Benedetto XVI: “La Chiesa è fondata sulla Roccia”, “Il Signore agisce con la forza dello Spirito”

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Si affida al vangelo di Matteo Benedetto XVI e parla della Chiesa come di una realtà “fondata sulla roccia”. “Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde”, spiega il papa. L’occasione è l’incontro con i rappresentanti del Rinnovamento nello Spirito Santo, riuniti questa mattina in Piazza San Pietro per il Quarantennale dalla fondazione del Movimento, cui il papa ha dimostrato gratitudine per l’impegno negli “impegnativi compiti per la nuova evangelizzazione”. “Nella società attuale viviamo una situazione per certi versi precaria – ha spiegato il papa -, caratterizzata dalla insicurezza e dalla frammentarietà delle scelte. Mancano spesso validi punti di riferimento a cui ispirare la propria esistenza. Diventa, pertanto, sempre più importante costruire l’edificio della vita e il complesso delle relazioni sociali sulla roccia stabile della Parola di Dio, lasciandosi guidare dal Magistero della Chiesa”.

Perché, nonostante tutto, “il Signore è con noi” e “agisce con la forza del suo Spirito”, spiega il papa alla vigilia della Pentecoste, “festa fondamentale per la Chiesa”. E ribadisce come il dono dello Spirito Santo, “principio unificatore della Chiesa”, “ci invita a crescere nella fiducia e nell’abbandono alla sua volontà, nella fedeltà alla nostra vocazione e nell’impegno a diventare adulti nella fede, nella speranza e nella carità”.

Ma c’è bisogno di impegnarsi: “Oggi i credenti sono chiamati ad una convinta, sincera e credibile testimonianza di fede, strettamente unita all’impegno della carità – aggiunge Benedetto XVI -. Per mezzo della carità, infatti, anche persone lontane o indifferenti al Messaggio del Vangelo riescono ad avvicinarsi alla verità e convertirsi all’amore misericordioso del Padre celeste”.

Il papa dimostra di apprezzare “l’opera apostolica” del Rinnovamento nello Spirito santo, che “ha contribuito alla crescita della vita spirituale nel tessuto ecclesiale e sociale italiano, mediante cammini di conversione che hanno condotto molte persone ad essere risanate in profondità dall’amore di Dio, e molte famiglie a superare momenti di crisi”. “Cari amici – esorta -, continuate a testimoniare la gioia della fede in Cristo, la bellezza di essere discepoli di Gesù, la potenza d’amore che il suo Vangelo sprigiona nella storia, come pure l’incomparabile grazia che ogni credente può sperimentare nella Chiesa con la pratica santificante dei Sacramenti e l’esercizio umile e disinteressato dei carismi, che, come dice san Paolo, vanno sempre utilizzati per il bene comune”.

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