Come riconoscere uno psicopatico con 15 indizi

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La parola “psicopatico” è spesso usata con leggerezza. Come potreste essere certi che una determinata persona non sia un vero psicopatico? Gli psicopatici non sono semplicemente svitati o prepotenti; devono anche rispondere a certi criteri, com’è delineato dalla Hare Psycopathy Checklist, una lista di controllo diagnostico dello psicologo di fama mondiale Robert D. Hare [*].

Non è un labile confine a marcare la distanza tra sanità mentale e psicopatologia; secondo alcuni studiosi, sono proprio delle anomalie cerebrali a dare origine ai tratti caratteristici della personalità psicopatica. Non dubito, che possa essere possibile di aver cognizione della mia contezza della questione, “a ragion veduta”. Ma assicuro, che sarebbe difficile immaginare la sua profondità (e non riferisco in primo luogo all’esperienza del mio servizio e il fatto che il mio direttore non solo era un giornalista, ma innanzitutto un medico e psichiatra). Non parlo di un prodromo, ma di un referto. Non apparizione di segno premonitore, ma il manifestarsi dei sintomi specifici della patologia in fase avanzata acuta. Siamo in presenza della manifestazione del maligno sotto forma di una patologia devastante per il soggetto e terrificante per coloro che lo frequentano.

Mentre è solo un professionista a poter diagnosticare una psicopatia, possiamo comunque individuare alcuni di questi segni come è stato spiegato da Aine Cain su Business Insider del 10 luglio 2017. Quanto segue è stato elaborato sulla base di questo contributo.

“La Persistenza della memoria” di Salvador Dalí, olio su telo, 24×33 cm, 1931, Museum of Modern Art, New York City.

1. Hanno abitudini e intenzioni sadiche

L’indizio più indicativo è un’indole sadica. Uno psicopatico motiva gli altri usando la paura, piuttosto che il rispetto; è portato a distruggere piuttosto che a correggere. È questa la caratteristica che separa uno psicopatico da una persona semplicemente “rigoroso”, “esigente”, ma che cerca di motivare con rispetto, perché vuole che le persone migliorino.

2. Sono parolai e puntano sulla loro capacità di sedurre

Gli psicopatici sono maestri nel presentarsi al meglio. Sono grandi conversatori, possono chiacchierare briosamente, con risposte pronte e spiritose, e aneddoti improbabili ma convincenti che li mettono in buona luce. Al termine della conversazione, davanti a tanto charme, potreste credere che lo psicopatico sia una brava persona: fantastica, addirittura.

Foto di Tim Green.

3. Hanno una enorme stima di se stessi

Gli psicopatici vedono se stessi al centro dell’universo. Sono così importanti ai propri occhi che pensano agli altri come strumenti da usare a loro piacimento.

4. Continuano a mostrarsi sicuri, anche di fronte a un’evidenza schiacciante

Molte persone lottano costantemente per la loro autostima. Gli psicopatici, al contrario, sono riconoscibili da un eccesso di sicurezza. Fate attenzione alla persona sempre impegnato a magnificare le sue qualità, sia che lo faccia in modo acuto, sia in modo più ovvio.

5. Sono bugiardi patologici

Forse Pinocchio nascondeva delle verità. Una volta che uno psicopatico inizia a mentire, non può e non vuole smettere. I prepotenti hanno una disonestà intellettuale alla quale regrediscono coscientemente. A differenza delle persone normali, agli psicopatici non importa che la loro menzogna venga scoperta, perché possono continuare a mentire per negare ancora.

6. Pensano che le regole non valgano anche per loro

Gli psicopatici sono noti per disprezzare le norme sociali e le regole in generale. Come molti narcisisti, sono così aridi e autocentrati che credono semplicemente di farla franca nonostante il loro terribile comportamento.

7. Vivono come parassiti

Gli psicopatici hanno un pensiero fisso: pensano solo a loro stessi e a quello che vogliono fare, come dei parassiti. Vivono la loro vita, le cose che fanno e dicono, il modo in cui si comportano senza alcuna considerazione per gli altri. Gli psicopatici fanno qualsiasi cosa vogliano perché hanno un senso di sé gonfiato al punto di pensare che le regole non valgano per loro: si sentono immuni da ogni critica sul loro stile di vita, incluso il modo in cui molestano le persone sulle quali hanno controllo, o autorità.

Foto di Tim Green.

8. Mistificano e manipolano

Gli psicopatici sono maestri in tre cose: manipolare, depistare e ingannare, in modo da mantenersi sempre a galla, in prima fila. Quando le cose vanno bene sono molto abili nel prendersi i meriti, ma quando si tratta del contrario sviano su un capro espiatorio, per dargli la colpa.

