++++ URGENTE +++ La nota lobby arcobaleno cerca di far passare in parlamento la legge totalitaria e liberticida Zan palesemente inutile, voluta solo per mettere un bavaglio a chi si oppone all’ideologia gender

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Seguono quattro interventi – una petizione di CitizenGo, comunicati di Pro Vita & Famiglia Onlus e Family Day-Difendiamo i Nostri Figli e un articolo di Rossoporpora.org – relativi al progetto di legge liberticida Zan, che la nota lobby LBTQI+ cerca di far passare in parlamento, nonostante l’evidente inutilità della legge stessa, voluta solo per mettere un bavaglio a chi si oppone all’ideologia gender, “un errore della mente umana”, come l’ha chiamato Papa Francesco [Quello che Papa Francesco pensa dell’ideologia del gender. “Un grande nemico del matrimonio”. “I bambini hanno il diritto di crescere in una famiglia, con un papà e una mamma” – 17 marzo 2021].

No alla legge liberticida #RestiamoLiberi
La mia e la tua libertà sono di nuovo in pericolo


Oggi, martedì 30 marzo alle ore 15.30, l’Ufficio di Presidenza della Commissione giustizia del Senato si riunirà per decidere se calendarizzare o meno un pacchetto di proposte di legge presentate dai deputati Zan (PD), Scalfarotto (Italia Viva- Renzi), Boldrini (PD ex LEU) e altri, che mira a introdurre pesanti sanzioni penali per i colpevoli del reato di “omofobia” (DDL Zan).
Siamo venuti a conoscenza del fatto che gli attivisti LGBTQ e i radicali hanno organizzato un movimento online per fare pressioni sui capigruppo affinché sostengano questo disegno di legge, ideologico e liberticida.
Mancano solo poche ore alla sua approvazione… e solo tu puoi fermarlo!
Grazie di cuore per il tuo aiuto! Solo insieme possiamo farcela.

Matteo Fraioli e tutto il team di CitizenGO

P.S. Oltre a firmare per mandare un messaggio alla Commissione, ti chiedo di pregare. Pregiamo affinché al nostro paese sia risparmiata una legge ingiusta e pericolosa come questa.

La nostra libertà è in pericolo!

Nonostante l’emergenza, la crisi economica, le restrizioni, le famiglie al lastrico, la mancanza di vaccini, i ristori e gli aiuti mancati alle attività in crisi… alcune forze politiche  stanno facendo ancora una volta  pressione affinché venga approvato un disegno di legge inutile, ideologico e pericoloso! Il DDL Zan rappresenta un disegno di legge:

  • INUTILE, perché la legge italiana già garantisce le giuste punizioni nei confronti di coloro che commettono o istigano a commettere atti di discriminazione o di violenza contro qualsiasi categoria di persone e i dati dell’OSCAD dimostrano che l’omotransfobia non è asolutamente un’emergenza in Italia.
  • IDEOLOGICO, perché lo scopo di questo DDL è quello di “ri-educarci”. Con tale legge, infatti, si fisserà anche una Strategia Nazionale LGBTQ atta a promuovere una vera e propria colonizzazione arcobaleno della vita sociale del paese: scuole, luoghi di lavoro, pubblica amministrazione, media e comunicazione. Nel testo di legge sono previsti 6 milioni di euro per sovvenzionare le cause promosse da chi si sentirà vittima di omotransfobia;
  • PERICOLOSO, perché questo DDL è contrario alle mie e le tue opinioni personali sul tema dell’affettività, della sessualità, dell’educazione, della famiglia e persino della libertà religiosa, tanto che la CEI si è espressa contro il DDL Zan, affermando che introdurrebbe norme incriminatrici che aprirebbero a «derive liberticide».

Abbiamo solo poche ore per fermare il DDL Zan (la discussione inizierà per le 15.30), FIRMA SUBITO!

URGENTE! Firma subito e manda un messaggio ai capigruppo della commissione giustizia: il DDL Zan è un disegno di legge inutile, ideologico e liberticida, non sostenetelo!

