La rimozione della Croce di Aguilar de la Frontera in Andalusia, buttata in un’discarica. I fatti, la polemica pretestuosa e la verità storica

Condividi su...

Recentemente abbiamo riferito dei fatti accaduti ad Aguilar de la Frontera in Andalusia, dove il Sindaco, la Signora Carmen Flores di Izquierda Unida-Los Verdes-Convocatoria por Andalucía [Sinistra Unita è una coalizione politica spagnola d’ispirazione eurocomunista, socialista, repubblicana e federalista], ha fatto rimuovere la Cruz del Llanito de las Descalzas [Croce della Piccola pianura delle Scalze] di fronte al convento delle Carmelitane Scalze – e poi fatta buttare nella discarica di Moriles. Tutto questo ha scatenato l’indignazione e la reazione dei fedeli. Ebbene, i difensori della Croce hanno portato croci, fiori e candele nel luogo dove si trovava la Croce. Qualche giorno fa hanno incollato sul muro, davanti al quale si trovava l’originale Croce rimossa dal Sindaco di Aguilar de la Frontera, una Croce in polistirolo, nello stesso colore dell’originale (foto di copertina). La creatività della Fede apre il cuore alla Speranza, ma la polemica pretestuosa non si placa, anche fomentata da cosiddette “cattolici praticanti di sinistra”, negazionisti della verità storica. Lo raccontiamo di seguito.

La Croce di Aguilar de la Frontera buttata nella discarica di Moriles.

La Cruz del Llanito de las Descalzas di Aguilar de la Frontera è stata demolita, buttata nella discarica di Moriles e poi sparita – 22 gennaio 2021

Diciamo la verità, la crocefobia sta crescendo in Spagna, purtroppo, a causa della cristianofobia della sinistra socialista, podemista e comunista. L’ultimo episodio si è verificato ad Aguilar de la Frontera, dove l’Associazione degli avvocati cristiani della Spagna ha citato in giudizio il Sindaco, Carmen Flores, per la demolizione della Cruz del Llanito de las Descalzas, che però non ha fermato il suo cinismo. La passionaria continua ad insistere perché abbia demolito la Croce “perché ostacolava la visibilità di un monumento storico classificato come Bene di Interesse Culturale (BIC)”. Flores ha riconosciuto che, dopo aver consultato il Dipartimento della Cultura del Governo dell’Andalusia, si è concluso che la Cruz del Llanito de las Descalzas non era soggetta alla Legge della Memoria Storica. La sua demolizione “è illegale poiché non è stata approvata in seduta plenaria né aveva il progetto competente per agire in un ambiente BIC”, ha detto Polonia Castellanos, Presidente dell’Associazione degli avvocati cristiani della Spagna. Ma non si è fermato qui: la Croce rimossa è finita in una discarica perché il Sindaco non ha voluto consegnarla alle Carmelitane Scalzi.

Carmen Flores, Sindaco di Aguilar de la Frontera.

Il Sindaco di Aguilar de la Frontera ha attaccato anche il Vescovo di Córdoba, Mons. Demetrio Fernández, per la sua “intrusione nella questione”, perché durante la Santa Messa che aveva celebrato in città domenica 17 gennaio 2021, trasmessa su Canal Sur, ha chiesto di non offendere dei sentimenti religiosi. “Vedo intrusioni nel vescovo di Córdoba quando viene in questa città con minacce di interferire nell’istituzione che rappresento, approfittando anche di un mezzo come la televisione pubblica andalusa, che è la televisione di tutti gli andalusi”, ha detto Flores. Inoltre, ha aggiunto – in riferimento alle affermazioni del Vescovo, che i cristiani terranno conto del fatto se i loro sentimenti religiosi siano stati rispettati o meno nelle prossime elezioni – che “lancia minacce come se fosse il proprietario del voto e della decisione dei suoi parrocchiani, un insulto alla democrazia e alla stessa intelligenza. Anche se non mi sorprende, perché nel potere che rappresenta, questa democrazia non esiste”.

