Alla Vigilia – molto particolare – del Natale 2020: qualche riflessione di un amico vaticanista
“Confrontati con una situazione sociale che – a motivo delle misure di contrasto al Cinavirus e alle sue varianti internazionali – incide negativamente in misura in ogni caso non irrilevante sulla nostra quotidianità – scrive l’amico e collega Giuseppe Rusconi sul suo blog Rossoporpora.org -, le tentazioni principali sono quattro: disperarsi, rassegnarsi, rinchiudersi nel nostro ‘mondo piccolo’ considerato come ultimo baluardo difensivo oppure ‘fuggire’ dalla realtà immergendosi nel virtuale o stordendosi con l’uso di droghe o l’abuso di alcool”.
Prosegue Rusconi: “Il Natale viene a ricordarci che a tali tentazioni bisogna resistere: la Luce non è spenta, anzi si rinnova anno dopo anno e continua – anche in una società secolarizzata- a offrire l’approdo al porto della Speranza. Non tutto dunque è buio, sebbene le ombre si facciano più lunghe e più dense: ad esempio nelle nostre città, nelle nostre parrocchie la solidarietà concreta verso chi patisce maggiormente le conseguenze già di per sé drammatiche del disastro si è fatta – almeno a noi sembra – più forte e più sentita. Numerosi anche i giovani impegnati sul campo, a far da positiva contrapposizione a tanti altri giovani che invece hanno accresciuto le loro dipendenze (digitali e/o materiali), privati come sono stati, sono e purtroppo (c’è da prevederlo) saranno di quella fondamentale palestra di apprendimento di conoscenze e di convivenza civile che è la scuola in presenza. A loro sono stati, sono e (c’è da prevederlo) saranno rubati gli anni più preziosi della vita, quelli in cui si impara e si matura con la concretezza dell’esperienza fisica così da prepararsi adeguatamente all’ingresso nella vita adulta”.
“Intanto nel mondo – osserva Rusconi -, oltre che con la malabestia del Cinavirus con le sue varianti internazionali, si è confrontati con l’avanzata della peste ideologica anti-cristiana e dunque anti-umana. Dappertutto o quasi la concezione perversa dell’aborto come ‘diritto umano’ (!!!) tenta di stravolgere le legislazioni (ultimo esempio l’ Argentina, dove la battaglia è ancora in corso), mentre a passi grandi e rapidi l’eutanasia e il suicidio assistito irrompono nelle normative nazionali: tristissima, ma certo non inattesa, la deriva omicida appena approvata dalla maggioranza rossa-rossa del Congresso spagnolo dei deputati, degna erede dei macellai della Repubblica degli Anni Trenta; tristissimo anche il recente pronunciamento ‘aperturista’ della Corte Suprema austriaca in materia. A proposito invece di unioni omosessuali, in Lettonia è addirittura la gerarchia cattolica a chiedere al governo di approvarle (si vergognino questi vescovi-burocrati e i cattolici si rivoltino contro di loro). In Europa ‘tengono’ soprattutto i governi di Polonia e di Ungheria; a loro va il ringraziamento sincero di tutti quei cattolici e di quelle persone di buona volontà che non si rassegnano al dilagare della peste ideologica laicista e rossa. Occorre resistere a questo dilagare pestilenziale. Anche in Italia: la politica dell’attuale maggioranza rosso-gialla di governo ne è intrisa. Ciò non meraviglia considerando che in essa emerge chi impone un totalitarismo riverniciato alla Boldrini/Cirinnà, -assecondato da saltimbanchi e prostituti politici vari – che mira a impedire all’opposizione di esprimersi: un ennesimo esempio clamoroso lo si è registrato il 18 dicembre con lo strangolamento del dibattito parlamentare sulle norme picconatrici dei decreti sicurezza salviniani. Ora, con il giubilo irresponsabile dei ‘cattofluidi’ di Avvenire e loro compari, a causa delle nuove norme riprenderanno alla grande le attività scafistiche delle Ong, si intensificheranno gli sbarchi di ulteriore manovalanza per i loschi traffici di droga, si accresceranno i morti in mare. Di cui i totalitari per vocazione antica, i saltimbanchi, i prostituti politici e i giubilanti saranno corresponsabili”.
Poi, Giuseppe Rusconi conclude: “L’augurio perché la Luce di Betlemme illumini tutti – come e più di sempre – e pervada tutti della serenità necessaria per affrontare tempi non facili, suscitando (o rafforzando) anche quel senso di solidarietà così necessario verso chi si è ritrovato tra i deboli”.
Foto di copertina: Grove City, Ohio.