Nuova lettera aperta di Martha Alegría Reichmann a Papa Francesco: perché permetti che il Cardinal Maradiaga parli in Vaticano?

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Riportiamo di seguito, nella traduzione italiana dallo spagnolo di Stilum Curiae, la nuova lettera aperta di Martha Alegría Reichmann, vedova di Alejandro Valladares Lanza, Ambasciatore dell’Honduras presso la Santa Sede, di cui abbiamo già parlato in passato [Lettera aperta a Papa Francesco: “Prego per lei, perché possa esaminare la sua coscienza”. Sacri tradimenti: le accuse al Cardinal Maradiaga, protetto da Francesco – 20 febbraio 2022].

“Ipocrisia religiosa, c’è tanta ipocrisia religiosa, ipocrisia clericale”, ha sottolineato Papa Francesco in un passo a braccio durante l’Udienza generale di oggi. “La nostra coerenza può aprire ai giovani una strada di vita bellissima – ha osservato -. Invece, un’eventuale ipocrisia farà tanto male. Preghiamo gli uni per gli altri. Che Dio benedica tutti noi vecchi!”.

Aceddu nta iagga ‘un canta p’amuri ma canta pi raggia (L’uccello in gabbia non canta per amore ma canta per rabbia).

Rodriguez Maradiaga si muove in Vaticano e nei suoi dintorni, dopo tutto lo scandalo di corruzione che ha provocato, e come se nulla fosse successo

Il 5 maggio il Cardinale Óscar Andrés Rodríguez Maradiaga, S.D.B. sarà in Vaticano per presentare il libro-intervista sulla riforma della Curia romana. Il titolo del libro è Praedicate Evangelium con una prefazione di Papa Francesco.

Diverse persone veramente cattoliche mi hanno detto: “Grazie per essere la nostra voce”, il che mi fa sentire come un rappresentante a Roma di tutta la gente del mio paese, l’Honduras, che è indignata dal comportamento e dall’impudenza di questo cardinale, che non corrisponde a quella di un vero pastore della vera Chiesa di Gesù Cristo. Al contrario, è evidentemente un “pastore stipendiato” del tipo da cui Gesù ci avverte di guardarci.

“Io sono la porta; se uno entra da me, sarà al sicuro; entrerà e uscirà e troverà pascolo. Il ladro viene solo per rubare, uccidere e distruggere. Sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza” (Gv 10,9-10).

Voglio dire che è una vergogna che il Cardinal Rodriguez Maradiaga si muova in Vaticano e dintorni, dopo tanto scandalo di corruzione che ha provocato, e come se nulla fosse successo.

È stato dimostrato con prove sufficienti che questo cardinale è corrotto in diversi sensi della parola. Su grande scala. E l’insabbiamento da parte di Papa Francesco è noto.

Sappiamo che ci sono monsignori e cardinali brillanti, nobili di cuore, inflessibili e fedeli alla Chiesa di Gesù Cristo, capaci di sostituirlo, ma il Papa ha preferito mantenere Maradiaga che ha saputo “approfittare” molto bene della fiducia e dell’appoggio del pontefice per soggiogare le sue vittime, tra cui diversi sacerdoti che rimangono sotto lo stivale di ferro di quest’uomo che attualmente vuole essere visto come l’”indispensabile” di questo papato. È per questo che ha fatto tre viaggi a Roma in soli quattro mesi?

A peggiorare le cose, pochi giorni fa a Madrid, Maradiaga ha detto: “Ho intenzione di ritirarmi a Roma perché il Papa ha bisogno di me al suo fianco per governare la Chiesa”.

Da qualche tempo, è stato chiamato “Vice Papa” da alcuni amici giornalisti. Questo epiteto è totalmente falso, come tutto ciò che lo riguarda. Non c’è mai stata una tale figura e non c’è una tale figura ora. È una cosa inventata da amici giornalisti, ma rende Maradiaga felice e lo conforta nella frustrazione di non essere stato Papa.

Non è l’odio, non è il rancore, non è la vendetta che ci spinge a denunciare questo cardinale. È semplicemente “indignazione”. Noi honduregni e tanti cattolici fuori dall’Honduras ci sentiamo molto indignati perché Papa Francesco non ha messo ordine a suo tempo e si è dedicato a difenderlo da ciò che era indifendibile.

“Diabolus enim et alii daemones a Deo quidem natura creati sunt boni, sed ipsi per se facti sunt mali” (“Il diavolo e gli altri demoni furono creati da Dio con una natura buona, ma si resero malvagi”) (Cc. Lateranense IV, anno 1215: DS 800). 391 Catechismo della Chiesa Cattolica

Noi crediamo che invece di averlo tenuto a dirigere le riforme della Curia, si sarebbe dovuto ordinare di riformare la sua persona. Soprattutto, nel suo cuore.

Non credo che il mondo abbia mai visto un caso come questo: un cardinale sorvegliato 24 ore al giorno nella sua casa e incapace di muoversi nel suo Paese senza due guardie del corpo ben armate, e quando scende dalla sua potente auto, la gente gli grida parole umilianti. Ma, quando gli è stato chiesto in un’intervista se era vero che era stato insultato per strada, ha dovuto ammetterlo e ha detto cinicamente: “Dovranno rispondere a Dio”.

Essendo una persona così screditata, e se il buon nome e la coerenza sono requisiti per la predicazione, questo cardinale avrebbe dovuto da tempo essere rimosso almeno dal Consiglio dei Cardinali, invece, in questo momento presenta il libro Predicare il Vangelo denigrando gli abiti cardinalizi e le insegne che non avrebbe mai dovuto indossare. Ma forse questa è la sua ultima canzone fenice.

“Guai ai pastori che distruggono e disperdono le pecore del mio gregge!” (Ger 23,1).

Questa è la Chiesa dei nostri giorni. La Chiesa dove i sacerdoti onesti sono martellati dalla gerarchia e quelli disonesti restano tranquilli. Sono loro i veri “lupi travestiti da pecore”.

Infine vorrei portare le parole del famoso poeta argentino José Rafael Hernández: “Molte cose l’uomo le perde ma a volte le ritrova, ma io voglio insegnarvi ed è bene che ve lo ricordiate, se la vergogna si perde non si ritrova più”.

Martha Alegría Reichmann
autore del libro Tradimenti sacri

Foto di copertina: Martha Alegría Reichmann e suo marito Alejandro Valladares Lanza con il Cardinale Óscar Andrés Rodríguez Maradiaga, S.D.B.

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