Va ricordato, come ha affermato Polonia Castellanos, che la demolizione della Croce del Llanito de las Descalzas suppone “la fine di un simbolo cristiano, come abbiamo visto in altre città governate dagli stessi partiti”. Allo stesso modo, non dobbiamo dimenticare la Legge della Memoria Democratica o il suo primo creatore, il Segretario di Stato per la Memoria Democratica, Fernando Martínez López, che ha fatto riferimento alla Croce di Cristo come un simbolo del nazional-cattolicesimo, nonostante il fatto che Francisco Franco ha iniziato a governare la Spagna nel 1939 dopo la Guerra Civile e che la Croce di Cristo ha più di 2.000 anni.

Sabato 23 gennaio 2021 alle ore 17.00 nel convento di Aguilar de la Frontera è stato celebrata una Veglia di Riparazione, con la recita del Santo Rosario e la celebrazione di una Santa Messa, su iniziativa delle suore Carmelitane Scalze per compiere un atto di riparazione dopo la demolizione della Cruz del Llanito.

In questi giorni, un gruppo di persone ha posto una croce sulla facciata del convento delle Carmelitane Scalze ad Aguilar de la Frontera, nello stesso luogo in cui si trovava la Cruz del Llanito de las Descalzas, che è stata rimossa il 19 gennaio scorso su ordine del Sindaco. Si tratta di una Croce in polistirolo incollata al muro. Secondo testimoni oculari, un furgone si è fermato nelle vicinanze della chiesa e un gruppo persone hanno applicato al muro una Croce dello stesso colore di quella originale, che fu eretta dal Comune davanti al convento delle Carmelitane Scalze nel 1938, in ricordo dei 43 cittadini civili morti a seguito dei bombardamenti indiscriminati compiuti dall’Aviazione Sovietica a Largo Caballero, in aiuto dell’Alto Comando Repubblicano.

Croci, fiori e candele sul posto dove si trovava la Croce prima di essere rimosso dal Consiglio Comunale, poi tutto rimosso dal Sindaco.

I difensori della Croce come simbolo religioso hanno depositato anche croci, fiori e candele sul posto dove si trovava la Croce prima di essere rimosso dal Consiglio Comunale, a seguito dell’autorizzazione del Dipartimento della cultura dell’Andalusia. La Croce era stata buttata in una discarica di Moriles e poi è sparita. Il Sindaco aveva già spiegato che il posizionamento di qualsiasi tipo di oggetto sulla pubblica via non sarebbe stato consentito e, quindi, ha rimosso i mazzi di fiori, candele e croci che erano stati depositati nell’angolo dove si trovava la Croce di cemento. Per questo motivo, e in alternativa, i difensori della Croce li hanno posizionati sul gradino di accesso alla chiesa, che non fa parte della strada pubblica.

La nuova Croce applacato sul muro.

La domanda ora è se la Croce rimarrà attaccata al muro a lungo o se il Dipartiment della Cultura andalusa procederà alla sua rimozione, tenendo conto che la chiesa delle Carmelitane Scalze è un Bene di Interesse Culturale (BIC). In ogni caso una Croce lì non è gradita dal Sindaco, che ha dichiarato: “Sono stata una persona di Chiesa fino a 20 anni”… oggi è di estrema sinistra, apologeta del comunismo, islamofila e cristianofobica.

La rimozione della Croce.

La rimozione della cosiddetta Croce dei Caduti di Aguilar de la Frontera ha provoca un acceso dibattito nel Parlamento regionale dell’Andalusia. Il Consigliere del Dipartimento della Cultura e del Patrimonio Storico del Governo dell’Andalusia, Patricia del Pozo Fernández del Partido Popular, dichiarandosi cattolica ha espresso la sua indignazione per il trattamento riservato dal Comune di Aguilar de la Frontera riservato alla Croce una volta rimosso dalla sua posizione originale, definendolo “aberrazione”, “umiliazione” e “mancanza di rispetto”.

