Numeri ufficiali Covid-19 del 15 marzo 2021. La sospensione di AstraZeneca e psicosi

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Ringraziando i nostri lettori e sostenitori, ricordiamo che è possibile inviare comunicazione presso l’indirizzo di posta elettronica del “Blog dell’Editore”: QUI.

I dati Covid-19 ufficiali del Ministero della salute di oggi lunedì 15 marzo 2021

Ricoverati con sintomi: 25.338 (+820) (+3,34%)
In terapia intensiva: 3.157 (+75) (+2,43%) [con 243 nuovi ingressi del giorno] [*] [I pazienti in terapia intensiva aumentano da 25 giorni]
Deceduti: 102.499 (+354) (+0,35%)
Vaccinati [**] e percentuale sulla popolazione (aggiornato al 15 marzo 2021 Ore 18:31) 2.027.463 (3,40% di una platea di 50.773.718 persone da vaccinare)

Dati aggiornati al 15 marzo 2021 ore 18:30 – Fonte Agenas.

La soglia del 30% per le terapie intensive e del 40% per le aree non critiche è individuata dal decreto del Ministro della Salute del 30 aprile 2020. Per area non critica si intendono i posti letto di area medica afferenti alle specialità di malattie infettive, medicina generale e pneumologia.

[*] Dato molto importante, perché permette di verificare al di là del saldo quante persone sono effettivamente entrate in terapia intensiva nelle ultime 24 ore oggetto della comunicazione.

[**] Persone che hanno completato la vaccinazione (prima e seconda dose). Vaccinazione in tempo reale: QUI.

Il sistema “Tutor” per verificare il “trend” dell’epidemia

Media giornaliera dei decessi: 263 (-).

Tabella con i decessi al giorno, il totale dei decessi e la media giornaliera dei decessi [A cura dello Staff del “Blog dell’Editore”]: QUI.

Il punto della situazione a cura di Lab24

Come prima cosa rispondiamo alle numerose domande che ci sono state rivolte a proposito del picco dell’epidemia, tema che è tornato prepotentemente (e inutilmente) di attualità proprio in questi giorni. In epidemiologia conoscere con precisione il momento di picco è un mero dato statistico quasi del tutto privo di utilità. Spesso il cosiddetto picco è simile a un plateau, oppure è caratterizzato da più “punte” altalenanti ripetute a pochi giorni di distanza: bisogna invece interpretare le fasi epidemiche e, soprattutto, provare a capire cosa succederà dopo. Guardare alle epidemie esercitandosi a prevedere il momento di picco è po’ come consultare le previsioni del tempo concentrandosi sull’orario in cui sorgerà il Sole: il dato davvero utile non è quello, ma sapere se sarà bello o pioverà (il Sole sorgerà comunque). Ne abbiamo una dimostrazione pratica ricordando che nel corso di questa epidemia abbiamo avuto più di un picco: marzo 2020; novembre 2020; dicembre 2020; gennaio 2021 (due volte). Conoscerne con precisione il momento non ha spostato di una virgola la qualità della nostra vita quotidiana, né tantomeno modificato le nostre capacità di rispondere all’emergenza. Un tema (non il prossimo picco che dovrebbe verificarsi entro fine mese, ma la possibile evoluzione in meglio dell’epidemia) sul quale torneremo in dettaglio nell’analisi approfondita di questa settimana (Fonte Lab24.ilsole24ore.com/coronavirus).

Ordinanza Figliuolo, vaccini residui a soggetti disponibili

Il Commissario straordinario per l’emergenza Covid, il Generale Francesco Figliuolo, ha firmato l’ordinanza con cui dispone che “in sede di attuazione del Piano strategico nazionale dei vaccini per la prevenzione da SARS-CoV-2 richiamato in premessa, le dosi di vaccino eventualmente residue a fine giornata, qualora non conservabili, siano eccezionalmente somministrate, per ottimizzarne l’impiego evitando sprechi, in favore di soggetti comunque disponibili al momento, secondo l’ordine di priorità individuato dal menzionato Piano nazionale e successive raccomandazioni” (Fonte SkyTG24).