Partecipando a questa petizione manderai un messaggio personale ai capigruppo della commissione giustizia del senato.
Attenzione: i senatori potrebbero essere riuniti a discutere del DDL proprio in questo momento, mentre stai leggendo queste righe.
Cosa stai aspettando? Abbiamo pochissimo tempo per fermare questa deriva liberticida! URGENTE! Firma subito e manda un messaggio ai Capigruppo della commissione giustizia: il DDL Zan è un disegno di legge, inutile, ideologico e liberticida, non sostenetelo!

Ai capigruppo della Commissione Giustizia del Senato

Onorevoli senatori, rimaniamo sconcertati, come in un momento di crisi come quello che il nostro paese sta attraversando, alcune forze politiche stiano facendo pressione affinché la Commissione Giustizia del Senato porti in calendario la proposta di legge Zan-Scalfarotto-Boldrini.
Come liberi cittadini della Repubblica italiana chiediamo che la proposta di legge Zan-Scalfarotto-Boldrini non sia calendarizzata.
Tutti noi crediamo che la sua approvazione costituirebbe un grave attacco a molte delle libertà costituzionalmente garantite ad ogni cittadino, introducendo un “reato d’opinione” inaccettabile per uno stato democratico come il nostro.
Sappiamo per certo che questa proposta di legge, così pericolosa e divisiva, ha l’unico scopo di imporre l’ideologia LGBTQ+. Sappiamo tutti che qualsiasi reato contro la persona è già adeguatamente sanzionato dalle leggi Italiane con tutte le aggravanti del caso.
Facciamo appello al vostro buon senso e alla vostra serietà politica. Tutti noi, liberi cittadini ed elettori, sapremo valutare la vostra decisione di oggi e ne terremo conto in futuro
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Omotransfobia Ddl Zan
Pro Vita & Famiglia Onlus: “E adesso pensano di chiudere anche la bocca agli italiani?”

“Il Ddl Zan non è urgente. Sono queste le emergenze del Paese? Temi che tra l’altro il premier Mario Draghi non ha toccato in nessuno dei due discorsi programmatici, né al Senato né alla Camera? Sono ben altre le priorità del Paese. Esprimiamo la nostra contrarietà e la contrarietà delle famiglie italiane già vittime di una crisi senza precedenti. Esistono già adeguati presidi con cui prevenire e reprimere ogni comportamento violento o persecutorio come bene aveva rilevato la CEI, la legge c’è e basta applicarla”, ha dichiarato Toni Brandi, Presidente di Pro Vita & Famiglia Onlus, alla notizia che oggi i Capigruppo di maggioranza della Commissione giustizia del Senato sia stata chiamata a calendarizzare il DDL Zan sull’omotransfobia.

“La deriva liberticida, in un’Italia già allo stremo e sottoposta a continue restrizioni e limitazioni a causa del Covid, appare più che colpevole, una vera e propria violenza che chiuderebbe definitivamente anche la bocca dei cittadini introducendo de facto  il reato di opinione. Tra l’altro non si segnala alcuna modifica significativa nella formulazione del testo modificato alla Camera e ora proposto al Senato. È lampante il rischio di indottrinamento per i nostri bambini mediante le teorie del Gender propagandate da questa legge” ha dichiarato il Vicepresidente di Pro Vita &Famiglia Onlus, Jacopo Coghe.

“È bene che chi sta in Parlamento sappia che con #restiamoliberi siamo pronti a scendere nuovamente in migliaia in tutte le piazze d’Italia. Via i bavagli e viva la libertà” ha concluso la nota di Pro Vita & Famiglia Onlus.

