede del 2021 sullo stesso argomento, anch’esso emanato con l’approvazione papale, come si fa a conoscere la visione pastorale? Oppure conoscere la visione pastorale è una forma di gnosticismo, che il Santo Padre non ha mai smesso di criticare?

5. Fiducia supplicans precisa che “quando le persone chiedono una benedizione, non si deve porre come precondizione per conferirla un’analisi morale esaustiva. Perché a coloro che cercano una benedizione non dovrebbe essere richiesto di avere una precedente perfezione morale”. Il Dicastero per la Dottrina della Fede ritiene che si tratti di una pratica diffusa che necessita di una correzione? Qualcuno al Dicastero per la Dottrina della Fede ha mai, anche solo una volta, assistito a un sacerdote condurre una “analisi morale esaustiva” quando gli è stata chiesta una benedizione? Qualche sacerdote, in qualche luogo o tempo, ha mai preteso la “perfezione morale” prima di concedere una benedizione? Che aspetto potrebbe avere? È possibile che qui si stia dipingendo un sacerdote di paglia?

6. Nell’intervista a The Pillar, lei dice: “Non so fino a che punto abbiamo esaltato questo semplice gesto pastorale a tal punto da equipararlo alla ricezione dell’Eucaristia. Ecco perché vogliamo porre così tante condizioni per la benedizione”. Il Dicastero per la Dottrina della Fede è a conoscenza di qualcuno, in qualche luogo o tempo, che abbia “equiparato” una benedizione al “ricevere l’Eucaristia”? Si tratta di un altro sacerdote di paglia, ricavato dal fieno della scena del presepe?

7. Nella stessa intervista lei dice, che “alcuni episcopati avevano avanzato forme ritualizzate di benedizione delle coppie irregolari, e questo è inammissibile”. Il Dicastero per la Dottrina della Fede sarà responsabile di monitorare tale rispetto della Fiducia supplicans, dato che, ad esempio, il Dicastero per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti richiede il permesso per celebrare le Messe tridentine nelle chiese parrocchiali?

8. Fiducia supplicans cita Amoris laetitia secondo cui “ciò che fa parte di un discernimento pratico in circostanze particolari non può essere elevato al livello di una regola” perché ciò “condurrebbe a una casistica intollerabile”. Fiducia supplicans intende fare per le benedizioni ciò che Amoris laetitia ha fatto per ricevere la Santa Eucaristia, cioè rendere santo o peccaminoso lo stesso atto, a seconda del luogo geografico? I peccati in Polonia sono santi in Germania, i peccati in Alberta sono santi a Malta?

9. In Fiducia supplicans scrive che il Dicastero per la Dottrina della Fede sta lavorando a questa Dichiarazione da prima che lei entrasse in carica a settembre. Questa informazione è stata condivisa con i membri dell’Assemblea sinodale di ottobre, che hanno discusso proprio di questo tema? Sono stati informati che, anche se avessero deciso di non affrontare la questione nel rapporto finale, il Dicastero per la Dottrina della Fede sarebbe andato avanti arditamente?

10. Ai responsabili del processo sinodale sulla sinodalità per una Chiesa sinodale è stato detto di non preoccuparsi di affrontare le questioni relative allo stesso sesso nella relazione sinodale perché il Dicastero per la Dottrina della Fede avrebbe trattato tale questione al di fuori del processo sinodale? Hanno accettato gli emendamenti che rimuovevano i riferimenti “LGBT” dal rapporto finale sapendo già cosa stava pianificando il Dicastero per la Dottrina della Fede, ingannando così i membri dell’Assemblea sinodale che li avevano proposti?

11. Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, Capo della Chiesa Greco-Cattolica Ucraina, la più grande delle Chiese Cattoliche Orientali, ha dichiarato che la Dichiarazione del Dicastero per la Dottrina della Fede “non ha valore legale per i fedeli della Chiesa Greco-Cattolica Ucraina” perché non tiene conto del diritto canonico e liturgia orientale, o la loro comprensione teologica delle benedizioni. Il Dicastero per la Dottrina della Fede era consapevole che le sue indicazioni contraddicono palesemente il Catechismo della Chiesa Greco-Cattolica Ucraina, il quale insegna che “la benedizione di un sacerdote o di un vescovo è un gesto liturgico che non può essere separato dal resto del contenuto dei riti liturgici e ridotto soltanto alle circostanze e alle esigenze della pietà privata”?