Miozzo lascia il CTS

Con una lettera inviata al Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, al Ministro della Salute, Roberto Speranza e al Capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, Agostino Miozzo ha deciso di lasciare il suo ruolo di coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico. “È una scelta personale che ho maturato in assoluta autonomia e senza alcuna forzatura, concordata e condivisa con Palazzo Chigi e con il Ministro della Salute Roberto Speranza”. Lo dice l’ex Coordinatore del CTS Agostino Miozzo che ora collaborerà con il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. “Si è valutata la necessità di supportare il Ministero, per quella che è la mia esperienza, per preparare la riapertura delle scuole. C’è moltissimo lavoro da fare per le settimane e i mesi a venire e per affrontare la complessità di una pandemia che ha imposto scelte difficili” (Fonte SkyTG24).

“Le notizie vanno date, sempre” (Enrico Mentana). Non è colpa del comunicatore se il lettore non sa leggere, per ignoranza. Non è un insulto, significa non consapevolezza o incompetenza, più o meno colpevole, che per la legge non è ammesso; oppure, condizione determinata dalla mancanza di istruzione o di educazione (che manca a tutti, a livelli differenti). Il problema oggi è l’ignoranza galoppante fuori controllo del tuttologhismo (la presunzione di saper tutto o di atteggiarsi a tale). Tutti siamo ignoranti (so di non sapere…), ma molti sono più ignoranti ancora, fino a raggiungere le vette dell’analfabetismo funzionale e, quindi, la psicosi se la creano da soli. Non è colpa del comunicatore.

«Quindi il vaccino di AstraZeneca è stato sospeso in via precauzionale almeno fino a domani – quando dovrebbe arrivare la parola definitiva dell’Agenzia Europea del Farmaco – in Italia e in diversi altri paesi, come Francia e Germania. La svolta prudenziale conferma la fondatezza dei timori originati da diversi episodi dei giorni scorsi, che una parte dell’informazione ha segnalato con la dovuta evidenza, nonostante qualche ditino alzato di chi ammoniva “così non si fa, perché la gente si impaurisce”. È di tutti la speranza che l’EMA rassicuri, e il vaccino possa essere ridistribuito, certo. Ma una ricetta intanto riguarda noi. Le notizie vanno date, sempre» (Enrico Mentana).

La decisione odierna dell’AIFA di sospendere in via precauzionale la somministrazione del vaccino AstraZeneca è la dimostrazione di come il sistema sia estremamente attento e pronto a rispondere ad ogni possibile dubbio per tutelare la salute pubblica. Anche agendo in via del tutto precauzionale, come appunto è stato fatto.

AstraZeneca: Austria non sospende e continua a vaccinare

L’Austria continuerà a vaccinare con il vaccino AstraZeneca. Lo ha deciso questa sera il comitato nazionale austriaco per le vaccinazioni, in controtendenza rispetto a Germania, Italia, Francia, Spagna, Portogallo e Slovenia che oggi hanno deciso di sospendere le vaccinazioni con il siero prodotto da AstraZeneca (Fonte SkyTG24).

La Slovenia sospende il vaccino AstraZeneca

Anche la Slovenia ha annunciato in serata la decisione di sospendere in via precauzionale la somministrazione del vaccino AstraZeneca. Nel darne l’annuncio, il Ministro della sanità Janez Poklukar, citato dai media regionali, ha detto che si attendono le decisioni al riguardo dell’Agenzia Europea del Farmaco (EMA) (Fonte SkyTG24).

Sospensione temporanea AstraZeneca anche in Lussemburgo

“A seguito della decisione di diversi stati membri dell’Unione Europea, tra cui Francia e Germania, di sospendere temporaneamente la vaccinazione con il vaccino Covid-19 AstraZeneca, il Lussemburgo ha deciso di seguire questa decisione”. Lo riferisce una nota del governo del Granducato precisando che si tratta di una “misura precauzionale, in attesa dei risultati dei test dell’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA)” (Fonte SkyTG24).

Gilestro a Sky TG24: “AstraZeneca è sicuro, no a psicosi”

“Richiamare un lotto può succedere, è normale. Fermare la vaccinazione con tutti gli altri lotti no”. Lo ha dichiarato ai microfoni di Sky TG24 Giorgio Gilestro, Professore associato di Neurobiologia all’Imperial College di Londra, commentando la decisione di diversi Paesi europei, Italia inclusa, di sospendere in via precauzionale l’utilizzo del vaccino anti-Covid-19 messo a punto da AstraZeneca, in attesa che sulla questione si pronunci l’EMA (Fonte SkyTG24).

