Numeri ufficiali Covid-19 del 12 marzo 2021. Rt sale a 1,16. Epidemia è in epansione. Per le festività pasquali tutto il Paese in zona rossa

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Ringraziando i nostri lettori e sostenitori, ricordiamo che è possibile inviare comunicazione presso l’indirizzo di posta elettronica del “Blog dell’Editore”: QUI.

I dati Covid-19 ufficiali del Ministero della salute di oggi venerdì 12 marzo 2021

Ricoverati con sintomi: 23.656 (+409) (+1,76%)
In terapia intensiva: 2.914 (+55) (+1,99%) [con 226 nuovi ingressi del giorno] [*]
I pazienti in terapia intensiva aumentano per il 22° giorno consecutivo.
Deceduti: 101.564 (+380) (+0,38%)
Vaccinati [**] e percentuale sulla popolazione (aggiornato al 12 marzo 2021 Ore 18:31) 1.912.278 (3,21% di una platea di 50.773.718 persone da vaccinare)

Dati aggiornati al 12 marzo 2021 ore 18:28 – Fonte Agenas.

La soglia del 30% per le terapie intensive e del 40% per le aree non critiche è individuata dal decreto del Ministro della Salute del 30 aprile 2020. Per area non critica si intendono i posti letto di area medica afferenti alle specialità di malattie infettive, medicina generale e pneumologia.

[*] Dato molto importante, perché permette di verificare al di là del saldo quante persone sono effettivamente entrate in terapia intensiva nelle ultime 24 ore oggetto della comunicazione.
[**] Persone che hanno completato la vaccinazione (prima e seconda dose). Vaccinazione in tempo reale: QUI.

Il sistema “Tutor” per verificare il “trend” dell’epidemia

Media giornaliera dei decessi: 263 (-).

Tabella con i decessi al giorno, il totale dei decessi e la media giornaliera dei decessi [A cura dello Staff del “Blog dell’Editore”]: QUI.

Il punto della situazione a cura di Lab24
In risposta alle molte domande ricevute, diamo qualche breve informazione sul vaccino AstraZeneca
La Danimarca (seguita da altri Paesi) ha sospeso la campagna vaccinale per indagare su alcuni casi gravi di coaguli di sangue, e un decesso, in soggetti che avevano ricevuto il vaccino AstraZeneca. Come si legge nel comunicato ufficiale della Danish Health Authority si tratta di una misura assunta “sulla base di un principio di precauzione e delle preoccupazioni sollevate dalle autorità farmaceutiche”. E ancora: “È importante sottolineare che non stiamo affatto scartando il vaccino AstraZeneca. Per il momento stiamo semplicemente smettendo di utilizzarlo. Ci sono forti prove che il vaccino sia sicuro e efficace”. Di fatto, in questa fase, come sottolinea la stessa Authority, è troppo presto per concludere se esiste un legame tra il vaccino e i coaguli di sangue. Più che il pericolo del vaccino, che per 14 giorni verrà nuovamente sottoposto a rigorose indagini da parte delle autorità sanitarie danesi, il caso dimostra come sia efficiente il sistema di farmacosorveglianza: pronto a scattare ai primi segnali di un allarme possibile e non ancora accertato.
L’EMA, l’Agenzia europea del farmaco, ha chiarito che “Non ci sono attualmente indicazioni che la vaccinazione abbia causato queste condizioni, che non sono elencate come effetti collaterali con questo vaccino. La posizione del comitato per la sicurezza PRAC dell’EMA è che i benefici del vaccino continuano a superare i suoi rischi e il vaccino può continuare a essere somministrato mentre sono in corso le indagini sui casi di eventi tromboembolici. Il PRAC sta già esaminando tutti i casi di eventi tromboembolici e altre condizioni correlate a coaguli di sangue, segnalati dopo la vaccinazione con il vaccino COVID-19 AstraZeneca”.
A proposito del rapporto rischi/benefici riportiamo due diverse considerazioni:
1) I dati che arrivano da Uk, dove con AstraZeneca alla data del 28 febbraio erano state vaccinate 9 milioni 700.000 persone, parlano di 194 reazioni allergiche gravi (lo 0,002% dei casi) con 275 decessi sottoposti a indagine per verificare eventuali collegamenti: nessuno di questi è stato ricondotto alla somministrazione del vaccino.
2) Usiamo i dati precedenti per simulare una comparazione del rischio esistente in seguito al vaccino e all’infezione da Covid-19. Immaginiamo, per assurdo visto che non è così, che tutti i 275 decessi segnalati fossero dipesi dal vaccino: il tasso di letalità riferito all’inoculazione vaccinale sarebbe dello 0,0028%. In Uk (dati Oms, Bollettino epidemiologico del 9 marzo 2021) il tasso di letalità della Covid-19 è 2,95%: oltre 1.000 volte più alto. Su 9 milioni 700.000 persone contagiate da Sars-CoV-2 i decessi sarebbero 286.150 (contro i 275 ipoteticamente attribuiti al vaccino).
In conclusione ricordiamo che spesso si scatena il panico per notizie che meritano maggiore approfondimento. Nelle primissime fasi dei trial di fase 3 condotti in Brasile vennero segnalati alcuni decessi tra i soggetti sottoposti a vaccinazione: il primo era morto in una sparatoria, il secondo in un incidente stradale, il terzo era un volontario che non aveva ancora ricevuto il vaccino. Per sapere come stanno davvero le cose su AstraZeneca, grazie alla costante sorveglianza esercitata in Europa e in Italia (non solo in Danimarca) dovremo solo attendere pochi giorni: il tempo necessario per concludere le revisioni in corso. Possibilmente senza dimenticare la valutazione del rapporto rischi/benefici (Fonte Lab24.ilsole24ore.com/coronavirus).