9. Hanno avuto precoci problemi di comportamento

Uno psicopatico da grande lo era anche da piccolo ai giardinetti. Mantengono ciò che gli era permesso nell’ambiente famigliare e scolastico, anche in altri situazioni della vita. Alcuni dei problemi precoci di comportamento comprendono una mendacia persistente, inganno, furto, piromania, assenteismo scolastico, abuso di sostanze, vandalismo; oltre a una sessualità precoce. Molti bambini possono mostrare alcuni di questi comportamenti, ma gli psicopatici li manifestano a un grado più serio.

Salvador Dali/Disney film “Destino”.

10. Non provano le emozioni come le persone normali

Molti psicopatici sono maestri nel manipolare; chi gli sta intorno non può accorgersi della loro vera natura finché il danno non si è verificato. Gli psicopatici possono simulare in modo efficace normali risposte emozionali. In ogni caso, non possono provarle davvero. Sono anaffettivi. L’anaffetività nasce nella persona che è stata colpita nelle sue più diverse sfaccettature affettive, non solo nella relazione con l’altro sesso, ma in generale. L’anaffettivo fa comunque fatica a provare emozioni perché le emozioni sono una parte molto problematica che la persona incosciamente intuisce in un meccanismo non razionale come complesse, per cui si difende da quel mondo emotivo ritraendosi in sostanza e creando tra sé e l’oggetto del piacere una barriera e una lontananza che si traduce in freddezza in generale, non solo nel rapporto di coppia. Un parallelismo lo si può trovare nell’avarizia: la persona avara, si sa, non è mai solo avara in senso economico ma è avara in generale.

11. I loro obiettivi a lungo termine non sono realistici

Anche se gli psicopatici lottano per raggiungere le loro ambizioni personali, in quanto cattivi pianificatori si aspettano che siano altri a fornire le occasioni decisive. Anche se la meta che si sono prefissata appare come impossibile da raggiungere, gli psicopatici la legittimano, perché nella loro limitata visione era un traguardo ragionevole.

Salvador Dali/Disney film “Destino”.

12. Non hanno rimorso o sensi di colpa

La tendenza degli psicopatici a non badare alle conseguenze delle loro azioni, non importa quanto dannose per gli altri, può essere messa in relazione con la notevole abilità a giustificare il loro comportamento. Mentre gli amici e i familiari sono fisicamente o emotivamente colpiti dal loro comportamento, gli psicopatici sviano in modo tipico la loro responsabilità con delle scuse, o la negano del tutto. Per esempio, uno psicopatico che ha pugnalato un altro si sente più addolorato per sé. “Lui ha fatto pochi mesi in ospedale e io marcisco qui dentro”, dice.

13. Hanno un’indole agghiacciante

Non fatevi ingannare dalle apparenze. Gli psicopatici sono incredibilmente suscettibili. La minima cosa può mandarli su tutte le furie. Guardatevi da chi dà in escandescenze per qualunque cosa, non importa quanto trascurabile.

Psicopatia.

14. Tendono a relazioni non impegnative

Come segnali di psicopatia la checklist include la promiscuità sessuale e le relazioni sentimentali di breve durata. Essere poco abili nelle relazioni o non interessati a legami impegnativi diventa più significativo quando si combinano ad altri fattori di allarme.

15. Sono spesso annoiati

Quando uno si lamenta continuamente di quanto si annoia al lavoro, potrebbe essere solo un lavoro davvero noioso, o una persona piagnucoloso. Considerati anche altri indizi come questo, una noia costante può davvero indicare una psicopatia. Gli psicopatici cercano novità in modo compulsivo, sempre in attesa della prossima mania.

[*] Robert D. Hare, professore emerito di Psicologia all’Università della British Columbia, è tra i più noti studiosi a livello internazionale nell’ambito della psicopatia. Nel corso di oltre trentacinque anni di attività di ricerca teorica ed empirica sull’argomento, ha fornito contributi decisivi alla misurazione del costrutto di psicopatia, alla valutazione diagnostica della personalità psicopatica e alle implicazioni giuridiche e legali relative al fenomeno. Ha analizzato le principali caratteristiche psicologiche e comportamentali della personalità psicopatica. Mantenendo sempre un serio approccio metodologico e scientifico, nel suo libro Psicopatia fornisce un quadro lucido e puntuale del mondo interno dell’individuo psicopatico e delle sue strategie interpersonali. Hare chiarisce l’importante distinzione tra disturbo antisociale di personalità e disturbo psicopatico, dimostrando come la psicopatia costituisca una vera e propria sindrome: la mancanza di empatia, lo spiccato egocentrismo, l’assenza di rimorso e di senso di colpa, e l’uso strumentale degli altri ne rappresentano gli elementi distintivi. La Psychopathy Checklist-Revised (PCL-R), viene utilizzato in tutto il mondo nella pratica clinica e forense, oltre che in ambito di ricerca. È stato infatti ampiamente dimostrato come la PCL-R sia un reattivo psicometrico valido e affidabile che permette di identificare gli psicopatici e distinguerli anche da altri individui condannati per reati gravi.

Foto di copertina: Salvador Dali/Disney film “Destino”.

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