La Nuova Bussola Quotidiana: «Se i media cattolici pro vax sono pagati da Soros e Gates»
Condividiamo l’editoriale a firma di Riccardo Cascioli, Direttore del sito cattolico La Nuova Bussola Quotidiano, pubblicato oggi, 10 dicembre 2021 sul sito (Se i media cattolici pro vax sono pagati da Soros e Gates) [QUI], che rilancia un’inchiesta del sito cattolico americano Church Militant [QUI], in riferimento al «consorzio di media cattolici, Catholic-factchecking.com, guidato da Aleteia e legato alla Santa Sede», che è, scrive Cascioli, «un progetto per silenziare i giornalisti cattolici non allineati, finanziato da grosse lobby internazionali contro la vita e la famiglia, in combutta con le grandi compagnie farmaceutiche che producono i vaccini. Così si spiegano tante cose…».
Church Militant conferma di aver contattato Catholicfactchecking.com, chiedendo informazioni sulle loro fonti di finanziamento, sul conflitto di interessi, sulla posizione geografica e se i loro “fattori di verifica” offrissero “pareri” e quindi protetti dalla diffamazione, ma non ha ricevuto risposta.
L’indagine di Church Militant ha portato alla luce il nesso tra l’International Consortium of Catholic Media on COVID-19 Vaccines (aka Catholicfactchecking.com, capeggiato da Aleteia (un sito cattolico di proprietà della quarta casa editrice francese, il gruppo Média-Participations presieduto da Vincent Montagne) e Big Tech, Big Pharma e la filantropia di sinistra pro-aborto e pro-LGBTQ+.
Secondo il suo sito web, il progetto di Google paga i giornalisti per contrastare la “disinformazione” sui vaccini contro il Coronavirus cinese di Wuhan “per raggiungere un pubblico con poco accesso al fact-checking o preso di mira dalla disinformazione”. “Aleteia, I.Media e Verificat.cat lavoreranno con un comitato scientifico e due centri di ricerca per reperire informazioni sbagliate e creare un database di relativi fact-check disponibili in sette lingue per i media cattolici di tutto il mondo”, riporta Google News Lab. Inoltre, il consorzio di “fact-checking” (indagare su una questione per verificare i fatti). elenca 30 “media partners” cattolici e invita altri media cattolici a unirsi, richiedendo ai membri di “fornire informazioni verificate” sulla vaccinazione e “diffonderle come ritenuto appropriato”.
Church Militant aggiunge: «Uno dei partner mediatici più quotati del consorzio è Religión Digital, un gruppo mediatico di sinistra pro-teologia della liberazione, fondato dal sacerdote omosessuale laicizzato José Manuel Vidal, che ha accusato la Chiesa di “omofobia paranoica, irrazionale e assurda”».
I fatti sono sacri e le opinioni sono liberi. Quindi, in tutto questo, rimane la domanda cruciale: chi farà il fast-check (verificherà) sui fact-checkers (verificatori dei fatti)? Ovvero, chi controllerà i controllori, chi verificherà se i fatti dichiarati fake news dai fact-checker sono veramente falsi e se con la scusa del fact-checking non vengano contrastate delle opinioni legittime?
Se i media cattolici pro vax sono pagati da Soros e Gates
di Riccardo Cascioli
La Nuova Bussola Quotidiano, 10 dicembre 2022
Una ben documentata inchiesta del sito americano Church Militant rivela come Google, Soros e Bill Gates finanziano i media cattolici pro-vax per contrastare chi nella Chiesa non è allineato al verbo vaccinista. E si scopre che a guidare il consorzio di media cattolici che si autonominano fact-checkers (cioè che controllano la veridicità delle notizie, in questo caso sui vaccini anti-Covid) è il sito Aleteia, testata pubblicata in sette lingue, che gode di una stretta collaborazione con il Dicastero vaticano per la Comunicazione oltre che con il Pontificio Consiglio per la Nuova evangelizzazione.
Il consorzio, che comprende una trentina di testate, è attivo da qualche mese e cerca nuove reclute attraverso il proprio sito catholic-factchecking.com (che viene definito “International Catholic Media Consortium on Covid-19 vaccines”, ovvero Consorzio internazionale dei media cattolici sul vaccino Covid-19). E il consorzio è uno degli undici progetti (su 309 concorrenti di 74 paesi) a essersi spartiti i 3 milioni di dollari messi a disposizione da Google News Inititative attraverso il Covid-19 Vaccine Counter-Misinformation Open Fund.