Nel Regno Unito 502 morti da vaccino anti-Covid? E Il governo ammette? No, leggiamo i dati
Le segnalazioni ricevute sia dalla farmacovigilanza italiana che da quella del Regno Unito fanno riferimento a casi sospetti e non provati
di David Puente
Open.online, 15 marzo 2021


Si continua a parlare di vaccini anti-Covid-19. Il 13 marzo 2021 viene pubblicato su Affaritaliani.it un articolo dal titolo Reazioni ai vaccini, dati governo inglese. 502 morti, 87387 reazioni, 43 ciechi riportante un documento pubblico del Regno Unito già trattato dalla nostra sezione Fact-Checking di Open lo scorso 23 febbraio 2021. La pubblicazione di Affaritaliani è stata poi ripresa da Paolo Becchi, ripreso a sua volta da Libero per le sue accuse di presunte fake news rivolte al TG1.

Abbiamo spesso trattato l’argomento delle segnalazioni di reazioni avverse e le metodologie utilizzate in Italia dalla nostra farmacovigilanza, una situazione simile a quella che avviene nel Regno Unito e in altri Paesi. Queste, infatti, non sono provate e classificate come sospette, ma pur sempre utili per valutare eventuali indagini o interventi.

Per chi ha fretta

– Il report britannico riporta delle sospette reazioni avverse.
– Lo stesso governo, sul sito istituzionale, spiega come leggere i dati del report: le segnalazioni ricevute non sono provate e le sospette reazioni potrebbero derivare da altri eventi e non dai vaccini.

Analisi

«Esclusivo», riporta l’articolo di Affaritaliani: «tutti i dati governativi delle reazioni al vaccino nel Regno Unito, disturbo per disturbo. Il vaccino anti Covid e le sue reazioni avverse». In realtà di quei dati pubblici, non tanto «esclusivi», se ne parla da parecchio sui social, come possiamo vedere dal tweet dell’utente @sabrina__sf del 22 febbraio [QUI].

Come avevamo spiegato nell’articolo del 23 febbraio 2021, il report pubblicato e continuamente aggiornato della sanità britannica sui vaccini anti-Covid19 riporta solo dei sospetti eventi avversi, proprio come avviene nell’ambito della farmacovigilanza in Italia, come abbiamo più volte spiegato a Open Fact-Checking [QUI]. Chi ha condiviso gli screenshot del documento britannico e chi ne ha parlato ha omesso la prima pagina su cui leggiamo «All UK spontaneous reports received between 9/12/20 and 28/02/21».

Nel documento «Yellow Card reporting» [QUI] viene spiegato in una sezione apposita del governo britannico dove leggiamo che si tratta di segnalazioni di «suspected reactions», ossia «sospette reazioni»: “Part of our monitoring role includes reviewing reports of suspected side effects. Any member of the public or health professional can submit suspected side effects through the Yellow Card scheme. The nature of Yellow Card reporting means that reported events are not always proven side effects. Some events may have happened anyway, regardless of vaccination. This is particularly the case when millions of people are vaccinated, and especially when most vaccines are being given to the most elderly people and people who have underlying illness”.

Lo stesso governo britannico spiega che queste segnalazioni, come avviene in Italia, non sono affatto provate e alcuni degli eventi potrebbero essere stati causati da altri eventi e non dalle vaccinazioni. Questo non viene spiegato nell’articolo di Affaritaliani in un primo momento [QUI], bensì in un secondo (!). Cliccando sul link in fondo all’articolo si approda sulla seconda pagina [QUI] dello stesso dove leggiamo: “L’aumento del numero di segnalazioni riflette l’aumento della diffusione del vaccino con l’apertura di nuovi centri di vaccinazione in tutto il Regno Unito. Per il governo inglese il numero e la natura delle sospette reazioni avverse segnalate finora non sono insolite rispetto ad altri tipi di vaccini utilizzati di routine. L’esperienza complessiva in materia di sicurezza con entrambi i vaccini è per quanto attesa dagli studi clinici. Sulla base dell’esperienza attuale, i benefici sono superiori alle complicanze. Come con tutti i vaccini e medicinali, la sicurezza dei vaccini Covid-19 viene continuamente monitorata”.