12. Considerata l’eredità bizantina condivisa dell’Oriente, il Dicastero per la Dottrina della fede ha considerato le implicazioni ecumeniche dell’autorizzazione di benedizioni che contraddirebbero la comprensione e la pratica delle Chiese Ortodosse?

13. Diverse conferenze episcopali africane hanno rifiutato l’insegnamento di Fiducia supplicans. Infatti, il Cardinale Fridolin Ambongo, Arcivescovo metropolita di Kinshasa, Presidente del Simposio delle Conferenze Episcopali di Africa e Madagascar, ha scritto ai suoi fratelli vescovi che, “come pastori della Chiesa in Africa, spetta a noi fornire chiarezza inequivocabile su questo tema”. Ha proposto che i vescovi africani offrano “una guida definitiva alla nostra comunità cristiana”, “[redigendo] un unico pronunciamento sinodale”. Sono stati consultati alcuni vescovi africani anziani, nello spirito della sinodalità, prima che fosse emanata la Fiducia supplicans?

14. Il Cardinale Ambongo è membro del Consiglio dei Cardinali, la cerchia ristretta dei consiglieri del Santo Padre. Il Consiglio si è riunito a Roma a dicembre, poche settimane prima della pubblicazione della Fiducia supplicans. Il Cardinale Ambong è stato consultato mentre era a Roma? Il Dicastero per la Dottrina della Fede ha chiesto il suo parere?

15. Papa Francesco ha scelto, dopo il Ritiro del Cardinale Robert Sarah e la dimissione del Cardinale Peter Turkson, di non avere Prefetti di Curia africani. Forse Fiducia supplicans sarebbe stato diverso se l’attuale gruppo di Prefetti di Curia fosse stata più rappresentativo e inclusivo?

16. In un’altra recente intervista ha parlato dell’Africa, dove “esiste una legislazione che penalizza con il carcere il solo fatto di dichiararsi gay, immagina [che] benedizione [farebbe]”. Il Dicastero per la Dottrina della Fede ha considerato l’impatto in Africa della Fiducia supplicans, e cioè che forse la letale violenza anticristiana potrebbe aumentare a causa della percepita approvazione delle unioni dello stesso sesso? Se è prudente che un vescovo africano non implementi le Fiducia supplicans a causa delle sanzioni civili per gli omosessuali, è stato imprudente da parte del DDF creare l’impressione globale che la Chiesa Cattolica ora approvi le unioni coniugali tra persone dello stesso sesso? Quest’anno solo in Nigeria sono stati uccisi più di 4.000 Cristiani, di cui circa 150 uccisi a Natale.

17. La Comunione Anglicana si è effettivamente sciolta quest’anno, con i Primati che rappresentano oltre l’80% degli Anglicani che non riconoscono più l’Arcivescovo di Canterbury come “strumento di comunione”. La causa immediata dello scioglimento furono le benedizioni per le coppie dello stesso sesso. Il Dicastero per la Dottrina della Fede è sicuro che le conseguenze catastrofiche per gli Anglicani non trovino eco nella Chiesa Cattolica?

18. Papa Francesco ha iniziato il suo ministero petrino sognando una “Chiesa povera per i poveri”. Ci sono state Chiese povere che hanno chiesto i provvedimenti della Fiducia supplicans? Al contrario, si potrebbe pensare che Fiducia supplicans sia il tipo di cosa che una Chiesa ricca farebbe per i ricchi, come si potrebbe trovare nel West Side di Manhattan o in Germania, la Chiesa locale più ricca del mondo?

19. Lei ha annunciato che si recherà in Germania per affrontare alcune delle difficili questioni sollevate dal “Cammino sinodale” tedesco, che è stato più volte condannato dalla Santa Sede. Creda che Fiducia supplicans spingerà i tedeschi a cambiare strada, o a diventare più ostinati, aspettandosi che così come il Santo Padre ha cambiato idea in Fiducia supplicans, così cambierà idea sul Cammino sinodale in generale?