Insomma, Google è preoccupata di chi mette in dubbio la narrazione secondo cui il vaccino è la sola salvezza dell’umanità e mette in campo tutta la sua potenza per contrastare capillarmente il nemico. Già questo, essendo Google il principale motore di ricerca nel mondo, dovrebbe sollevare qualche preoccupazione. Preoccupazione che dovrebbe diventare inquietudine venendo a conoscenza che dal 2019 il “fratello” di Google (emanazione della stessa compagnia Alphabet), Verily, che si occupa di sanità, ha una «alleanza strategica» con grandi compagnie farmaceutiche, tra cui Pfizer. Peraltro Verily è attualmente partner di Pfizer e del Duke Clinic Research Center nello studio della sicurezza a lungo termine dei vaccini per il Covid.
A nessuno curiosamente viene il sospetto che ci sia qualche conflitto di interesse. Per quanto riguarda i cattolici, poi, dovrebbe far venire qualche scrupolo il fatto che Google promuova apertamente i diritti riproduttivi (contraccezione e aborto) e l’agenda Lgbtq… Ma evidentemente pecunia non olet, e di fronte alla necessità di piegare qualsiasi resistenza ai vaccini tra i cattolici non si può andare troppo per il sottile. Del resto Aleteia ha dal 2013 un rapporto consolidato di collaborazione con Google. Ma non solo: per accreditarsi allo scopo di beneficiare dei fondi della Google News Initiative, Catholicfactchecking si avvale della consulenza di un istituto di ricerca spagnolo, l’Instituto de Salud Global (ISGlobal) di Barcellona che, a sua volta, negli anni ha ricevuto 57 milioni di dollari dalla Fondazione Bill e Melinda Gates e 150mila dollari dalla Fondazione Open Society di George Soros, secondo quanto ricostruito da Church Militant.
Oltre ad avere interessi diretti nella campagna di vaccinazione (soprattutto Gates), Church Militant giustamente ricorda che entrambe queste fondazioni non più tardi di sei mesi fa hanno sponsorizzato il rapporto “Tip of the Iceberg”, volto a screditare i movimenti pro-life europei, inclusa la COMECE (la Commissione delle Conferenze episcopali dell’Unione Europea).
Ma c’è un altro aspetto a dir poco inquietante: nel Comitato scientifico approntato da Catholicfactchecking troviamo ben tre membri della Pontificia Accademia per la Vita, tra cui il suo cancelliere, monsignor Renzo Pegoraro. Gli altri due sono Rodrigo Guerra Lopez e padre Alberto Carrara. Proprio quest’ultimo ci dimostra come si muovano questi soldatini per neutralizzare chiunque esca dalla linea tracciata, bollando proprio in questi giorni su Twitter come fake news un articolo del giornalista del National Catholic Register Edward Pentin.
Quest’ultimo aveva scritto un articolo criticando l’aperto sostegno della Pontificia Accademia per la Vita alla vaccinazione dei bambini malgrado i comprovati rischi; e per dimostrarlo aveva pubblicato la lista dettagliata di 48 casi di bambini americani morti dopo essere stati inoculati con il vaccino Pfizer, elenco presente sul database che riporta gli eventi avversi legati alla vaccinazione (Vaers). «Come membro della Commissione scientifica di catholic-factchecking.com – ha twittato padre Carrara – sono sulla stessa linea di Annamaria Staiano, presidente della Società Italiana di Pediatria: “Tutte le comunità scientifiche di pediatri sono a favore della vaccinazione contro il Covid per la fascia d’eta 5-11 anni”». Quindi, nessun argomento, solo l’atto di fede nei vaccini e l’etichetta di fake news ad articoli che invece sono ben documentati.
Ricapitolando: c’è una cordata di media cattolici, legati alla Santa Sede, che sono parte di un progetto per silenziare i giornalisti cattolici non allineati, finanziato da grosse lobby internazionali contro la vita e la famiglia, in combutta con le grandi compagnie farmaceutiche che producono i vaccini. Come lo vogliamo chiamare? Conflitto di interessi? Truffa? Tradimento? Vergogna? Scandalo? Fate voi.
Se non altro questo ci fa capire perché i media cattolici ufficiali, e soprattutto la Pontificia Accademia per la Vita, siano così accaniti nel sostenere la vaccinazione di massa e pretendano di far credere che la Chiesa si sia pronunciata per i vaccini senza se e senza ma, quando il documento pubblicato dalla Congregazione per la Dottrina della Fede un anno fa diceva cose ben diverse, come più volte abbiamo sottolineato.