Germi poetici

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Canti della sera

La luce dorata del mattino

s’è fatta penombra a sera

sui muri intessuti di fatiche

nel dolore nascosto tra le pietre.

Ed è gioia ricordare chi,

negli anfratti di fatiche quotidiane,

giunge al tramonto

donando raggi di splendore

in trasfigurante bellezza!

Luce dorata del mattino

fatta penombra a sera

è sempre luce di speranza

che porta nel cuore

i germi divini dell’Eterno.

* * *

 

 

Il cielo buio

rende tutto acromo.

Soltanto i sogni colorano il buio.

L’amore di chi ha cuore

insegna ad amare

oltre i limiti dei confini d’orizzonte.

Ed io qui,

solo,

trovo la mite eternità

come davanti all’aurora di una stella che,

nel fondale del buio della notte,

danza

i ritmi di sua vivida luce.

* * *

Dal misterioso canto di natura notturna

emerge l’esile afflato dell’umanità:

agognato grido

di vivente speranza,

eterno canto

negli ignoti campi del poi…

Avvolto dalla pienezza di questo grido in canto

i ritmi di luce interiore

si armonizzano coi fremiti del pensiero

mentre le stelle si saturano

d’eternità.

Ricordi di un volo

In memoria di mia madre

Tramontano spazio e tempo

sui prati della sera.

Torna il silenzio della notte

che tutto avvolge

nel suo grembo di mistero.

Danza l’aurora di speranza

in attesa dell’Eterno Splendore.

Gli occhi,

inebriati d’essenza d’Infinito,

ormai dormono al buio

nella struggente memoria dell’Attesa.

Dolce è la notte

che discende pian piano

nella cella del cuore.

Se la luna tramonta

brucerà il sole

in trasfigurante Bellezza.

In attesa di luce

Sono gocce d’oro

le ore trascorse di questa giornata.

Ed io

al chiarore di luna

in libertà di spirito

continuo a cantare come usignolo

avvolto in groviglio di spine

in attesa di sole.

* * *

Nell’anfiteatro del mondo

con l’azzurro ormai cupo del cielo

scende attonito il silenzio della sera.

Canta il vento

che si attorciglia tra i pini di Roma

avvolti di luce lunare.

Punte di stelle senza nome

attendono

con occhi di diamante

che un altro giorno

germogli.

* * *

Architetture sonore

danzano tra gli spazi silenziosi del tempo

dove il suono si fa luce di nuova alba radiosa

su ali di musica in volo.

Nella solitudine di questo silenzio di luce

la parola canta la sua forza espressiva:

soltanto i battiti del cuore

ne sanno percepire la voce.

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