Le emozioni. Al tempo del Covid-19

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Ci sono delle corde del cuore umano che è meglio non toccare, diceva così Dickens. Oggi più che mai sentiamo l’esigenza di proteggere il nostro cuore da forti emozioni, che talvolta non riusciamo a controllare.
Da psicologa sento di dover fare qualcosa per tutti coloro, che in questo delicato momento si sentono molto smarriti.
Il Covid-19 è una pandemia, che non colpisce solo il corpo, ma si insinua in maniera subdola nella nostra psiche, attecchisce nel nostro cuore, che è la sede delle nostre Emozioni.
Proviamo insieme a comprenderle, per evitare che possano prendere il sopravvento e diventare incontrollabili.

In questo delicato momento della nostra vita, le emozioni più diffuse sono: paura, ansia, confusione, sospetto, rabbia, tristezza, frustrazione.
Cerchiamo insieme di fare un chiaro discernimento per poterle guardare “negli occhi” e arginarle.

PAURA
È una forma di difesa della nostra psiche. Quando proviamo paura ci mettiamo in guardia da qualcosa. La paura è un fatto determinato, ovvero è necessario, che ci sia qualcosa che si concretizza come pericoloso per la nostra incolumità.

ANGOSCIA
Spesso la paura si confonde con l’angoscia ed è proprio quello che stiamo provando in questo momento. Come sconfiggerla? imponiamoci di vivere nel presente. Ovvero, facciamo alleanza con la nostra parte logico razionale, che ci suggerirà gli strumenti giusti in nostro possesso per proteggere noi stessi e tutti gli altri.

ANSIA
È l anticipazione nefasta di qualcosa, che non essendo definibile, con grande probabilità non accadrà mai. L’ansioso ha sempre bisogno di rassicurazioni esterne, ed in quanto tali non saranno mai davvero tranquillizzanti. Come affrontarla? In primis, proviamo a sentire il nostro corpo, ciò che esso ci rimanda. Stoppiamo presto il circolo vizioso nel quale siamo scivolati, cercando aiuto nel bagaglio del nostro passato, quando sicuramente ci siamo trovati a vivere situazioni ansiose e a quali abilità siamo ricorsi per far fronte a cose analoghe.

RABBIA
È una reazione di impotenza nei confronti di eventi inaccettabili, emozione che scaturisce da un senso di ingiustizia subita di cui non è facile identificare il colpevole e spesso è associata a manifestazione di grande tristezza. Come affrontarla? È necessario in questo caso arrendersi ad essa e al consequenziale senso di impotenza. Non va certo alimentata. Per smaltirla è consigliato fare attività manuali e creative, così da convertire la sua intensa energia in azioni creative trasformate.

In sintesi per poter fronteggiare questo momento estremamente delicato per la nostra psiche, dobbiamo affinare le nostre capacità di discernimento, ovvero distinguere i dati obiettivi dalle fantasie, che inevitabilmente la nostra mente crea per colmare vuoti.
In casi così importanti di emergenza, non esistono soluzioni semplici. Nessuno ha tutte le risposte, ma ognuno di noi può fare qualcosa per sé stesso e per gli altri.
L’essere umano ha una grande abilità: si chiama adattamento. Per cui, ora più che mai, dobbiamo lasciare andare le nostre rituali abitudini, per crearne di nuove. Questo richiede un grande sforzo da parte di tutti, ma è l’unico atto di vero amore a cui siamo chiamati.

Valentina Villano

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