Ci aspettano tempi duri e per tempi duri servono uomini duri. Servono le Forze Armate

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«Rallentiamo il motore produttivo del Paese ma non lo fermiamo. Il governo interverrà con misure straordinarie che ci consentiranno di rialzare la testa” (Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio dei ministri).

A prima vista, le misure restrittive intraprese dal Governo italiano “sembrano” finalmente serie, ma nello stesso tempo da “ultima spiaggia”. Ma incredibilmente, Giuseppe Conte – solo dopo più di 4.000 morti chiude l’attività produttiva… ma non i trasporti! E questa notte il Presidente della Regione Calabria firma un decreto per portar rimedio a ciò…

Se la nuova stretta di Palazzo Chigi non porterà ad un miglioramento della situazione della “emergenza” a breve termini, non vedo altra alternativa, che richiedere l’intervento delle Forze Armate.

«Premier @GiuseppeConteIT – lo diciamo da settimane – deve riprendere in mano la comunicazione ora. Chi discetta, penso soprattutto ai presunti ‘esperti’ #MAMMAMIA di Comunicazione&Politica non capisce che nelle emergenze nazionali Comunicazione È Politica. Sbagli una, sbagli altra”» (Gianni Riotta @riotta).

E non dimentichiamo, ovviamente, il mondo cattolico, che ci mette anche il suo, per completare il caos. «”We cannot simply accept the determinations of secular governments, which would treat the worship of God in the same manner as going to a restaurant or to an athletic contest,” says Cardinal Burke in a reflection on #COVID19″».
Ovviamente, questo non ha capito ancora, che #ilvirusnonhareligione. Caro cardinale, #cipensailvirus e #telospiegailvirus

«Andrà tutto bene (e questo è il migliore dei mondi possibili)». Invece, nel prossimo mese vedremo e sentiremo cose che non avremmo mai immaginato possibili. Il caos si sta impadronendo della scena, poco alla volta, ma inesorabilmente.

Con tutta evidenza, essere professionista non e per loro. Sinceramente, possono tornare ad occuparsi di altro. Questo piano gestito dal Dipartimento della Protezione Civile e dalla Presidenza del Consiglio dei ministri (dal Premier) sta fallendo e forse è già fallito. Si basa soltanto sulla “speranza” che nei prossimi giorni i cittadini italiani rispettino “alla lettera”, in modo marziale (senza legge marziale) tali disposizioni. Chi ci governa “spera” nel calo delle vittime nei prossimi giorni e nell’inversione di tendenza delle curve di crescita dei contagi su tutto il territorio nazionale, in particolare in Lombardia, regione martoriata dal Covid-19. E nel frattempo stanno salendo i numeri dell’infezioni nelle altre regioni.

Non è difficile – per chi sa ancora ragionale e non è andato in paranoia – capire che ci vuole tutt’altra gestione. Ci vuole lo Stato Maggiore della Difesa delle Forze Armate. Tutte in campo, operative su terra, nel mare e nei cieli italiani. Siamo in guerra – contro un nemico invisibile ma ben presente (c’è chi inizia a dire che preferirebbe una vera guerra, che non questo… e siamo solo all’inizio) – e dobbiamo difenderci, con tutte le risorse che abbiamo.

Non c’è più tempo. Mi dispiace, si faccia da parte chi finora non ha saputo gestire una guerra, perché ora chiamarla “emergenza”, è solo e soltanto riduttivo. Siamo in guerra! Quanto tempo serva ancora per rendersi conto? Quanti cadaveri innocenti servono ancora per capirlo?

Comandante Alfa: “Non posso più tacere”. ” Forza non si molla, avanti, non si arretra”

Il fondatore dei gruppi speciali del Gis, le teste di cuoio dei Carabinieri, in presenza di un Governo ormai confuso, che emana decreti senza una precisa strategi…. esenza risultati, ha scritto sul suo profilo Facebook un appello: “Siamo in guerra, non posso più tacere, i decreti non servono più a nulla, sono confusi, servono a indebolirci e non a rinforzarci”.

