La verità è crudele. Ma la verità libera chi la vuole accogliere e la sa accogliere… E la verità scrive anche su righe storte

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Diceva Nicolás Gómez Dávila che “alle circostanze struggenti servono solo banalità; una canzone stupida esprime un grande dolore meglio di un verso nobile”. Ascoltando il videoclip del 2007 “Dégénérations/Le réel du fossé” (Degenerazioni/Il reale del fosso) del gruppo folk-rock franco-canadese “Mes Aïeux” (Miei Antenati), è bene ricordarsi questa massima.
“Dégénérations/Le réel du fossé” non è certo un testo stupido – anche se alcuni lo hanno definito qualcosa di maleducato – ma descrive bene l’evoluzione dei tempi che corrono, molto dolorosi, di degenerazioni.
La cosa sorprendente è che questa canzone tredici anni fa ha commosso le masse: quel che ne dice il gruppo Mes Aïeux, è una canzone pro-vita, pro-terra, pro-lavoro (in senso non mercantile). Badate bene, è la canzone che può essere definita pro-vita, non il gruppo folk pro-vita, che invece si dichiara pro-choice (pro-scelta, cioè pro-aborto).

Si potrebbe anche definire la canzone “Dégénérations/Le réel du fossé” un inno al distributismo, noto anche come distribuzionismo, una filosofia economica formulata da alcuni pensatori quali Gilbert Keith Chesterton, Padre Vincent McNabb e Hilaire Belloc per applicare quei principi di dottrina sociale della Chiesa Cattolica Romana che affondano le proprie radici nell’esperienza benedettina (ora et labora) ed espressi modernamente nella dottrina di Papa Leone XIII contenuta nell’enciclica Rerum novarum del 1891 e ulteriormente sviluppati da Papa Pio XI nell’enciclica Quadragesimo anno del 1931.

In ogni caso, questa canzone descrive molto bene la perdita dei valori tradizionali nella società moderna. E sebbene si riferisca al Canada francese, anche da noi le tre generazioni che stanno degenerando sono facilmente riconoscibili.

Temo che nessun gruppo italiano oserebbe fare qualcosa di simile. O peggio ancora, che non avrebbe pubblico.

Nel video che segue, il gruppo Mes Aïeux canta insieme a Celine Dione. Faccio seguire anche il testo originale in francese, seguito dalla traduzione in spagnolo di José Javier Esparza e una nostra traduzione di lavoro in italiano.

Dégénérations/Le réel du fossé
Mes Aïeux & Celine Dion

Ton arrière-arrière-grand-père il a défriché la terre
Ton arrière-grand-père il a labouré la terre
Et pis ton grand-père a rentabilisé la terre
Pis ton père il l’a vendue, pour devenir fonctionnaire

Et pis toi mon p’tit gars tu sais pus c’que tu vas faire
Dans ton p’tit trois et d’mie, ben trop cher fret en hiver
Il te vient des envies de dev’nir propriétaire
Et tu rêves la nuit d’avoir ton petit lopin d’terre.

Ton arrière-arrière-grand-mère elle a eu quatorze enfants
Ton arrière-grand-mère en a eu quasiment autant
Et pis ta grand-mère en a eu trois c’tait suffisant
Pis ta mère en voulait pas, toi t’étais un accident

Et puis toi, ma p’tite fille, tu changes de partenaire tout l’temps
Quand tu fais des conn’ries, tu t’en sors en avortant
Mais y a des matins, tu te réveilles en pleurant
Quand tu rêves la nuit, d’une grand’ table entourée d’enfants

Ton arrière-arrière-grand-père a vécu la grosse misère
Ton arrière-grand-père il ramassait les cennes noires
Et pis ton grand-père, miracle, y est devenu millionaire
Ton père en a hérité il a tout’ mis dans ses REER

Et pis toi p’tite jeunesse tu dois ton cul au ministère
Pas moyen d’avoir un prêt dans une institution bancaire
Pour calmer tes envies de “hold-uper” la caissière
Tu lis des livres qui parlent de simplicité volontaire

Tes arrière-arrière-grands-parents ils savaient comment fêter
Tes arrière-grands-parents ça swinguait fort dans les veillées
Pis tes grands-parents ont connu l’époque yé-yé
Tes parents c’tait les discos c’est là qu’ils se sont rencontrés

Et pis toi mon ami qu’est-ce que tu fais de ta soirée ?
Éteins donc ta TV faut pas rester encabané
Heureus’ment que dans vie certaines choses refusent de changer
Enfile tes plus beaux habits car nous allons ce soir danser

Degeneraciones/Lo real de la zanja
Mes Aïeux & Celine Dion

Tu tatarabuelo tuvo que desbrozar la tierra
Tu bisabuelo tuvo que trabajar la tierra
Después tu abuelo tuvo que rentabilizar la tierra
Y después tu padre la vendió para hacerse funcionario

Y ahora dime, colega, qué vas a hacer tú
Con tu pequeño apartamento demasiado caro y frío en invierno
Ahora te entran ganas de ser propietario
Y por la noche sueñas con tener tu propio pedacito de tierra

