Cardinal Becciu al Convegno della Caritas di Ozieri: «Sì, ho aiutato la diocesi ma dove sta lo scandalo? Fiero di avervi dato una mano. Io, voi e la mia famiglia ricoperti di calunnie»
Ieri, 13 novembre 2021 abbiamo riferito [Ad Ozieri il Card. Becciu presiede la Concelebrazione Eucaristica per la festa di Sant’Antioco – 13 novembre 2021] che nel meraviglioso scenario della Basilica di Sant’Antioco di Bisarcio, ex cattedrale ora chiesa campestre, uno dei capolavori dell’architettura romanica sardo fra le più imponenti del patrimonio isolano, la Diocesi di Ozieri ha celebrato il patrono della Sardegna e della diocesi, martire del primo cristianesimo, condannato “ad metalla” in una delle miniere sulcitane perché difensore della fede nel Cristo Risorto sino alla effusione del sangue.
Ha presieduto la Solenne Santa Messa il Cardinale Angelo Becciu, concelebranti il Vescovo di Ozieri, Mons. Corrado Melis, il Vscovo emerito di Ales-Terralba, Mons. Giovanni Dettori – originario di Ozieri – e tutto il clero diocesano. L’intera cerimonia, iniziata con la processione che dalla cittadina è salita sino alla collina su cui si erge la Basilica di Sant’Antioco di Bisarcio, è stata trasmessa in diretta da Videolinea con il commento in studio affidato a Paolo Matta e la regia ad Angelo Palla.
«Quanto è duro sopportare tanto fango e portare il peso delle calunnie seppur confortati dalla certezza dell’essere innocenti e di aver sempre agito correttamente!» (Mario Becciu, 13 novembre 2021).
Il giorno precedente alla solenne celebrazione nella Basilica di Sant’Antioco di Bisarcio, il Cardinale Angelo Becciu è stato ospite d’onore al Convegno della Caritas Diocesana di Ozieri dal tema “Povertà ed esclusione sociale”, che si è svolto venerdì 12 novembre ad Ozieri nella Sala Don Salis (Unione delle due piazze), inserito nell’ambito della V Giornata Mondiale di Poveri istituita da Papa Francesco dal tema “I poveri li avete sempre con voi!”. Durante l’evento sono stati illustrati gli interventi operati dalla Caritas Diocesana nel periodo strettamente legato alla pandemia e al lockdown. Azioni che hanno visto i vari operatori Caritas lavorare in modo tempestivo ed efficace, nonostante le restrizioni. All’incontro, moderato da Francesca Sanciu, sono intervenuto anche il Vescovo di Ozieri, Mons. Corrado Melis; il Direttore della Caritas Diocesana, Don Mario Curzu; l’operatrice della Caritas Diocesana, Silvia Camoglio; la responsabile del Centro di Ascolto Diocesano, Giovanna Pani e il Presidente della Cooperativa Spes (Società per erogare servizi), Tonino Becciu. Durante il convegno si sono svolte anche alcune testimonianze di persone che hanno usufruito dell’aiuto e dell’ascolto da parte degli operatori della Caritas Diocesana.
Commosso davanti ai risultati delle opere di carità e di creazione di opportunità di lavoro create dalla Caritas e dal suo braccio operativo, la Cooperativa Spes, presieduta da suo fratello Tonino, nel suo indirizzo di saluto Card. Becciu ha esordito con delle parole forte e chiare: «Orgoglioso, fiero, contento di avervi aiutato. Dov’è lo scandalo? Quel poco che ho potuto fare ha portato dei risultati meravigliosi: perché allora creare scandali? Perché massacrare me, la mia famiglia, questa diocesi? Il fango mediatico che è stato creato ha procurato umiliazioni a tutti voi, e questo mi dispiace profondamente. Mi hanno accusato di avere favorito la mia diocesi: è vero, e cosa c’è di scandaloso? L’ho fatto da Nunzio in Angola e a Cuba, perché non qui? Hanno ricoperto di calunnie la mia famiglia, mio fratello e tutti voi, ma è in corso un processo nel quale mi difenderò e dove dimostrerò che sono appunto calunnie. Mi hanno attribuito conti in paradisi fiscali, ma il Paradiso che conosco io è ben altro. Mi hanno accusato di avere pagato testimoni, ma è tutto falso, sono accuse che respingo e lo dimostrerò. Ma oggi non pensiamo a questo, oggi dobbiamo stare allegri perché oggi è una giornata di festa».
A conclusione del Convegno è stata inaugurata inoltre, alla presenza del Cardinal Becciu, la nuova opera-segno della Diocesi di Ozieri: la pizzeria, gastronomia, paninoteca inclusiva “PIZ STOP”. La Cooperativa Spes nei mesi scorsi ha rilevato un’attività gastronomica con l’obiettivo di rispondere al bisogno occupazionale del territorio, attraverso l’inserimento persone fragili e diversamente abile, affiancato da professionisti del settore e allo stesso tempo salvaguardare alcuni lavoratori della gestione precedente.
Il Presidente Antonino Becciu ha spiegato: «Come negli altri settori e servizi della Spes, anche con questa nuova attività si cercherà di coniugare solidarietà ed imprenditorialità, favorendo processi di inclusione sociale tramite l’attivazione di nuovi posti di lavoro. Nella nuova pizzeria sarà infatti coinvolto in modo attivo personale con disabilità, affiancato da professionisti del settore». In riferimento a questa nuova attività della Spes, il Cardinal Becciu ha detto: «Il lavoro è dignità, speranza, gioia, e qui tutto questo succede. Qui si applicano il Vangelo e la dottrina sociale della Chiesa, perché come il Papa Francesco ci ha insegnato anche quelle cose che vengono definite scarti possono essere valorizzate». Sono parole che esprimono soddisfazione nel vedere da vicino i risultati di progetti finanziati con fondi della Regione e dall’8×1000, come ha sottolineato il presidente della Spes Tonino Becciu, «sempre con progetti che sono stati presentati secondo le regole e ritenuti meritevoli perché possiedono il requisito della auto-sostenibilità: ovvero che sono capaci di andare avanti da soli». Uno degli esempi portati è stato il panificio, nato con un finanziamento di 100mila euro e che ora ne fattura 5/600mila all’anno «e soprattutto dà lavoro a 15 persone, 15 famiglie», ha detto Tonino Becciu. Quindici persone sulle 75 alle quali la Spes, che dal 2005 conta 400 inserimenti lavorativi, attualmente dà lavoro.