Papa Francesco chiede la tutela dei minori

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Nella mattinata di venerdì 15 novembre papa Santo Padre Francesco ha ricevuto il Grande Imam Ahmed Al-Tayeb, Sceicco di Al-Azhar, accompagnato dal Vice Primo Ministro degli Emirati Arabi Uniti, Saif bin Zayed Al Nahyan, dall’Ambasciatore della Repubblica di Egitto presso la Santa Sede, Mahmoud Samy e da alcune personalità e rappresentanti dell’Università di Al-Azhar e del Comitato Superiore per raggiungere gli obiettivi contenuti nel documento sulla Fratellanza Umana per la pace mondiale e la convivenza comune, costituito nell’agosto scorso.

Durante il colloquio il papa si è soffermato sul tema della protezione dei minori nel mondo digitale, e ricordando il suo viaggio di negli Emirati Arabi Uniti ha parlato delle iniziative messe in campo dal Comitato Superiore per raggiungere gli obiettivi del Documento sulla Fratellanza Umana nei mesi dalla sua fondazione.

Per l’occasione papa Francesco ha ricevuto anche i partecipanti al Convegno ‘Promoting Digital Child Dignity – From Concept to Action’ che si è svolto presso la Casina Pio IV, sede della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali.

Durante l’udienza ha ricordato il cammino intrapreso dalla Chiesa cattolica: “La Chiesa Cattolica negli ultimi decenni, in seguito alle esperienze drammatiche vissute nel suo corpo, ha raggiunto una viva consapevolezza della gravità degli abusi sessuali su minori e delle loro conseguenze, della sofferenza che provocano, dell’urgenza di sanarne le ferite, di contrastare con la massima decisione questi crimini e sviluppare una prevenzione efficace. Perciò si sente obbligata anche a guardare in avanti con lungimiranza”.

Il papa ha offerto una analisi dettagliata della situazione del mondo contemporaneo, dove la tecnologia avanza senza una regola e i rischi per l’infanzia sono sempre più grandi: “Siamo, infatti, davanti alle questioni cruciali poste al futuro dell’umanità dal vertiginoso sviluppo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

Non si può dubitare che tale sviluppo, nell’ambito digitale, offra nuove opportunità per i minori, per la loro educazione e formazione personale. Consente un più ampio scambio di esperienze, favorisce pure sviluppo economico e offre nuove possibilità in molteplici ambiti tra cui quello della salute.

Le tecnologie aprono nuovi orizzonti particolarmente per quei minori che vivono in situazioni disagiate o lontano dai centri urbani dei Paesi più industrializzati”.

Ha chiesto strumenti adeguati per garantire la sicurezza dei minori: “La sfida che ci è posta innanzi è dunque quella di favorire l’accesso sicuro dei minori a queste tecnologie, garantendo, in pari tempo, la loro crescita sana e serena, senza che siano oggetto di violenze criminali inaccettabili o di influssi gravemente nocivi per l’integrità del loro corpo e del loro spirito”.

Davanti all’uso della tecnologia digitale e del dilagare della pornografia digitale papa Francesco si è rivolto ai ricercato, dicendo che “è urgente rendersi conto sempre meglio delle dimensioni e della gravità di questi fenomeni.

Infatti una delle caratteristiche dello sviluppo tecnologico di oggi è che ci prende di sorpresa, perché spesso ne vediamo prima gli aspetti più affascinanti e positivi (che per fortuna non mancano), ma poi ci rendiamo conto delle conseguenze negative quando sono già molto diffuse ed è difficilissimo rimediarvi…

Bisogna vedere con chiarezza la natura e le dimensioni dei pericoli che dobbiamo combattere. Il campo da esplorare è vasto e complesso. Non ci si può illudere di rispondere a simili sfide sulla base di conoscenze sommarie e superficiali, ma cominciare a porre le basi per proteggere la dignità dei minori deve essere un nobile scopo del vostro lavoro di ricerca scientifica”.

Ma si è rivolto anche agli operatori della comunicazione, sollecitandoli a “diffondere la consapevolezza dei rischi insiti in uno sviluppo tecnologico incontrollato in tutte le componenti della società. Non si è ancora compresa (e spesso non si vuole comprendere) la gravità della questione nel suo insieme e nelle conseguenze future!

Questo non può avvenire senza una stretta alleanza con i media, cioè con voi comunicatori e con la vostra capacità di mobilitare l’opinione pubblica e la società”.

Secondo il papa occorre calibrare bene il diritto all’informazione e la tutela alla privacy: “Bisogna quindi trovare un bilancio adeguato fra l’esercizio legittimo della libertà di espressione e l’interesse sociale ad assicurare che i mezzi digitali non siano utilizzati per commettere attività criminose a danno dei minori…

Il potenziale degli strumenti digitali è enorme ma le eventuali conseguenze negative del loro abuso nel campo del traffico di esseri umani, nell’organizzazione del terrorismo, nella diffusione dell’odio e dell’estremismo, nella manipolazione dell’informazione e (dobbiamo insistere) anche nell’ambito dell’abuso sui minori possono essere ugualmente notevoli. Ora finalmente l’opinione pubblica e i legislatori se ne rendono conto”.

Ed infine ha chiesto di aiutare i genitori: “La creatività e l’intelligenza dell’uomo sono meravigliose, ma devono essere orientate nella direzione positiva del bene integrale della persona in tutta la sua vita, fin dall’infanzia.

Ogni educatore, ogni genitore lo sa molto bene e va aiutato e sostenuto nel suo servizio dall’impegno concorde di una nuova alleanza di tutte le istituzioni e forze educative.

A questo contribuisce non solo la sana ragione etica, ma anche la visione e l’ispirazione religiosa, che ha respiro universale perché fonda il rispetto della dignità umana sulla grandezza e santità di Dio, suo Creatore e Salvatore. Perciò è benvenuta la presenza fra voi di numerosi autorevoli leaders religiosi che intendono farsi carico in modo solidale e corresponsabile di questi problemi…

La causa della protezione dei minori nel mondo digitale, cioè nel nostro mondo di oggi e di domani, deve vederci uniti, come testimoni dell’amore di Dio per ogni persona, a cominciare dai più piccoli e indifesi, per far crescere in tutti, in ogni parte del mondo e in ogni confessione religiosa, l’attenzione, la cura e la consapevolezza. Vogliamo bandire dalla faccia della terra la violenza e ogni tipo di abuso nei confronti dei minori”.

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