Non posso più tacere, la rabbia e il dolore sono forti e non voglio e non devo più contenerli. Siamo un paese in emergenza , in guerra. Sì in guerra, i decreti non servono più a nulla, sono confusi, servono a indebolirci e non a rinforzarci. Sono pallottole al sale quando metaforicamente servirebbero quelle vere. Dove siete tutti voi politici salvatori del popolo, dove siete nascosti, con i vostri sorrisi, i proclami e i video ipocriti e inopportuni. Dove sono le signore con le gambe accavallate che spopolavano in tv difendendo o attaccando a destra e a manca ? Dove siete voi che salendo sulle navi pirata avete incensato e legittimato l’aggressione ai nostri militari della Guardia di Finanza. Dove sono le sardine e i centri sociali sempre pronti a scendere in piazza contro e mai per?
Prendete le vostre mascherine, mettetevi una tuta da palombaro e correte a supportare e portare vicinanza ai soldati in prima linea . Sanitari, militari, autotrasportatori, operatori del commercio, volontari e tanti altri che rischiano la vita per tutti noi e anche per voi. Il parlamento è chiuso? Vi riunite due volte a settimana? Siamo in guerra e voi vi nascondete come topi? No, non possiamo accettarlo. Questa volta la misura è colma, penso a coloro che stanno rischiando e combattendo con pochissime armi, a volte addirittura senza. Un popolo si riconosce da chi lo rappresenta, ma io in questo momento non vedo nessuno. Chiudete tutto, lasciando aperti i servizi essenziali per la sopravvivenza, garantendo agli operatori la tutela adeguata. Schierate l’esercito, istituite il coprifuoco, chiudete i confini, i porti, sigillate il nostro paese all’Europa che ci ha lasciati soli e che ci ha presi in giro senza che nessuno dei nostri governati ci abbia difesi. Siamo eccellenza in tutti i campi, cultura, sanità, intelligence, militare ecc. e voi a colpi di decreti a puntate , peraltro confusi e spesso impraticabili, chiusi nelle vostre dimore, nei vostri agi non date l’esempio. Non ho sentito né letto un sacrificio da parte vostra, la rinuncia ai vostri benefici.. dove sono i vostri sacrifici?
Li devono fare sempre i soliti? Prendete in giro artigiani, piccoli imprenditori, gente che fa fatica ad andare avanti e voi che fate per aiutarli a sopravvivere? Spostate la data delle tasse? Ma come ragionate? Come pensate che riusciranno a pagare se sono chiusi e lo saranno ancora per molto senza avere guadagni? Vergogna!!
Siamo rappresentati da un ex partecipante al grande fratello? Questo è quello che meritiamo? No, chiedete unità e cantate l’inno di Mameli ma non ne siete degni. Il popolo lo canta per farsi forza, per sentirsi unito e con un’identità, voi per mettervi in mostra.Un premier non eletto che si presenta con la bandiera europea in bella vista e non con il tricolore per il quale tanto sangue è stato versato dai nostri padri mi strazia. Ora scoprite tutti di essere Italiani a parole, fumo negli occhi per chi muore ogni giorno, ogni ora, ogni minuto da solo, senza il conforto di un familiare. Quanti muoiono a casa? Quanti infettati tra i sanitari, le forze dell’ordine e nel settore commerciale? Siete tutti responsabili di questa che assume i contorni di una strage senza uguali dal dopoguerra. Già la guerra, quella che ho visto con i miei occhi in terre straniere e che mai avrei pensato di poter rivivere nel mio Paese. È il momento dell’unità? Allora ascoltate tutti, munitevi di mascherine e tute e fate squadra, insieme si diventa invincibili. Per il bene del paese mostrate umiltà e collaborazione con tutti. Ognuno può dare un consiglio e un supporto anche se non riveste lo stesso colore politico. È il momento dell’unità, quella vera, per il bene comune. Molti di coloro che attualmente sono al governo non sono stati eletti dal popolo. Siamo mica in dittatura? Cosa mi sono perso? Basta, ora urlo forte il mio dolore, prima che sia troppo tardi..ma forse lo è, obbligate la gente a stare a casa in ogni modo possibile, correre e andare al mare deve diventare in questo momento di emergenza un reato, o siamo tutti assassini. Chi corre per esibire un fisico da statua greca quest’estate, il mare, andando avanti cosi lo vedrà con il binocolo.
Forza non si molla, avanti, non si arretra.
Siamo partiti tutti insieme e torneremo tutti uniti a costo di portare a spalla i nostri feriti macchiando le nostre divise del loro sangue. Non è il momento della brillantina o del rossetto, è l’ora di indossare ognuno la propria divisa e combattere in prima linea dando l’esempio . Sono cattolico, ma chiedo al Santo Padre di elargire non solo con le preghiere il suo aiuto , chiedo perdono a Dio per questo pensiero, ma non posso più stare zitto . Non dormo sentendomi impotente mentre i miei fratelli e le mie sorelle si ammalano e muoiono combattendo. Basta, datevi da fare , basta stare seduti in poltrona e combattete.

