I film del weekend. Al cinema con Al Pacino e Robert De Niro

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Al Pacino e Robert De Niro sono considerati da anni dei mostri sacri del cinema mondiale. Dopo tanto tempo, finalmente i due hanno deciso di nuovo di fare un film dove possano recitare fianco a fianco. Non è la prima volta che questo avviene. Infatti, già nel Padrino parte seconda (dove non s’incontrano mai) e in “Heat – la sfida” (dove s’incontrano solo in due scene in tre ore di film) queste due icone ci avevano deliziato con le loro interpretazioni.

La nuova occasione arriva con “Sfida senza regole”, un film mediocre, scritto dallo sceneggiatore dell’ottimo “Inside man” di qualche anno fa e diretto da un regista che conosce bene il suo mestiere come Jon Avnet (pomodori verdi fritti, l’angolo rosso). Pacino e De Niro interpretano due poliziotti che devono catturare un criminale che ammazza altri criminali usciti troppo presto di galera o mai condannati ad entrarci. La trama è molto semplice e i due protagonisti con qualche ruga in più da come ce li ricordavamo in immortali film quali Toro Scatenato e Scarface ci regalano battute, sguardi e movenze come solo loro sanno fare.

Il punto è questo, e se al posto loro ci fosse qualcun altro? A parte le critiche al sistema giudiziario americano che già in passato sono state fatte da pellicole molto meglio riuscite di questa, cosa ci rimane?I personaggi di contorno sono davvero scritti male e il montaggio di alcune scene è un po’ forzato. I ruoli dei due protagonisti la fanno da padrone, tanto da eliminare ogni altra comparsa. Forse questo è uno dei difetti del film, il concentrarsi troppo su di loro tralasciando il resto. Carla Cugino è sprecata in un ruolo che poteva essere più interessante, il rapper 50 cent invece lascia piuttosto indifferenti. Alla fine ci si rende conto che stiamo parlando del solito thriller con sorpresa finale abbastanza scontata.

Viene da chiedersi come mai due grandi star come loro abbiano scelto una sceneggiatura così mediocre. Forse a Hollywood sono a corto di idee? O forse semplicemente perché non c’è un grande regista come Coppola o Micheal Mann che cerchi di trovare delle originali soluzioni per rendere una semplice sceneggiatura un grandissimo capolavoro. Purtroppo non è questo il film che ci si aspetterebbe da loro, o forse l’industria del cinema ha macinato anche loro costringendoli a girare pellicole solo per soldi. Il cinema indipendente americano ormai non esiste più da tempo, sono tempi duri e rischiare ad Hollywood non è contemplato nei manager delle case di produzione.

151.11.48.50