La gioventù del Papa, a Copacabana con Francesco

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“Esta es la juventud del papa”, risuona forte anche tra i più di due milioni di giovani della Gmg di Rio de Janeiro 2013. E Francesco sembra apprezzare.

“Siete i costruttori di una Chiesa più bella e di un mondo migliore”, spiega a tutti. “Anche oggi il Signore continua ad avere bisogno di voi giovani per la sua Chiesa – dice subito, parlando di San Francesco – Anche oggi chiama ciascuno di voi a seguirlo nella sua Chiesa e ad essere missionari”. Anche perché “Gesù é più importante della coppa del mondo”.

Il filo rosso della serata é la missione, la costruzione della Chiesa e l’impegno nel mondo, tema centrale della diciottesima Gmg. Le storie dei giovani sono i tasselli che compongono una piccola chiesa in mezzo al palco. “Va e ripara la mia casa” fa il paio con “andate e fate discepoli”. La veglia ha riportato scenograficamente il concetto che ha accompagnato l’esperienza Gmg della cittá carioca per tutti questi giorni, che oggi riecheggia ancora una volta in spiaggia.

Terza volta sul lungoceano di Copacabana, ormai diventato un luogo familiare ai giovani pellegrini provenienti da ogni parte del mondo, dopo lo spostamento della veglia e della messa finale da Guaratiba. Il Campus Fidei é stato reso inagibile dalle forti piogge di questi giorni, cosí Copacabana é stata attrezzata per il rush finale, allestendo persino le cappelle eucaristiche e gli spazi per la confessione. Per la giornata brasiliana i giovani hanno fatto il pellegrinaggio in città, cominciato molto presto al mattino. Già dalle 7 in molti hanno sistemato le loro bandiere, i sacchi a pelo per la notte e hanno dato il via alla festa.

Nel pomeriggio il rock della “Festa del futuro”, con gruppi provenienti da tutto il mondo; per l’Italia ci sono i Gen Rosso. Si canta e si balla; si prega pure, con la liturgia delle ore e con la recita del rosario. Nessuno si risparmia alla festa coinvolgente: anche i vescovi sul palco centrale vengono invitati a ballare e accettano di partecipare al flash mob in onore del papa, offrendo scene storiche ai tanti fotografi, mimando la postura del Cristo Redentore del Corcovado.

Sono tante le testimonianze di vita, tante le storie raccontate, moltissimi i riferimenti ai diversi tipi di missione, con ovazioni per i missionari in terre difficili. Poi l’appello del cardinale Scherer: “Come ci ha ricordato Benedetto XVI tante volte, studiate il catechismo”. E qui l’ovazione per il papa emerito. A Rio de Janeiro sono state distribuite oltre un milione di copie di Youcat, spiega, il catechismo preparato in occasione della Giornata di Madrid. “Abbiate il coraggio di studiare – conclude -, di vivere e di portare Gesú ai vostri amici, Papa Francesco c’è lo ricorda sempre”.

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