20. Prima della sua nomina a Prefetto dottrinale quest’anno, il Cardinale Eduardo Pironio era l’Argentino più importante a servire nella Curia Romana dagli anni ’70 agli anni ’90. È stato beatificato due giorni prima che lei pubblicassi Fiducia supplicans. Lo prenda a modello per il suo servizio nella Curia Romana? Alla sua prossima visita a casa, quando visiterà le sue reliquie, pensa che darebbe la sua benedizione al suo lavoro, se lei glielo chiedesse spontaneamente? Potrebbe pregare davanti alle reliquie con il Cardinal Sturla di Montevideo?

In una parola: disastro
di Gerald E. Murray

Il primo, e più grave, problema nel caso Fiducia supplicans è la scelta della parola “coppia” per descrivere due persone dello stesso sesso che praticano sodomia all’interno di una relazione impegnata autoproclamata e pubblicamente nota, come ad esempio un matrimonio civile. Noto con sgomento che la parola sodomia non si trova in Fiducia supplicans. Nella Fiducia supplicans non compaiono nemmeno le parole omosessuale o omosessualità. In effetti, non viene fatto alcun riferimento chiaro a ciò che distingue le “coppie” dello stesso sesso da altre forme di partenariato o associazione tra due persone dello stesso sesso. Né Fiducia supplicans specifica quale comportamento distingua queste “coppie” dalle coppie che Fiducia supplicans descrive come in “situazioni irregolari”, uomini e donne presumibilmente divorziati e risposati civilmente. (Anche la parola adulterio è assente da Fiducia supplicans.) Fiducia supplicans afferma che entrambi i tipi di coppie hanno rapporti sessuali al di fuori del matrimonio, ma Fiducia supplicans trascura di menzionare che il primo tipo di coppia lo fa in modo innaturale e il secondo in modo naturale ma immorale, cioè in relazioni adultere.

L’uso della parola “coppia” per descrivere due persone dello stesso sesso che praticano la sodomia non ha alcuna base scritturale, teologica o canonica. La Congregazione per la Dottrina della Fede ha affermato nel suo documento del 2003 Considerazioni sulle proposte per dare riconoscimento legale alle unioni tra persone omosessuali:

Non vi è assolutamente alcun motivo per considerare le unioni omosessuali in qualche modo simili o anche lontanamente analoghe al disegno di Dio sul matrimonio e sulla famiglia. Il matrimonio è santo, mentre gli atti omosessuali vanno contro la legge morale naturale. Gli atti omosessuali chiudono l’atto sessuale al dono della vita. Non procedono da una genuina complementarità affettiva e sessuale. In nessun caso potranno essere approvati.

La Chiesa non ha mai (fino ad ora), e non lo dovrebbe fare mai, classificato due persone in un’unione omosessuale con la stessa parola che la Chiesa usa per designare un uomo e una donna che sono sposati, o sono fidanzati, o stanno uscendo insieme in vista di eventualmente sposarsi.

Gli atti omosessuali non sono e non possono essere atti coniugali. Il documento del 2003 afferma:

Le unioni omosessuali sono totalmente prive degli elementi biologici e antropologici del matrimonio e della famiglia (…). Anche le unioni omosessuali sono totalmente prive della dimensione coniugale, che rappresenta la forma umana e ordinata della sessualità. I rapporti sessuali sono umani quando e in quanto esprimono e promuovono la mutua assistenza dei sessi nel matrimonio e sono aperti alla trasmissione della nuova vita.

La sodomia non è un modo alternativo di impegnarsi in relazioni sessuali umane, con umane inteso dalla Chiesa secondo la natura umana creata da Dio. Non si tratta di un atto coniugale e quindi veramente sessuale propriamente detto, ma piuttosto di un grave abuso degli organi sessuali. La Congregazione per la Dottrina della Fede ha pubblicato nel 1986 una Lettera ai Vescovi della Chiesa Cattolica sulla pastorale delle persone omosessuali in cui afferma con chiarezza l’insegnamento della Chiesa:

Scegliere qualcuno dello stesso sesso per la propria attività sessuale significa annullare il ricco simbolismo e significato, per non parlare degli obiettivi, del disegno sessuale del Creatore. L’attività omosessuale non è un’unione complementare, capace di trasmettere la vita; e così ostacola la chiamata a una vita di quella forma di donazione che, secondo il Vangelo, è l’essenza della vita cristiana. Ciò non significa che le persone omosessuali spesso non siano generose e generose; ma quando praticano attività omosessuali, confermano in sé un’inclinazione sessuale disordinata, essenzialmente autoindulgente.