«Ho appena firmato una ordinanza che prevede, con decorrenza immediata e fino al 3 aprile 2020, il divieto di ogni spostamento delle persone fisiche in entrata e in uscita dal territorio regionale. Si potrà entrare o uscire dalla Calabria solo per spostamenti derivanti da comprovate esigenze lavorative legate all’offerta di servizi essenziali oppure per gravi motivi di salute. Ai trasgressori, alla luce della potenziale esposizione al contagio, si applica la misura immediata della quarantena obbligatoria per 14 giorni” (Jole Santelli, Presidente della Regione Calabria – Domenica 22 marzo 2020, ore 00:56).

Prevedibile, che i provvedimenti decisi ieri, diventeranno l’ennesimo errore del governo. Jole Santelli ha paura, giustamente, che dopo gli studenti, ora – che Giuseppe Conte ha chiuso le fabbriche – scendono al sud tutti gli operai. E saranno altre 100.000 persone… #ilvirusringrazia #ilvirusnonperdona

Un tentativo disperato, per scongiurare l’apocalisse regionale. Cioè, per evitare che succedesse nuovamente, più devastante ancora, quello che ho ricordato questa mattina:

In Calabria l’aumento è più alto, riconducibile al 90% ad una sola ragione:,il ritorno in massa in Calabria dei calabresi del Nord. La Calabria ha ancora, relativamente, pochi contagiati – ma occorre fare i conti anche con il numero di tamponi effettuati – con numeri che non sono paragonabili a quelli di Lombardia, Emilia Romagna e Veneto. Ma in valore assoluto i numeri non mentono ed occorre tenere conto di questo trend da qui in avanti. In Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige, il numero è notevolmente lievitato, quasi per un’unica ragione: l’assalto dei vacanzieri nei primi giorni di chiusura delle scuole in Lombardia e Veneto con tantissime famiglie che, in maniera incosciente, anche se inconsapevole, hanno provato la via di fuga sulla neve. #ilvirusringrazia #ilvirusnonperdona

Ormai, sembra inevitabile. Bisogna rifare l’Italia… e rifare gli Italiani.


Postcriptum

Consiglio alla lettura: “Non chi comincia ma quel che persevera” – 14 marzo 2020

Questa è gente che non prova vergogna. Questa è gente che non ha a cuore il Paese e non ha a cuore gli Italiani. Il vomito è all’ordine del giorno. Un giorno usciremo da questa tempesta e saremo diversi. Alle prossime opportunità di voto spero, che gli Italiani li mandino a zonzo, questi responsabili delle Istituzioni. Anzi, gli irresponsabili delle istituzioni.
Coraggio Italia. Forza Bergamo! #tuttisottolostessotricolore
Per amarci tutti, da nord a sud, da est a ovest, c’era bisogno del virus? Si c’era bisogno del virus.

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