Il Consiglio dei ministri approva il pacchetto con le misure anti-Covid

Dal 15 marzo fino al 6 aprile le Regioni che avranno un numero settimanale di casi superiore a 250 ogni 100.000 abitanti passeranno in zona rossa
Per le festività pasquali zona rossa in tutto il Paese
Dal 15 marzo passano in area rossa le regioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Veneto e la Provincia autonoma di Trento che si aggiungono a Campania e Molise che restano rosse. Quasi tutte le altre saranno arancioni: Abruzzo, Calabria, Liguria, Toscana, Sicilia, Umbria, Valle d’Aosta. La provincia di Bolzano è formalmente arancione ma a livello locale continua con restrizioni da zona rossa. Controllo in corso sui dati della Basilicata. La Sardegna rimane bianca (Fonte SkyTG24).

Zone rosse.

Le regole della zona rossa: cosa si può fare e cosa no

Nella zone rossa sono consentiti esclusivamente i seguenti spostamenti: per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità (anche verso un’altra Regione o Provincia autonoma); il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.
Nella zona rossa non sono consentiti gli spostamenti verso abitazioni private diverse dalla propria, salvo che siano dovuti a motivi di lavoro, necessità o salute. Rimane valido sempre il divieto di spostamento tra regioni anche di diverso colore, tranne – di nuovo – per comprovate esigenze. Come in tutte le regioni, è sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, tranne che per le seconde case fuori dalla Regione o Provincia autonoma e sono sempre valide le limitazioni agli spostamenti dalle ore 22 alle 5. In caso di controlli, deve sempre essere mostrata o compilata al momento l’autocertificazione.
Vengono chiusi tutti i negozi al dettaglio, tranne i rivenditori di generi alimentari, le farmacie, le parafarmacie, i tabaccai, le edicole. Sono aperti anche lavanderie, ferramenta, ottici, fiorai, librerie, cartolerie, informatica, negozi di abbigliamento per bambini e di giocattoli, profumerie, pompe funebri, distributori automatici. Per quanto riguarda i centri commerciali, le uniche attività aperte al loro interno sono gli alimentari, le farmacie, le parafarmacie e i tabaccai, mentre tutti gli altri negozi verranno chiusi. I mercati possono vendere solo generi alimentari.
Sospensione dei servizi dei saloni di barbiere e di parrucchiere.
Dalle 5.00 alle 22.00 è consentita la vendita con asporto di cibi e bevande:
– dalle 5.00 alle 18.00, senza restrizioni;
– dalle 18.00 alle 22.00, è vietata ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina (e altri esercizi simili – codice ATECO 56.3) o commercio al dettaglio di bevande (codice ATECO 47.25).
La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario, ma deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti. È consentita, senza limiti di orario, anche la consumazione di cibi e bevande all’interno degli alberghi e delle altre attività ricettive, per i soli clienti ivi alloggiati.
Le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e centri termali sono sospese, fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza per le attività riabilitative o terapeutiche e per gli allenamenti degli atleti, professionisti e non professionisti, che devono partecipare a competizioni ed eventi riconosciuti di rilevanza nazionale con provvedimento del CONI o del CIP. Allo stesso modo, sono sospese l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sia all’aperto che al chiuso. Vietato lo svolgimento degli sport di contatto. Sono inoltre vietate tutte le gare, le competizioni e tutte le attività connesse agli sport di contatto di carattere amatoriale.
Sospeso attivatà didattica in presenza nelle scuole.

“Il paradosso violento e meschino è sotto gli occhi di tutti. Dicono di volervi salvare la vita con i lockdown: in verità, ve la stanno annientando con inaudita violenza e con un inimmaginabile grado di ipocrisia” (Diego Fusaro @DiegoFusaro – Twitter, 12 marzo 2021).

“Ministro Speranza vogliamo i nomi degli scienziati che propongono le misure restrittive e tutti i dati a supporto. Adesso basta, esigiamo trasparenza” (Luca Battanta @lucabattanta – Twitter, 12 marzo 2021).

