Il Cardinal Becciu ha celebrata la Santa Messa di Natale a Pattada

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[Korazym.org/Blog dell’Editore, 25.12.2023 – Vik van Brantegem] – Il Cardinale Giovanni Angelo Becciu è ritornato a casa in Sardegna, dopo la condanna di primo grado al Tribunale vaticano, per trascorrere il Natale e il Capodanno nel suo paese natale, a Pattada, insieme ai fratelli e agli altri familiari stretti. Il giorno di Natale ha celebrato la Santa Messa del mattino nella chiesa parrocchiale di Santa Sabina. Ha ringraziato chi gli è stato vicino e non ha mai perso la certezza della sua innocenza, i suoi compaesani che non credono alle accuse né alla fondatezza della condanna.

Nella sua omelia il Cardinal Becciu ha ricordato la gioia che deve infondere la nascita del Bambino Gesù, ma anche le tante sofferenze patite dal Cristo, che ha affrontato il dolore più grande, le umiliazioni peggiori. Aggrapparsi a Gesù ogni giorno, soprattutto nelle ore buie, ha esortato il Cardinal Becciu.

Al microfono del TGR Sardegna il Cardinal Becciu ha detto: «È stata una bella accoglienza. Ho sentito l’affetto. Ho sentito l’amicizia e un’accoglienza affettuosa. È venuto il Natale e a Natale si sublimano tutte le sofferenze e tutti i dolori. Certamente è stato ed è un dolore enorme, per me, è un dolore per la famiglia, è un dolore per il paese, ma è un dolore per la Chiesa. Vedere un cardinale condannato non è una bella pagina. Finché il Signore vorrà, io mi sono votato alla Chiesa, io so di aver fatto tutto per il bene della Chiesa, con i miei limiti, però il mio maggiore intento era quello di servire la Chiesa e di servirLa fino in fondo».

Postscriptum

«”Dire sì al Principe della pace significa dire ‘no’ alla guerra, a ogni guerra, alla logica stessa della guerra, viaggio senza meta, sconfitta senza vincitori, follia senza scuse». Caro Papa Francesco, apprezzo e condivido queste tue parole, da vero pacifista cristiano. Tu sai però che una condizione per la pace è il rispetto della verità e della giustizia. Meglio ammettere d’essersi sbagliato che perpetuare un errore atroce compiuto contro un innocente. Tu chiedi parresia, e la mia coscienza non si stancherà di parlare con franchezza evangelica. Ti auguro un buon Natale di Luce!» (Andrea Paganini, Giorno di Natale 2023).

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