Il Deputato di Vox [partito fondato il 17 dicembre 2013 da alcuni membri dissidenti del Partito Popolare] Benito Morillo, ha chiesto le dimissioni del Consigliere della Cultura, essendo stato, a suo avviso, “complice, per azione o omissione” di quello che ha definito un “oltraggio ai sentimenti religiosi”. “Ha facilitato un atto di vandalismo e ha così creato un pericoloso precedente. Il Governo andaluso avrebbe dovuto inviare la Guardia Civile”, ha detto il deputato di estrema destra.

Patricia del Pozo.

Forse anche per essere stata attaccata da Vox, che il Consigliere del Pozo è stata molto energica nella sua difesa dei sentimenti cattolici e si è scagliata duramente contro il Sindaco di Aguilar, che ha anche accusato di aver utilizzato una scappatoia per rimuovere la Croce, utilizzando la legislazione sul patrimonio storico piuttosto che la Legge sulla Memoria Storica, secondo quanto richiesto dalle associazioni memorialisti.

È stato il Dipartimento guidato da del Pozo ad approvare la rimozione della Croce dopo aver ricevuto una richiesta in tal senso dal Consiglio comunale e per questo Vox le ha chiesto di dimettersi. La Croce si trovava adiacente a un Bene di Interesse Culturale (BIC) – la chiesa conosciuta come Carmelitas Descalzas [Carmelitane Scalze], un “gioiello del barocco” – quindi, sono la tutela del Governo regionale. Il Consigliere della Cultura ha spiegato: “Il Consiglio comunale di Aguilar ha voluto intentare un’azione che riguardasse un BIC, ha voluto rimuovere la Croce appellandosi alle disposizioni riguardanti i BIC e sostituirla con una statua. Poiché la croce non ha un intrinseco valore patrimonio e quindi non è soggetta ad un regime di protezione speciale, la Croce poteva essere rimosso, ma è stato anche valutato che la statua proposta non poteva essere collocato in quel luogo”.

La Croce fu eretta nel 1938. “Nel mese di aprile, la costruzione di una Croce in ricordo dei caduti della Spagna è approvato. La Croce sarà sollevata nel luogo noto come Llano de las Descalzas, punto centrale del Paese e all’ombra delle cui mura quel monumento deve trovare tutta la religiosità e tutta la venerazione che richiede la sua sacra evocazione. Le spese della suddetta Croce saranno a carico del bilancio comunale”, come si legge in La guerra civile ad Aguilar: vita municipale e atti di guerra di Francisco J. Calvo. Ci ritorniamo dopo, ristabilendo la verità storica.

La Croce di Aguilar de la Frontera un “simbolo di unione”

Nel suo discorso, del Pozo ha detto: “Confesso, prima di tutto, che l’oltraggio della Croce di Aguilar mi ha provocato tremendo tristezza e rimpianto e condivido il dolore e l’indignazione come cattolica che sono. Ciò che il Sindaco di Aguilar ha fatto, gettandola in una discarica è oltraggioso. Lo ha fatto perché lo voleva. Nessuno le ha detto di farlo. È irrispettoso per molti cittadini, a prescindere dalla loro ideologia. Per i cattolici come me e che professano la fede cattolica [è] un’umiliazione. Non era necessario gettare la Croce in una discarica. [Questo] non è supportato da una legge o da una commissione o per chiunque abbia un minimo di buon senso. Dovremmo prendere la Croce da quella discarica e rimetterla ad Aguilar”, ha detto del Pozo.

