La farsa continua

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Continua la con-fusione vaticana: al di là del merito di una questione assai controversa, che proprio nella sua complessità si avvita nell’incomprensibile. Per cui alla fine è proprio il criptico che diventa soggetto. Ma non si capisce quale sia il verbo, al di là di un ardito giustizialismo che non riesce nemmeno a trovare un impianto giuridico. Ma che sia proprio questo il traguardo voluto? Ovvero una generale con-fusione di rito e culture, che distruggerebbero una fede, quella cattolica, assai innovativa e originale nel panorama religioso e culturale dalla antichità ad oggi.

La trasparenza finanziaria è possibile in questa modernità intrusiva e anti cattolica?

Il problema della moralità nella Chiesa Cattolica Romana lo risolve la cosiddetta trasparenza finanziaria o l’approccio più ovvio alla spiritualità della organizzazione della Santa Sede?

E se questa spiritualità ha vacillato, perché?

Il cristianesimo dagli esordi, come è chiaro nella luminosissima lectio paolina, si contrappose e innovò rispetto al paganesimo e all’ebraismo. Piano piano la identità cristiana divenne la identità del nuovo assetto di Roma. Intendendo per Roma il trapasso della civiltà occidentale nel medioevo e oltre. Sant’Ambrogio e i Padri della Chiesa furono ben poco ecumenici e alla fine nel 1500 i cristiani smontarono anche il tempio di Saturno, nel foro romano repubblicano.

La contrapposizione culturale informò tutto il Concilio Vaticano I e la stella polare rimase il Concilio di Trento.

È il Concilio Vaticano II che sembra costruito ad arte per demolire tutta la storia cattolica, e dette subito e ha continuato a dare frutti controversi e confondenti. Oggi la grande confusione culturale, religiosa e politica è la summa del ritorno del paganesimo che cozza sonoramente con i valori culturali cristiani inculturati volenti o nolenti in 2000 anni.

Da questa stridente dissonanza ne discende una con-fusione inestricabile, che appare leggibile solo a coloro che lucidamente perseguono il ritorno del paganesimo. Ratzinger-Benedetto XVI nel frangente drammatico propose l’unica soluzione possibile per la Città di Dio: delimitare i confini e distinguersi. Quei confini sempre più resi impalpabili da Francesco che abbraccia la utopia di guidare da cattolico il paganesimo. O forse meglio, di passare direttamente ai pagani.

Foto di copertina: Il Foglio, 8 febbraio 2021 – Di Cincinnato. Il giustizialismo vaticano fa acqua da tutte le parti. L’idea di sacrificare alcuni e proteggere altri ostentando al mondo una ritrovata purezza del sistema non regge. In un governo autocratico come quello della Santa Sede, si può credere che la Suprema autorità e il Sostituto non fossero pienamente consapevoli delle operazioni che passo dopo passo hanno autorizzato? Qualche domanda.

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