Roma, 30 marzo 2021

Associazione Family Day-Difendiamo i Nostri Figli
Appello ai parlamentari: no alla calendarizzazione ddl Zan giudicato inutile e liberticida da cattolici, femministe e liberali


In giornata l’Ufficio di Presidenza della Commissione giustizia del Senato è chiamato a decidere se incardinare il DDL Zan sull’omofobia. Il Family Day ribadisce il suo no ad un provvedimento che è stato definito “inutile” e “liberticida” da cattolici, femministe e liberali.

La Conferenza episcopale italiana si è pronunciata lo scorso 10 giugno con una nota che spiega che non esiste alcun vuoto normativo, essendo presenti nel Codice Penale tutti gli strumenti giuridici volti a perseguire e condannare chi si è reso colpevole di discriminazioni e violenze motivate dall’orientamento sessuale, e questo lo dimostrano numerose e severissime sentenze già passate in giudicato che hanno colpito persone che si sono rese protagoniste di atti contro persone omosessuali. Condividiamo inoltre il timore dei vescovi riguardo al fatto che un’eventuale introduzione di ulteriori norme incriminatrici rischierebbe di aprire a derive liberticide e si finirebbe col colpire l’espressione di una legittima opinione, come insegna l’esperienza degli ordinamenti di altre Nazioni al cui interno norme simili sono già state introdotte. Se dovesse passare il ddl Zan potremmo quindi diventare “omofobi per legge” ed essere chiamati a difenderci davanti ad un giudice per aver semplicemente affermato, ad esempio, che tutti i bambini hanno diritto ad un padre e una madre, che i trans non sono donne e che l’utero in affitto è una barbarie e chi alimenta questo mercato un criminale, come giù successo ad alcuni noti scrittori progressisti anglosassoni.

Intellettuali e giuristi di estrazione liberale rimarcano inoltre che ddl Zan è iniquo perché divide la società in categorie con tutele a velocità differenziata, creando soggetti iper-tutelati in base alle loro scelte sessuali. Senza dubbio poi il ddl Zan è inoltre ideologico, come affermano le femministe, perché menziona una controversa identità di genere slegata dal sesso biologico – punto contestato fortemente dalle femministe – che può comprendere oltre 50 definizioni stando alle moderne teorie del genere. Millenni di antropologia umana vengono quindi riscritti con una legge che si basa su teorie che non hanno basi scientifiche.

Rispetto alle critiche mosse dopo il passaggio alla Camera del testo ora proposto al Senato, nulla di significativo è cambiato, mentre restano tutte le criticità liberticide e la possibilità di introdurre forme di indottrinamento nelle scuole di ogni ordine e grado delegate ad associazioni lgbt, senza alcun contraddittorio o voce plurale sui temi sensibili della sessualità.
Leviamo quindi nostro appello ai parlamentari chiamati a decidere sul percorso di questo ddl liberticida ed esortiamo tutti i nostri simpatizzanti e le donne e gli uomini liberi della nostra nazione a far sentire chiara e forte la loro voce in difesa della libertà.

Roma, 30 marzo 2021

VENTO DI FOLLIA/IL MERLO DI REPUBBLICA
di Giuseppe Rusconi
Rossoporpora.org, 29 marzo 2021

Le restrizioni a diverse libertà individuali – che ci accompagnano ormai da oltre un anno – hanno già prodotto (o aggravato), producono e produrranno in misura sempre più massiccia danni gravi alla psiche di non pochi italiani: non solo per scolari e studenti cui irresponsabilmente è stata, è e verrà forse ancora negata l’esperienza adolescenziale. Come dimostrano tra l’altro il caso penoso illustrato di seguito.

I “VIGLIACCHI” DI FRANCESCO MERLO, REPUBBLICA DEL 25 MARZO 2021

Intorno a pagina 25 generalmente incominciano tre pagine che Repubblica cartacea dedicate ai commenti. Nella prima appaiono anche le lettere dei lettori e alcune rubriche tenute da eccellenze politicamente corrette della Casa. In apertura, giovedì 25 marzo 2021, uno squillo di guerra –  “Omofobia e legge Zan, i vigliacchi in Parlamento” – è il titolo della rubrica “Posta e risposta” di Francesco Merlo.