Il Consigliere della Cultura non si è fermata lì e ha continuato: “Simboli religiosi non hanno bisogno di essere protetti da una legge ordinaria: chi li calpesta, sta calpestando la Costituzione. È stata una mancanza di rispetto per i valori fondamentali della Costituzione spagnola. [L’azione politica è stata] fuori dalla discordia [e gli interessi ideologici sono stati] posti prima della convivenza. Non intendo dare lezioni a nessuno, ma un responsabile pubblico comincia a smettere di essere di riferimento quando si perde il rispetto per i cittadini e, purtroppo, non abbiamo visto nulla di questo in riferimento alla Croce di Aguilar de la Frontera”, ha detto del Pozo.

Il Consigliere della Cultura ha anche aggiunto riflessioni in senso ecumenico e ha detto che la Croce, secondo lei, “fa parte di generazioni di cittadini di Aguilar de la Frontera” ed l’ha qualificato come “un simbolo di unione”. Sia il Consigliere della Cultura del Pozo e il deputato del Partido Popular, Adolfo Molina, hanno sostenuto, in difesa della loro posizione, che la Croce aveva cessato di essere un simbolo politico per diventare un simbolo religiosa, in quanto nel 1980 la targa in memoria dei franchisti fu sostituita con un’altra in memoria di tutti coloro che sono caduti nella guerra civile spagnola e che anche questa è stata rimossa anni dopo. “Quella Croce è simbolo di unione e la riconciliazione, perché il Consiglio comunale in seduta plenaria l’ha voluto in questo modo più di quattro decenni fa”, ha detto del Pozo.

Il Deputato di Adelante Andalucía [della coalizione di estrema sinistra Izquierda Unida (IU)], Ana Naranjo ha risposto a del Pozo: “La vedo molto arrabbiata, nervosa per la questione. Ha alzato la sua voce, mancando di rispetto al Sindaco. Non so se questa ha a che fare con la richiesta delle dimissioni”. Ha poi aggiunto che la Croce ha evidenti “connotazioni politiche”: “Si può dire che sono religiosi. Ma è come dire che la Croce della Valle dei caduti non ha connotazioni politiche. Curioso modo di intendere la stessa realtà. È così semplice che la stessa Legge della Memoria Storica lo dice ad alta voce e chiaro. Lascia sbalordito. Si tratta di un inequivocabile simbolismo franchista. È stato creato per commemorare la vittoria di Franco sulla democrazia spagnola”, ha detto Naranjo. “Questo ha a che fare con quelli di noi che difendiamo la democrazia o con i democratici o con coloro che esaltano i valori totalitari. Mi aspettavo una tua apparizione in un tono molto diverso da quello che abbiamo appena sentito”, ha aggiunto Naranjo, affermando che la polemica sulla rimozione della Croce sta avendo delle conseguenze: “In Consiglio comunale hanno iniziato a ricevere email con minacce. Hanno minacciato i Consiglieri di Aguilar. Un’ultima riflessione. Non è banale. Sarai responsabile di ciò che accade in questo [boom] di valori della xenofobia”.

Il deputato del Partido Socialista Obrero Español (PSOE) [Partito Socialista Operaio Spagnolo], Juan Pablo Durán, che si è anche dichiarato cattolico e praticante, ha rimproverato il Consigliere della Cultura di non essere all’altezza del compito e l’ha accusata di aver “inutilmente alimentato ulteriormente la controversia”. “Avresti dovuto affrontare [questa faccenda] con maggiore integrità e coraggio. Mi è rimasto un grande sgomento. Avresti potuto scegliere un altro modo. Avresti potuto usare ciò che le spetta veramente, ovvero rispettare la legge. È stato espressamente rispettato la legge. Sono cattolico e praticante e non ho quella sensazione [di cui parli]: porterebbe a una situazione conflittuale. Sono deluso. Nessun simbolo è stato rimosso. Una Croce fatta di cemento, giallo, una Croce che la Commissione per i beni culturali ha chiesto di collocare altrove”, ha detto Durán. Dove è stata collocata la Croce di Aguilar de la Frontera abbiamo visto: scaricata in una discarica e fatta sparire.