Nonostante ciò, l’articolo è stato preso da esempio da personaggi come Paolo Becchi su Twitter [QUI]: “Non intendo creare nessun allarmismo. Una sola domanda è però lecita: perché nessun giornale italiano riporta questi dati? Reazioni ai vaccini, dati governo inglese. 502 morti, 87387 reazioni, 43 ciechi”.

In un successivo tweet del 14 marzo 2021 [QUI] (ripreso poi da Libero [QUI]), Becchi se la prende con il TG1 per aver dichiarato che nel Regno Unito non sono stati riscontrati decessi causati dai vaccini anti-Covid19: “Il Tg1 della Rai ha dichiarato che nel Regno Unito non ci sono morti a causa della vaccinazione. Questa notizia è falsa. I dati comunicati dal governo inglese parlano di 502 morti. Non sarebbe necessaria una interpellanza parlamentare sull‘ uso del servizio pubblico?”.

Conclusioni

I dati pubblicati dalla farmacovigilanza britannica non sono affatto provati, lo riporta lo stesso governo spiegando il contenuto del report. Infatti, le cause delle reazioni avverse e di eventuali segnalazioni di decessi potrebbero essere dovute ad altri eventi e non alle vaccinazioni. Pertanto, non è possibile affermare in alcun modo e con certezza che vi siano stati 502 decessi da vaccino anti Covid19 nel Regno Unito. Infine, l’informazione riguardo ai «sospetti» casi andrebbe menzionata fin dall’inizio, magari già nel titolo, per evitare incomprensioni e interpretazioni errate da parte dei lettori.

Papa Francesco ha ricevuto in Udienza Capitani Reggenti della Serenissima Repubblica di San Marino (che a seguito di un accordo con Mosca, sta utilizzando per le vaccinazioni anti-Covid-19 il vaccino russo Sputnik V)

Il Santo Padre Francesco ha ricevuto questa mattina in Udienza, nel Palazzo Apostolico Vaticano, i Capitani Reggenti della Serenissima Repubblica di San Marino, le LL.EE. i Signori Alessandro Cardelli e Mirko Dolcini, i quali hanno poi incontrato l’Em.mo Card. Pietro Parolin, Segretario di Stato di Sua Santità, accompagnato da S.E. Mons. Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati. Durante i cordiali colloqui è stata espressa soddisfazione per la proficua collaborazione intercorrente tra la Santa Sede e la Repubblica di San Marino. Sono state affrontate alcune tematiche di comune interesse riguardanti lo scenario internazionale, quali le relazioni con l’Europa e le prospettive della diplomazia multilaterale. Particolare attenzione è stata dedicata all’emergenza sanitaria e all’attuale programma di vaccinazione nella Repubblica, alle politiche familiari e di sostegno alla natalità, nonché al tema dell’emigrazione e dei corridoi umanitari. Le due Parti hanno confermato la volontà di continuare la costruttiva collaborazione a livello bilaterale e nel contesto della comunità internazionale.

Covid e zona rossa, l’appello ai giovani rinchiusi: “Nessuno verrà a salvarci, protestate”
di Alessia Giulimondi
Iltempo.it, 14 marzo 2021

Non credevo che avrei dovuto mai chiedere il permesso di respirare, non credevo che potesse mai essermi negato il diritto a muovermi, il diritto a camminare. Eppure a questo mi sono abituata, mi sono abituata a sentirmi dire che non posso più fare nulla, che non posso guardare le persone in faccia, che non le posso toccare. Quello a cui non mi sono abituata è vedere che tutto questo sia universalmente accettato, senza dissenso, senza protesta. Non mi capacito da questa obbedienza, di questo indifferente acconsentire che pratichiamo ogni giorno. Sono in realtà sempre più scioccata e sempre più affranta dalla generale omertà, dal diffuso e impassibile subire l’insensatezza della storia che ci ritroviamo a vivere.

È l’insensatezza che mi sconcerta, la mancanza di significato che avvolge le nostre vite che scorrono nell’immobilismo e nell’inerzia, nell’accettazione passiva che i giornali e il senso comune spacciano per adattamento. Io purtroppo non lo vedo questo adattamento, io negli occhi di tutti noi scorgo solo rassegnazione e inconfessata, mal-repressa disperazione.