Tu tatarabuela tuvo catorce hijos
Tu bisabuela tuvo casi otros tantos
Después tu abuela dijo que con tres ya era bastante
Y después tu madre no quiso tenerlos, tú fuiste un accidente

Y ahora tú, nena, cambias de pareja todo el tiempo
Cuando haces una gilipollez te salvas abortando
Pero hay mañanas en las que te despiertas llorando
Cuando por la noche has soñado con una gran mesa llena de niños

Tu tatarabuelo vivió la gran miseria
Tu bisabuelo guardaba los céntimos
Y después tu abuelo, milagro, se hizo millonario
Tu padre, que lo heredó, lo invirtió todo en su jubilación

Y ahora tú, jovencito, debes el culo al Ministerio
No puedes tener ni un chavo en el banco
Y cuando te entran ganas de atracar a la cajera
Te calmas leyendo libros que hablan de la «simplicidad voluntaria»

Tus tatarabuelos sabían hacer fiestas
Tus bisabuelos bailaban bien fuerte en las fiestas
Después tus abuelos conocieron la época yeyé
Tus padres, más «disco», se conocieron en una discoteca

Y ahora tú, amigo, ¿qué haces tú por las noches?
Apaga la televisión, no es necesario seguir apoltronado
Por suerte en la vida hay ciertas cosas que se niegan a cambiar
Ponte tus mejores galas, que esta noche vamos a bailar

Degenerazioni/Il reale del fosso
Mes Aïeux & Celine Dion

Tuo trisnonno ha ripulito la terra
Tuo bisnonno ha arato la terra
E poi tuo nonno ha reso la terra redditizia
Poi tuo padre l’ha venduto per diventare un impiegato statale

E poi tu, ragazzo mio, non sai più cosa farai
Nel tuo appartamentino, ben troppo costoso freddo in inverno
Ti viene il desiderio di diventare proprietario
E di notte sogni di avere il tuo piccolo pezzo di terra

Tua trisnonna aveva quattordici figli
Tua bisnonna ne aveva quasi altrettanti
Poi tua nonna ha detto che tre bastavano
E poi tua madre non voleva averli, sei stato un incidente

E poi tu, ragazza mia, cambi compagno tutto il tempo
Quando fai stupidaggini ti salvi abortendo
Ma ci sono mattine che ti svegli piangendo
Quando di notte hai sognato una tavola circondata di bambini

Tuo trisnonno ha vissuto una grande miseria
Tuo bisnonno ha risparmiato i centesimi
E poi tuo nonno, miracolo, è diventato milionario
Tuo padre, che l’ha ereditato, ha investito tutto nella sua pensione

E poi tu, ragazzino, devi tuo culo al ministero
Non puoi avere un prestito da un istituto bancario
E quando hai voglia di rapinare la cassiera
Ti calmi leggendo libri che parlano di “semplicità volontaria”

Tuoi trisnonni sapevano come festeggiare
Tuoi bisnonni facevano forte lo swing la sera
Poi tuoi nonni hanno conosciuto l’era dello yéyé
Tuoi genitori,  più “disco”, si sono conosciuti in una discoteca

E ora tu, amico mio, cosa fai di notte?
Spegni la televisione, non è necessario restare a bighellonare
Per fortuna nella vita alcune cose che si rifiutano di cambiare
Metti i tuoi vestiti migliori perché stasera balleremo

Nel 2007 il gruppo Mes Aïeux ha risposto furiosamente a un articolo di LifeSiteNews per la sua “interpretazione errata” della loro canzone “Dégénérations/Le réel du fossé”. In un articolo del 25 giugno 2007, intitolato “Immensely popular Quebec folk song laments abortion and the modern culture of sterility” (Una immensamente popolare canzone folk del Quebec rimpiange l’aborto e la moderna cultura della sterilità), LifeSiteNews ha scritto che la canzone “Dégénérations/Le réel du fossé” di Mes Aïeux descrive uomini e donne moderni che si separano sempre più dalla terra e dai valori tradizionali dei loro trisnonni. Il Quebec era tradizionalmente una delle regioni più fedelmente cattoliche, pro-vita e pro-famiglia del mondo.

LifeSiteNews ha scritto che il testo della canzone ritrae un vivido contrasto tra i giovani e le generazioni più anziane, citando come esempio il terzo capoverso della canzone.

L’articolo riportava inoltre il quarto capoverso, che molti hanno visto come una descrizione negativa dell’aborto e LifeSiteNews ha interpretato queste righe come indicanti che la canzone “si riferisce specificamente all’aborto come un errore traumatizzante per una donna”.

La storia di LifeSiteNews non si concentrava sull’allora sconosciuto atteggiamento etico del gruppo folk. Infatti, la parola “pro-vita” non è mai stata menzionata nell’articolo, che concludeva semplicemente che un messaggio pro-vita potesse essere facilmente dedotto da questi testi, su un argomento che raramente veniva affrontato in modo così franco e onesto nell’industria dell’intrattenimento. Allo stesso tempo, LifeSiteNews ha segnalato l’anomalia secondo cui una canzone del genere era diventata uno degli iTunes scaricati più di frequente in Canada.