Rispondendo a una lettera a proposito dell’atto di violenza fisica contro un attivista lgbt e un suo compagno che si stavano baciando nella stazione romana di Valle Aurelia (si pensi che l’autore ha scavalcato due volte i binari per puntare sull’obiettivo, segno di chiara alterazione psichica) il Merlo osserva tra l’altro: “L’energumeno che ha sfogato la sua ferocia è meno vigliacco di quelli che in Parlamento si oppongono alla legge Zan contro l’omofobia”.

Non è chi non colga l’oggettiva gravità dell’affermazione del noto radicalchic in salsa parigina (versione ‘gauche au caviar’ ).

Della legge Zan ci siamo occupati più volte in questo blog  (vedi ad esempio QUI, QUI e QUI). Dovrebbe essere ormai ben palese, a chi non ha occhi foderati di arcobaleno o di opportunismo da salotto, che tale legge non è stata pensata per proteggere gli omosessuali (già sono protetti come tutti dalla legge per episodi di violenza, come dimostra lo stesso caso caso di Valle Aurelia, in cui la Polizia, dopo aver preso conoscenza di un video girato nell’occasione, ha subito identificato e denunciato l’aggressore, già segnalato per un alterco in un aeroporto veneto), ma per imporre la museruola a chi ancora osa – a caro prezzo, come prova quotidianamente la cronaca – esprimere in materia di famiglia opinioni non collimanti con quelle della nota lobby totalitaria.

Il Merlo però non si accontenta, in buona o malafede, di celare gli obiettivi della legge cui si riferisce: è ancora più grave e inquietante nelle parole utilizzate. Infatti definisce” vigliacchi” i parlamentari che si sono opposti alla Camera e si opporranno in Senato all’approvazione della legge Zan.

Una vera e insultante enormità totalitaria. Che il Merlo accarezzi in cuor suo l’idea di trasformare il Parlamento in un bivacco di manipoli (con la stella rossa sul berretto, tipo quelli in azione in Istria contro Norma Cossetto o nel triangolo rosso emiliano contro il seminarista beato Rolando Rivi e tante altre vittime ‘colpevoli’ di essere anticomunisti dal 1943 in poi)?

Non meraviglia che il Merlo scriva su Repubblica– una vera eccellenza cartacea e online specializzata in linciaggi mediatici – facendo così degna compagnia alla bassa manovalanza di certe cronache cittadine e alle teologhe prezzolate chiamate, se del caso, a fare da foglie di fico alle vergogne umane e giornalistiche sfornate dalla nota officina.

Il direttore responsabile di Repubblica ha qualcosa da dire in merito? Il Comitato di redazione ha qualcosa da dire in merito? I firmatari di mille appelli per la “libertà d’espressione” e contro “gli odiatori” hanno qualcosa da dire in merito? Oppure, ad esempio, sono troppo impegnati (…per loro la legge Zan è già stata approvata) a chiedere la rimozione del magistrato Simonetta Matone da consigliere di fiducia dell’Università Sapienza per aver firmato nel 2016 un documento del Centro Studi Livatino razionalmente critico contro la Legge Cirinnà sulle’ unioni civili’ ? Certi politici e certe politiche normalmente loquacissimi e loquacissime hanno qualcosa da eccepire riguardo ai loro colleghi così pesantemente insultati? E i vertici del Parlamento non sentono l’esigenza di difendere i membri dei loro consessi? E chi è al Governo? E chi è al Quirinale? Notiamo che – a quanto ci consta – solo l’ex-senatore Carlo Giovanardi su L’Occidentale del 25 marzo 2021 ha reagito all’ insulto del Merlo, gravissimo per il contenuto e gravissimo per la tribuna da cui è stato lanciato. Tale constatazione, quella di una mancata reazione delle vestali della democrazia, non fa altro che aggiungere –  incredibilmente  ma forse non troppo – vergogna a vergogna.

151.11.48.50