Musumeci: amarezza per Sicilia in arancione

“Il governo nazionale ha deciso che anche la Sicilia da lunedì entrerà in zona arancione. Provoca tanta amarezza questa decisione adottata con un decreto legge, a cui non possiamo assolutamente opporci, nonostante i dati della Sicilia siano confortanti: abbiamo infatti parametri in linea con una condizione di non emergenza, ci sono meno ricoveri in terapia intensiva, anche se negli ultimi giorni sono aumentati i contagi”. Lo afferma il Governatore della Regione Siciliana, Nello Musumeci. “È un provvedimento adottato per prudenza, e però ci fa tanta rabbia. Se accanto a questo provvedimento il governo si preoccupasse di affrettare la concessione delle misure di sostegno agli operatori economici, almeno limiteremmo i danni. Utilizziamo questi giorni per far procedere velocemente la campagna vaccinale, perché tutti hanno diritto a tornare il prima possibile alla normalità”, conclude il governatore siciliano (Fonte SkyTG24).

Il verdetto degli studiosi di Stanford: “Il lockdown non serve a niente”
Altoadige.it, 21 febbraio 2021

Secondo gli autori della ricerca comparativa, basata su un modello matematico, la chiusura di attività commerciali, uffici e negozi non produce “alcun effetto benefico evidente e significativo maggiore sulla crescita dei contagi”.
Lockdown? No grazie. Non serve. Lo sostengono gli autori di uno studio comparativo condotto della Stanford University, che hanno messo a confronto le misure adottate da diversi Paesi.
«Non mettiamo in dubbio il ruolo di tutti gli interventi di salute pubblica o delle comunicazioni coordinate sull’epidemia ma non riusciamo a trovare un vantaggio ulteriore negli ordini di stare in casa e le chiusure dei negozi», scrivono gli studiosi americani nella loro indagine. Secondo i quali non si ravvisa «alcun effetto benefico evidente e significativo maggiore sulla crescita dei contagi in nessun Paese».
Lo studio, pubblicato sull’European Journal of Clinical Investigation, si basa su un modello matematico applicato ai dati raccolti in Inghilterra, Francia, Germania, Italia, Spagna, Paesi Bassi, Inghilterra, Iran e Stati Uniti, tutti Paesi dove è stato imposto il lockdown, e in Svezia e Corea del Sud, che hanno fatto scelte meno rigorose.
Il verdetto è stato netto: la chiusura delle attività commerciali e la scelta di recludere la popolazione nelle proprie abitazioni non ha prodotto gli effetti sperati nel limitare la pandemia.

Ingiustizia all’Oms: si dimette l’uomo che criticò il piano pandemico
Nicolaporro.it, 12 marzo 2021


Vi ricordate di Francesco Zambon? L’autore del report dell’Oms che, nel maggio dello scorso anno, inchiodava il governo italiano alle sue responsabilità nella mala gestione della pandemia, criticando la risposta “caotica e creativa” all’emergenza e, soprattutto, sollevando la questione del mancato aggiornamento del piano pandemico.
Ebbene: Zambon, ieri, ha deciso di dimettersi dall’Organizzazione mondiale della sanità. Resta al suo posto, invece, il nostro “inviato” all’Oms, nonché membro del Comitato tecnico-scientifico ed ex tecnico del ministero della Salute, cioè Ranieri Guerra. Il superesperto che fece pressioni su Zambon affinché ritirasse quel report e che alla fine fece in modo di censurarlo, perché, diceva in una mail poi rivelata dalla trasmissione Report, l’Oms doveva fare da “foglia di fica” al governo italiano.
Nelle missive indirizzate a Zambon c’erano anche velate minacce a proposito del mantenimento del posto di lavoro: si parlava, ad esempio, del finanziamento che l’Italia aveva accordato alla sede veneziana dell’Oms, dove operava il ricercatore, il rinnovo del quale sarebbe stato a rischio, se l’esecutivo fosse stato investito dallo scandalo sul piano pandemico.
Insomma, siamo alle solite: finisce travolto chi osa dire come stanno le cose, chi rende un servizio alla verità, mentre chi ha sbagliato (Guerra, in effetti, è uno dei vari tecnici ministeriali che non ha aggiornato il piano pandemico) rimane al suo posto. Così va l’Italia.

Folla in zone movida Roma, nonostante l’aggravarsi della situazione: chiuse alcune piazze

Folla in diverse zone della movida a Roma nell’ultimo weekend in zona gialla, prima del passaggio a quella rossa. Secondo quanto si apprende, sono numerosi gli interventi della polizia locale per sciogliere assembramenti. In particolare nelle piazze di San Lorenzo e Trastevere sono scattate le chiusure temporanee per la presenza di un gran numero di persone. Anche a piazza Bologna è stata isolata la piazza a causa di affollamenti. Gli agenti sono intervenuti inoltre al parco Schuster per delimitare l’area ed evitare formazione di assembramenti, facendo defluire le persone presenti (Fonte SkyTG24).

Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in Udienza Dirigenti e Giocatori della Squadra di Pallanuoto di Genova. Altra squadra, altro incontro Covid-free [La Sampdoria ricevuta in Udienza privata da Papa Francesco – 19 febbraio 2021 e Er Grillo del Marchese sempre zompa. Il Decreto SCV dell’ 8 febbraio 2021 rispettatelo voi. Mi dispiace, ma io so’ io e voi… – 28 febbraio 2021].

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