Le dimissioni del Vescovo Hoeppner per coercizione. La tolleranza zero di Papa Francesco per molti, ma non per tutti: il Vescovo Zanchetta gira ancora a piede libero in Vaticano

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Il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Crookston (U.S.A.), presentata da S.E. Mons. Michael J. Hoeppner e ha nominato Amministratore Apostolico sede vacante della medesima Diocesi S.E. Mons. Richard Edmund Pates, Vescovo emerito di Des Moines.

Nei confronti di S.E. Mons. Michael J. Hoeppner – 71 anni – Associated Press  conferma l’accusa di coercizione, per aver affermato che un sacerdote era idoneo al ministero nonostante sapesse che lo stesso prete, aveva abusato di un ragazzo di 16 anni all’inizio degli anni ’70. La vittima, Ron Vasek – ex candidato diacono – in seguito ha citato in giudizio la diocesi, sostenendo che il Vesovo Hoeppner lo aveva ricattato per ritirare le sue accuse contro il sacerdote. La causa è stata risolta nel 2017, con un risarcimento di entità non divulgata [QUI].

Le accuse – a più ampio spettro – riguardano anche l’aver insabbiato gli abusi sessuali clericali commessi sui bambini [QUI]: Papa Francesco ha accettato le dimissioni del Vescovo di Crookston nel Minnesota nord-occidentale, Michael J. Hoeppner, nominando il vescovo emerito di Des Moines Richard Edmund Pates come sostituto temporaneo. Secondo quanto riferito, la vittima ha affermato che la coercizione di Hoeppner è stata come “essere nuovamente sottoposto agli abusi”.

Il contrasto agli abusi e la tolleranza zero – per molti ma non per tutti – di Papa Francesco, si continua a muovere come fa l’altalena del suo pontificato. Nel quale si alternano pesi e misure, come si elargiscono, coriandoli a stelle filanti a carnevale.

Come abbiamo detto in più occasioni, il bel faccione sorridente del Vescovo Gustavo Zanchetta – a piede libero nella Città del Vaticano, residente a casa di Papa Francesco, il Domus Sanctae Marthae – già condannato in Argentina per abuso sui seminaristi è stato raggiunto anche da notifica di mandato di cattura internazionale [QUI]. Zanchetta con arroganza e tracotanza beffarda, sorride alla luce di un sole, che ogni giorno lo vede recarsi, sul luogo di lavoro – a lui dedicato – presso il proprio ufficio all’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica (APSA), nel Palazzo apostolico a San Damaso in Vaticano [QUI].

Riguardo al tema degli abusi, c’è ancora molto da fare. A tal proposito, molte vittime dicono che non é stato ancora fatto abbastanza [QUI]. Nel caso di specie – il Vescovo di Crookston – avrebbe interferito con le indagini sulla cattiva condotta sessuale del clero della diocesi.

Mons. Bernard Anthony Hebda, Arcivescovo metropolita di Saint Paul e Minneapolis – incaricato dell’inchiesta della Santa Sede – ha affermato, in una dichiarazione pubblicata sul sito web arcidiocesano, come anche sul sito web diocesano di Crookston, che l’indagine ha avuto come obiettivo la verifica della condotta disdicevole del Vescovo Michael Hoeppner – il quale – “ha compiuto atti e omissioni intesi a interferire e a evitare indagini civili e canoniche sulla cattiva condotta sessuale del clero nella diocesi di Crookston”.

La vittima delle violenze sessuali, un uomo che dice di essere stato abusato da un prete 46 anni fa, ha citato in giudizio il Vescovo Hoeppner e la Diocesi di Crookston, sostenendo che il vescovo lo ha costretto a firmare un documento in cui si afferma che l’abuso non è mai avvenuto [QUI].

In ultimo sottolineiamo un fatto rilevante, poiché si crea discontinuità con le vicende criminose clericali del passato. L’Arcivescovo Hebda ha dichiarato che “le forze dell’ordine sono state informate delle accuse. Le accuse mi sono state riferite secondo le procedure stabilite nella recente legislazione di Papa Francesco che affronta la responsabilità del vescovo, il motu proprio Vos estis lux mundi[QUI].

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