Proseguendo il suo discorso, il Deputato socialista ha ribadito: “Non è questo il luogo per criticare il Sindaco. Vi chiedo di mettere da parte i sentimenti cattolici che condividiamo e di rispettare la Legge della Memoria Storica. Attenetevi alla legge e smettete di aumentare ancora di più la tensione. Lascia in pace i cattolici: lasciaci in pace”.

Prima della rimozione.

La verità storica sulla Croce dei caduti di Aguilar de la Frontera

Quanto segue fa capire le piroette e le giustificazioni del Sindaco di Aguilar de la Frontera – e dei suoi alleati nel Parlamento regionale dell’Andalusia – per porre fine alla memoria delle vittime del comunismo in quella città, memoria che si cancella ed elimina con la demolizione della Cruz del Llanito de las Descalzas di Aguilar de la Frontera. La domanda da porsi è, di fronte a quanto è stato dichiarato da alcuni nel Parlamento regionale dell’Andalusia, come riferito prima: quale è la vera origine e il vero motivo dell’ubicazione della Croce ora demolita, buttata in una discarica e fatta sparire, che si trovava accanto al convento Las Descalzas (Le Carmelitane Scalzie nella città di Aguilar de la Frontera?

Questa Croce è stata eretta alla fine di ottobre 1938 nel Llanito de las Descalzas ad Aguilar de la Frontera in memoria dei cittadini civili morti a seguito dei bombardamenti indiscriminati compiuti dall’ammirata Aviazione Sovietica a Largo Caballero, in aiuto dell’Alto Comando Repubblicano.

In questo crimine di guerra contro la popolazione civile sono morti 43 cittadini di Aguilar de la Frontera. Per quella coraggiosa missione di punizione, furono usati come strumenti del reato tre Tupolev SB-2, un leggero bimotore noto come Katiuska dai repubblicani, pilotato da spagnoli e la giustificazione è che sostenevano che delle truppe italiane si nascondevano in quel luogo.

Prima della rimozione.

Il 1° aprile 1938, negli Atti della Mozione della Commissione Comunale di Gestione del Consiglio Comunale si legge che “uno dei modi che indubbiamente può perpetuare più eloquentemente la gloriosa memoria dei caduti da parte della Spagna è l’erezione di una Croce”. Per questo motivo si ordina l’erezione della Croce e si colloca una lapide con il nome delle 43 vittime civili massacrate dall’aviazione sovietica nelle mani dell’Esercito Repubblicano del Fronte Popolare, lapide che era già stata eliminata in applicazione della Legge della Memoria Storica.

Due settimane dopo il massacro repubblicano compiuto su una popolazione civile indifesa, il 7 novembre 1938, la stessa “coraggiosa azione” fu ripetuta sulla popolazione di Cabra, bombardando indiscriminatamente la popolazione civile con il risultato di 109 morti, di cui 14 minori, e più di 200 feriti, la maggior parte dei quali lavoratori a giornata, in quella che alcuni hanno definito la “Guernica” andalusa a causa della natura gratuita di quell’attacco.

L’abominevole disprezzo che l’immaginario comunista e il suo alleato socialista nutrono per la realtà, la verità e la storia di una dolorosa guerra civile causata da un socialismo in fuga che voleva trasformare la Spagna in una repubblica sovietica sotto la bandiera rossa come proclamato da Largo Caballero, insieme al business creato con la memoria storica, la memoria democratica e il “ministero della verità”, fanno sì che i nuovi inquisitori agiscano come dei veri satrapi, talebani senza coscienza che si presentano come proprietari della democrazia e del progresso accusando di essere dei fascisti coloro che non la pensano come loro. Il Sindaco di Aguilar de la Frontera, con il suo momento di gloria, si è scagliata lancia in resta contro quella Croce, simbolo di perdono e di riconciliazione senza dimenticare i fatti, procedendo a demolirla.

Free Webcam Girls
151.11.48.50