Vi scrivo solo per dirvi che io mi sento responsabile di tutto questo. Non riesco più a incolpare solo i governi o i giornali o le multinazionali – che vanno sempre messe in mezzo, d’altro canto. Io mi sento responsabile perché ho ventidue anni e mi comporto come se ne avessi settanta, già vecchia e frustrata, scettica e disillusa. Sono certa che anche voi vi sentite così e non serve dirlo ad alta voce, basta notare le “puncicate” allo stomaco, il senso di ansia e di solitudine che vi cammina accanto sempre, non importa quanto proviate a mentire a voi stessi.

Io ho deciso di non mentire più e, detto sinceramente, va molto meglio così. Va meglio perché almeno posso vedere il disfacimento e insieme ad esso la speranza, un barlume di possibilità. Se si accetta di non guardare la distruzione, non si potrà mai scorgere la rinascita. Altrimenti non saremmo nient’altro che una civiltà di ciechi che brancolano sparpagliati nel buio dei loro occhi. Non vi sentite così anche solo un po’? Soli, immersi nella nebbia, intirizziti e inermi?

Non verrà nessuno a salvarci, ragazzi. I “grandi” hanno troppa paura, siamo noi che non dovremmo averla. Tocca a noi ricominciare a vivere, reclamare il diritto all’esistenza, nella sua banalità, nel suo continuo muoversi ed evolversi. È venuto il momento di smettere di raccontarci che è solo un momento e poi passa. Non è così. Non sarà così. Vi scrivo pregandovi di raccogliere le energie della giovinezza che ci è temporaneamente stata data e di farne qualcosa, qualcosa che abbia un senso.

Vi chiedo di protestare insieme a me, di manifestare dissenso, di contestare e dissentire in tutte le forme possibili, di riaffermare voi stessi quali esseri umani fatti per vivere in strada, dove si sente l’odore delle persone e si è parte di una collettività che si muove e respira all’unisono, che produce energia in cambio di essa, consapevole di vivere in un grande flusso esistenziale che ci sovrasta e ci trasporta, che non finisce con noi, che si autoalimenta nel suo incessante fluire.

L’immobilismo è nocivo e innaturale, l’immobilismo è morte. Oggi come mai viviamo nella maniera più innaturale possibile, anni luce lontani da ogni altro essere vivente, lontani dalla nostra più intima natura. Non credo, però, che qualcuno ci stia uccidendo, credo, invece, che ci stiamo suicidando, in massa, silenziosamente, abdicando alla vita volontariamente, rinchiusi dentro casa, dentro le nostre menti intossicate e fragili. Non mentite a voi stessi, è la pura verità, lo sappiamo tutti e tutti non stiamo facendo nulla per fermare la catastrofe.

Per questo adesso invito tutti noi a credere, per una volta semplicemente credere che le cose possano essere diverse da come ce le hanno presentate, che noi, giovani e forti come tutti dicono, possiamo insegnare se non al mondo, ma a una sua parte, che sia anche solo un condominio o un quartiere, che noi possiamo incidere sulla storia attivamente e non solo passivamente, come stiamo facendo ormai da un anno.

Antonio Gramsci in un famoso passo della “Città futura” scrisse “Io odio gli indifferenti”, monologo famoso, ben interpretato da molti attori, probabilmente affatto capito nella sua potenzialità pratica. Gramsci scrisse che “l’indifferenza opera potentemente nella storia, opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; (…) Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare (…).”

Ebbene, io non odio gli indifferenti, li capisco, li comprendo, perché so che spesso l’indifferenza può essere solo un accavallarsi di circostanze o, come più spesso capita alla nostra generazione, un’inclinazione naturale o indotta dalla società, una caratteristica individuale o di gruppo. Ma questo non significa che vada avallata, che non vada comunque condannata. Questo non toglie che Gramsci avesse dannatamente ragione. Siamo ancora in tempo. Io ci credo. Credo che siamo ancora in tempo.

Vi prego anche solo di pensarci.

Dopo questo calcolo empirico ottimista, come se ne arrivassero 50 milioni, possiamo chiudere baracca e andare a dormire sereni.
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