Come in ogni disordine morale, l’attività omosessuale impedisce la propria realizzazione e felicità agendo contrariamente alla saggezza creativa di Dio. La Chiesa, respingendo le opinioni erronee riguardo all’omosessualità, non limita ma piuttosto difende la libertà e la dignità personale realisticamente e autenticamente intese.

Un uomo e una donna sono uniti come coppia dai voti matrimoniali che vengono consumati dall’unione fisica (copulazione) del marito e della moglie. Due uomini o due donne non possono e non possono diventare una coppia, secondo l’uso immutato (finora) di quella parola da parte della Chiesa, assumendo una sorta di impegno reciproco a sodomizzarsi a vicenda, e poi dare seguito a quell’accordo impegnandosi in tale comportamento innaturale peccaminoso.

L’uso della parola coppia è in realtà una resa all’ideologia eretica che proclama che le coppie omosessuali sono coppie tanto quanto lo sono le coppie eterosessuali. La conseguenza fatale dell’avallare l’idea non cristiana secondo cui due omosessuali conviventi sono in realtà una coppia è l’annuncio sorprendente che le coppie omosessuali, come qualsiasi altra coppia, possono essere benedette perché anch’esse “mendicano che tutto ciò che di vero di buono e di umanamente valido è presente nella loro vita e relazioni, sia investito, sanato ed elevato dalla presenza dello Spirito Santo” (Fiducia supplicans, 31).

La Lettera della Congregazione per la Dottrina della Fede del 1986 è profetica nei suoi avvertimenti:

Tuttavia, un numero crescente di persone oggi, anche all’interno della Chiesa, esercitano un’enorme pressione sulla Chiesa affinché accetti la condizione omosessuale come se non fosse disordinata e condoni l’attività omosessuale. Coloro che all’interno della Chiesa sostengono in questo modo spesso hanno stretti legami con coloro che hanno opinioni simili al di fuori di essa. Questi ultimi gruppi sono guidati da una visione opposta alla verità sulla persona umana, che si svela pienamente nel mistero di Cristo. Essi riflettono, anche se non del tutto consapevolmente, un’ideologia materialistica che nega la natura trascendente della persona umana così come la vocazione soprannaturale di ogni individuo.

I ministri della Chiesa devono vigilare affinché le persone omosessuali affidate alle loro cure non si lascino ingannare da questo punto di vista, così profondamente contrario all’insegnamento della Chiesa. Ma il rischio è grande e ci sono molti che cercano di creare confusione riguardo alla posizione della Chiesa, per poi usare quella confusione a proprio vantaggio.

Fiducia supplicans, nonostante le sue pretese di essere uno “sviluppo” dell’insegnamento della Chiesa sulle benedizioni, rappresenta una vittoria per coloro che condonano l’attività omosessuale. Come mai? Perché concedere a un sacerdote il permesso di benedire non singoli omosessuali (non occorre infatti alcun permesso) ma piuttosto coppie omosessuali, unite tra loro in una qualche forma di unione che li costituisce come coppia, dà la falsa apparenza che Dio benedica davvero i peccati mortali, e che Dio si compiace quando i suoi sacerdoti e vescovi invocano la sua benedizione su ciò che Dio ha proibito.

Come scrisse San Paolo:

Perciò Dio li ha abbandonati all’impurità secondo i desideri del loro cuore, sì da disonorare fra di loro i propri corpi, poiché essi hanno cambiato la verità di Dio con la menzogna e hanno venerato e adorato la creatura al posto del creatore, che è benedetto nei secoli. Amen. Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami; le loro donne hanno cambiato i rapporti naturali in rapporti contro natura. Egualmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono accesi di passione gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi uomini con uomini, ricevendo così in se stessi la punizione che s’addiceva al loro traviamento (Romani 1,24-27).

Una relazione sessuale disordinata, nata da atti spudorati di autoindulgenza, non può essere benedetta. Fiducia supplicans è uno scandalo e un disastro a dire che lo è.

Indice – Fiducia suppicans [QUI]

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