Tuttavia, Mes Aïeux si era sentito profondamente offeso dall’articolo di LifeSiteNews, che hanno definito un “rapimento” della canzone. “Avete associato la nostra canzone alla tua causa anti-scelta senza consultarci” ha scritto il gruppo a LifeSiteNews, chiedendo la rimozione della foto del gruppo e anche del link al loro sito web. Dopo aver appreso, che si tratta di un gruppo pro-aborto, LifeSiteNews ha acconsentito volentieri, sebbene non vi fosse alcun obbligo legale di rimuovere tale collegamento. E LifeSiteNews faceva presente di non aver mai ricevuto tale richiesta nei suoi dieci anni di esistenza.

Mes Aïeux ha anche chiesto a LifeSiteNews di rimuovere l’intero articolo del 25 giugno 2007, che il sito ha rifiutato di fare.

Nella comunicazione a LifeSiteNews tramite suo avvocato, il gruppo ha dichiarato: “Noi membri di Mes Aïeux, abbiamo letto il seguente articolo e siamo in profondo disaccordo con l’interpretazione data ai nostri testi. Riteniamo che l’associazione della nostra canzone con le politiche anti-scelta su questo sito web sia simile al rapimento morale Siamo, infatti, e all’unanimità, a favore della scelta. Questo è semplicemente cattivo giornalismo militante e una violazione dei nostri diritti morali”.

In una successiva email, l’avvocato del gruppo Mes Aïeux ha persino chiesto che fosse rimosso dall’articolo il collegamento alla diffusissima pagina su YouTube contenente il video musicale di “Dégénérations/Le réel du fossé” del gruppo.

Postilla

Il testo “Dégénérations/Le réel du fossé”, che abbiamo appena presentato, è un testo importante, concepito in un arrangiamento musicale colorito e coinvolgente, con il giusto equilibrio per parlare di un tema importante.

Ci offre l’occasione di ribadire, che ogni brano interpretato da Celine Dion è un capolavoro. Stiamo parlando di una artista mondiale e trasversale nello spazio e nel tempo nella storia della musica. Nel 2016 ha subito un grande lutto, la perdita del marito/produttore che l’ha scoperta come artista, amata come donna quando nessuno credeva in lei. Lui ci ha creduto e l’ha amata da subito. La loro storia di amore e di arte è una storia da raccontare ed è molto importante che Celine abbia avuto il coraggio di riprendere il suo percorso artistico. Il mondo ha bisogno della sua voce, della sua arte e della sua musica.

É tornata Celine, è tornata la sua musica, la sua arte. Ed è tornata con il coraggio che tutto può essere metabolizzato e superato grazie all’amore per la famiglia, per la vita, per la musica.

Bentornata Celine. Che coraggio Celine!

Celine Dion si racconta nel cortometraggio in cui parla del primo album senza il marito
Radiomontecarlo.net, 28 agosto 2020

“Courage” è il primo disco in lingua inglese uscito senza la collaborazione di René Angélil, scomparso nel 2016. “A volte non pensiamo di essere coraggiosi. A volte, però, siamo più forti di quello che pensiamo”. Recita così Céline Dion in apertura del cortometraggio “Behind Céline Dion’s Courage”, pubblicato il 23 agosto scorso. La cinque volte vincitrice di un Grammy Award appare elegante, intima e al contempo forte e tenace. Con un lungo abito giallo attillato e un raffinato chignon, Céline si racconta, esplora ed elabora il dolore per la perdita del marito, René Angélil, avvenuta nel 2016. Non solo consorte, ma anima gemella e impresario.

“Courage”, l’album di cui il corto rappresenta il dietro le quinte, è stato pubblicato dalla cantante canadese a metà novembre del 2019 ed è il primo lavoro in lingua inglese a uscire senza la preziosa collaborazione di Angélil, scomparso all’età di 74 anni a causa di un cancro alla faringe.

“Io e lui eravamo una sola persona. E quando è morto, mi sono sentita come se fosse rimasta solo metà di me stessa”. L’iconica artista di Charlemagne svela il suo dolore più intimo, ma racconta anche la sua elaborazione. “Sono una guerriera. Sono una madre. Sono forte. Posso farcela. Ho deciso che avrei ricostruito la mia seconda metà perduta”. Con la sua solita ironia, Céline Dion svela il backstage dell’album: da come abbia voluto prendersi dei rischi a come abbia voluto esplorare nuovi orizzonti. Scoprendo, attraverso il dolore, una nuova parte di sé, un nuovo modo di essere artista e una nuova fonte di energia.

Il docufilm “Céline Dion: Through The Eyes Of The World”, che suggeriamo all’attenzione ai nostri lettori. Anche se è datato 2010, questo film è utile per comprendere la Donna, la Mamma, l’Artista Celine. Buona visione e soprattutto buon ascolto.

Staff del Blog dell’Editore

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